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Controllo del peso in gravidanza

Per determinare il range di guadagno ponderale della gestante e per stabilire lintroito calorico alimentare giornaliero, è necessaria una valutazione accurata dellantropometria, della composizione corporea, del REE, del AEE e del TEE della paziente in stato pre-gravidico.

Distinguiamo quattro categorie di pazienti:
Composizione

Incremento totale auspicabile

Incremento I trimestre

Incremento II e III trimestre

Sottopeso

12, 5 – 18 kg

2, 3 kg

0, 49 kg/settimana

Normopeso

11, 5 – 16 kg

1, 6 kg

0, 44 kg/settimana

Sovrappeso

7, 0 – 11, 5 kg

0, 9 kg

0, 3 kg/settimana

Obese

Max 7, 0 kg

0, 9 kg

0, 25 kg/settimana




Questi range di aumento ponderale, ove rispettati, porteranno presumibilmente ad un peso del nascituro compreso tra i 3100 g ed i 3400 g, ovvero un peso perfettamente nella norma.

Un aumento inferiore al range prescritto pu essere causa di basso peso neonatale, con conseguente aumento della morbilià perinatale.
Un aumento eccessivo aumenterebbe il rischio di patologie fetali (preeclampsia) oppure di macrosomia fetale, con aumentati rischi sia per la madre che per il nascituro.

Una particolare attenzione è richiesta per quei soggetti potenzialmente a rischio: gestanti sottopeso, gestanti obese, gestanti molto giovani o con patologie di varia natura (pat. autoimmuni/diabete/ipertensione).

Per ottenere risultati apprezzabili si suggerisce, nel primo trimestre, una dieta isocalorica composta da 55-60% glucidi; 15-18% protidi (ca 1g/Kg peso); 22-30% lipidi.
Nel secondo trimestre si prescrive normalmente un aumento dellintroito calorico di circa 100 Kcal/die suddividendo i macronutrienti in 55-60% glucidi; 15-18% protidi (1, 2g/Kg peso); 22-30% lipidi.
Nel terzo trimestre si avrà un ulteriore incremento di 200 Kcal/die suddividendo la dieta in 50-55% glucidi; 20-22% protidi (1, 5g/Kg peso); 23-30% lipidi.

La dieta dovrà essere bilanciata in ogni sua componente (macro e micronutrienti) poiché lo status gravidico comporta notevoli modificazioni nelle richieste di alcuni elementi essenziali (vitamine; minerali ).
Deve considerarsi utile unintegrazione di alcuni nutrienti alla dieta, necessari per un corretto sviluppo fetale e per la salute della madre (calcio, magnesio, folati, etc.).

Per ci che riguarda pazienti sottopeso, sarebbe auspicabile una terapia nutrizionale preventiva pre-gravidanza, per permettere alla futura madre di intraprendere una gestazione migliore.
Per quello che riguarda paziente obese, oltre che con una terapia nutrizionale pre-gravidica, si pu intervenire nel controllo del peso anche in epoca gestazionale, senza per andare ad intaccare il fabbisogno calorico necessario alla madre-feto (mai sotto le 1500 Kcal/die). Diete fortemente ipocaloriche rischiano, infatti, di aumentare la chetosi e quindi di essere potenzialmente dannose per il corretto sviluppo fetale.

La dieta giornaliera suggerita, prevede una suddivisione in 6 pasti giornalieri di cui tre pasti principale e tre spuntini, di cui lultimo, quello dopocena, per ridurre il digiuno notturno e limitare il cosiddetto digiuno accelerato (chetosi).

Inoltre, per una corretta gestione del peso, per diminuire lincidenza di patologie gestazionali (preeclampsia; diabete gestazionale), per diminuire il discomfort in gravidanza, è da prescrivere una moderata ma costante attività fisica (compatibile con lo status fisiopatologico della paziente) di tipo aerobico (passeggiate; nuoto; Yoga; cyclette arti superiori).