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Chi siamo

Planimetrie Culturali ha come obiettivo principale la riqualificazione delle aree dismesse di Bologna attraverso le “Bonifiche Culturali”.


Effettuando la custodia e la manutenzione ordinaria degli immobili, si propone una soluzione preventiva, anche temporanea, al degrado urbano che rende indecorose le nostre città. Il periodo che più interessa a Planimetrie Culturali è quel lasso di tempo che passa tra che l’area entra in disuso fino al momento in cui invece si dà il via ai lavori per la sua reale destinazione (riconversione, smantellamento, trasformazione, etc). Le Bonifiche Culturali (la prima nel 2004 a Bologna nell'ex Macello Comunale), si sviluppano dal basso, mettendo in rete cittadini e associazioni, attraverso uno scambio collettivo di capacità, saperi e tecniche che porteranno all'interno degli spazi, una programmazione sociale e culturale di Quartiere, rispondendo esattamente alle aspettative del territorio. Se la crisi economica ha causato la chiusura di tante attività e tanti immobili ecco che nella crisi qualcuno trova nuova linfa: attivare temporaneamente spazi dormienti.
Alcuni di questi luoghi sono nati nelle periferie ma oggi in seguito al veloce sviluppo archittettonico si trovano a fare parte di quartieri non più così lontani dal centro. Le migrazioni e immigrazioni che si moltiplicano rendono il tessuto sociale instabile, le esigenze mutano continuamente e gli urbanisti scendono nelle strade, tra la gente per studiare il nostro mondo di domani. Il temporaneo come spazio vitale, un lasso di tempo indefinito che oggi più che mai diventa necessità.

Planimetrie Culturali è itinerante per definizione ed è per questo che dal Febbraio 2014 si adopera nello studio di un disegno di legge per gli “Usi Temporanei” da presentare alla Regione Emilia Romagna. Lo scopo è rendere veloce, pratico e burocraticamente snello
il processo di rigenerazione urbana con la partecipazione dei cittadini. Dove uno spazio è inutilizzato, qualcuno può prendersene cura e magari aprire un laboratorio per arrotondare la pensione, magari una startup, forse un baby sitteraggio di palazzo, oppure un hub … inoltre si potranno sviluppare piccole attività e posti di lavoro. Sgravi ai proprietari che rendono disponibili gli spazi, supporto tecnico per le associazioni dalla Pubblica Amministrazione, allegerimento delle procedure di cambio destinazione d'uso e altre ancora, sono condizioni che favoriscono la Rigenerazione Urbana.

OBIETTIVI GENERALI: Più Planimetrie Culturali per la città.
  • Mappare la città di Bologna individuando le aree dimesse e gli spazi in disuso;

  • Studiare ed analizzare ogni area per ottenere un quadro completo di ogni situazione;

  • Creare una ufficio di raccolta dati e supporto alle attivazioni (Spazi dormienti – Domande delle Associazioni)

  • Diffondere le “bonifiche culturali” come bene comune per la prevenzione al degrado urbano e sociale.

OBIETTIVI SPECIFICI: Ricicla, riusa, ricrea.
  • Instaurare un rapporto con il quartiere diventando parte attiva di esso, coinvolgendo direttamente i cittadini di ogni età (dalla comunicazione alle attività);

  • Promuovere una cultura che si basa sul risparmio energetico, sul riciclaggio e sull’ecologia;

  • Organizzare workshop e attività laboratoriali di tipo artistico (teatro, musica, danza, comunicazione, arti visive e cinematografiche);

  • Curare eventi culturali che possano ospitare i risultati prodotti dai laboratori interni allo spazio.

RISULTATI ATTESI: “Bonifiche Culturali in corso”
  • Ricavare dagli spazi in disuso delle zone di produzione creativa, accessibili a tutti

  • Rispondere attivamente alla costante domanda di spazi comunicativi, dove concretizzare lo scambio di idee e progetti;

  • Rappresentare un punto di incontro per i giovani del quartiere attraverso i servizi e le attività diurne

  • Donare decoro urbano alle nostre città


Numero di iscrizione all'Albo: P.G. N. 217181/14
Albo di riferimento: : Libere Forme Associative Bologna


Parole chiave:


Formazione ,