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Speciale turismo culturale a trapani

APPRONDIMENTO DI ELIMONEWS MAGAZINE

Trapani: “ Cultural Tourism “

Dal momento che tutti riconoscono alla cultura lo spazio su cui misurarsi con le proposte programmatiche sorge una lecita domanda: quale il quadro di riferimento di sistema e di struttura? Credo che bisogna definire i dodici ambiti comuni di riferimento della cultura della città, anche al fine di disegnare un planning di riferimento che vada oltre le alchimie dell’”emeroteca” politica. Ci sembra giusto dare un quadro argomentativo che in un certo senso possa essere una traccia realistica delle tracce e delle tematiche specie in questo momento di confusione ideologica. Pertanto gli ambiti stazionari degli spazi delle culture risultano: la performing art; le mostre, i musei e le collezioni ; le biblioteche e librerie come piazze del sapere; la città della musica; le arti contemporanee e le azioni tra le discipline; la comunicazione Audiovisiva; come fare informazione e opinione; la mobilità di scambio in andata e ritorno dai territori; la Scuola è Cultura; istituzioni in ascolto; marketing urbano e promozione turistica; le imprese dentro e fuori. Temi di sistema che sembrano non incidere sulle politiche, ma adagio adagio sono in fondo il supporto operativo che attraverso la cultura arriva allo specifico operativo. Per ogni tematica lanceremo una indicazione al fine di aprire il dibattito fra cittadini e politica. Iniziamo dall’Art Performance con gli interrogativi: Che cosa manca nel sistema spettacolo dal vivo a Trapani e nel territorio? Nelle prospettive di crescita delle organizzazioni locali in tema della performance che cosa andrebbe sviluppato, valorizzato, sostenuto? Quanto vale la propensione a fare rete dentro e fuori il territorio comunale. Quanto stimate la capacità nell’attrarre risorse private? Quale il vostro rapporto con i linguaggi scenici dell’innovazione e della contemporaneità? In questa prima pillola vi sono i contenuti legati al tema della contingenza culturale al fine di delineare il quadro di rifermento generale. Un altro aspetto tangibile è rappresentato dalla presenza di mostre, musei e collezioni da cui: Le prospettive, nel quinquennio gestionale a venire passano attraverso: l’incremento delle collezioni, attività di conservazione e archiviazione, iniziative di valorizzazione e divulgazione del patrimonio? Quale il ruolo e il peso dei grandi eventi espositivi rispetto all’attività strettamente istituzionale? Quanto valutate la vostra propensione a fare rete con altre istituzioni culturali, dentro e fuori il territorio. Da qui l’esperienza nell’attrarre risorse private attivando progetti co-operati tra “pubblico”e “privato” si è manifestata in una prospettiva di valori operativi tali da iscriversi fra gli ambiti urbani della contemporaneità culturale. Obiettivo dell’impegno sarebbe quello di creare un nuovo pubblico e un sapere critico contemporaneo sulle collezioni ed esposizioni (nuovi temi, linguaggi, pubblici) definendo quanto è una utopia e quanto una possibilità di programma e di crescita. Nella città dei saperi le “piazze” sono identificate dalle librerie e dalle biblioteche. Da questo punto di vista bisogna chiedersi come si è evoluto e come si evolverà il modo d’agire della istituzione (biblioteca, archivio) come luogo di sedimentazione e trasmissione di memorie, cerniera tra passato e presente e quindi risorsa culturale per il futuro. L’esperienza di biblioteca/libreria come moderna piazza del sapere, centro culturale multidisciplinare, polo aggregativo, continuo e stabile (istituzione) di trasmissione e formazione di culture e cittadinanze come deve evolversi per far sentire il valore dell’appartenenza e dello sviluppo. Più in particolare: l’impegno a coinvolgere nuovi pubblici con nuove modalità d’apertura e d’accesso; favorire esperienze plurilinguistiche, interdisciplinari e multimediali; iniziative anche esterne alla sede. Da qui la propensione a fare rete con altre istituzioni culturali, dentro e fuori il territorio. Affinare o incrementare l’esperienza nell’attrarre risorse (pubbliche e private) in nuovi progetti e iniziative di promozione sociale e culturale. Dal Testo dei Testi alla città della musica: Che cosa manca nel “sistema musicale” a Trapani e nel territorio, considerandone l’articolazione di offerta, produzione, formazione. Quali le prospettive di crescita della organizzazione cittadina: che cosa andrebbe sviluppato, valorizzato, sostenuto. Esiste la propensione a fare rete dentro e fuori il territorio? Quanto il rapporto con i linguaggi musicali dell’innovazione e della contemporaneità sono determinanti nella costruzione di nuovi pubblici? Vicini più di quanto sembra le arti contemporanee quanto non sono presenti nel linguaggio del gusto? Da cui nasce spontanea la domanda: Che cosa manca nel “sistema” delle arti contemporanee a Trapani e nel territorio? Come prospettive di crescita: che cosa andrebbe sviluppato, valorizzato, sostenuto? Quanto si è disponibili a “fare rete” con altri soggetti, fuori e dentro il territorio. Da qui l’impegno a creare nuovi pubblici e “saperi critici” contemporanei, basati sul dialogo tra mondi, linguaggi, discipline. Altro tema di grande importanza è “l’Audiovisivo”: Che cosa manca nel “sistema” dell’audiovisivo a Trapani e nel territorio. Che cosa andrebbe sviluppato, valorizzato, sostenuto. I media-network: fare informazione. In generale, che cos’è cambiato nella comunicazione della cultura (arte, musica, spettacolo, cinema, letteratura, beni culturali…) negli ultimi dieci anni, secondo le concrete esperienze professionali (quindi il punto di vista di uffici stampa o di media e new media). Come e dove emettere, ricevere e divulgare nuovi messaggi per nuovi contenuti (linguaggi, inter-discipline, pubblici misti e contaminati). Favorire esperienze di interazione e partecipazione del pubblico; co-creazione di contenuti su vecchi e nuovi media e social network? Definire Spazi per la cultura sui media tradizionali e su nuovi canali di informazione/reti sociali con quali obiettivi. Quali spazi di critica, dibattito, riflessione, nella prevalenza di informazione e promozione; se e come la “comunicazione critica” della cultura può costruire un nuovo “pubblico critico” della cultura. La comunicazione dei partner di progetto (enti pubblici, sponsor privati) in complessive strategie di marketing e fundraising culturale una prospettiva o un distacco? Quanto commisurare le esperienze di rete con altre istituzioni e organizzazioni culturali in attività di comunicazione e promozione (risultati attuali; opportunità e potenzialità future). Dovendo rappresentare la cultura della città ma anche la città della cultura dentro un orizzonte di relazione e cooperazione, quali segni civici di identità (territoriale: luoghi, simboli, patrimoni/eredità, percorsi) vanno mantenuti come perni di un proficuo sistema di dialogo. Da qui quale ruolo può avere la scuola nel sistema contemporaneo della cultura a Trapani, con particolare attenzione all’educazione e alla formazione sui temi dell’inclusione, della cittadinanza aperta, dell’Intercultura. La scuola come formazione e orientamento professionale nei settori della promozione culturale, della valorizzazione territoriale e turistica della città. La scuola nella rete del territorio, nell’ampliamento di offerte formative, nella relazione con altre agenzie formative ed educative, nel rapporto con istituzioni e organizzazioni culturali; è la scuola nella rete nazionale e internazionale del sistema educativo e culturale. La scuola come luogo promotore di cultura aperto alla società: nuove relazioni con la città, costruzione di nuovi pubblici per la cultura. La scuola come soggetto autonomo in grado di aggregare risorse private come opportunità di sviluppo e crescita per nuovi progetti sociali e culturali. Lo stato dell’arte del dialogo tra istituzioni e cittadini: comprendersi, conoscersi, riflettersi. “Trapani ed il territorio oggi”. L’esperienza culturale - di tradizione o di innovazione – come strumento di questo dialogo: l’offerta culturale e i suoi rinnovamenti; la domanda sociale e le sue tendenze. La cultura dell’innovazione e del contemporaneo come attenzione ai segnali del cambiamento sociale: verso nuovi cittadini e cittadinanze. Identità e società aperta. Idee sul valore del “fare rete” e del “fare sistema” nella produzione culturale tra diverse istituzioni locali e tra soggetti interni ed esterni al territorio. Verso un nuovo senso collettivo. Quali idee sul rapporto tra “pubblico” e “privato”: costruire insieme il futuro presente della città e del territorio. Argomento discusso ed in evoluzione è almeno apparentemente il turismo spesso confuso fra il market urbano e la promozione turistica. Il turismo alla prova della crisi? Nuove domande e nuove risposte nell’offerta e nel marketing: nuovi mercati e nuovi canali, come e quando? Il “sistema” Trapani Turismo: criticità e opportunità: la relazione pubblico/privato e la consapevolezza di ruolo del settore permane un argomento di introspezione economico e finanziario? Trapani e il Trapanese. Italia, Europa - Mediterraneo. La rete provinciale e le relazioni con altri soggetti nazionali e internazionali del settore come e con quali obiettivi? La cultura (beni, patrimonio, istituzioni e attività) come leva e strumento di promozione turistica e contenuto distintivo di identità una strada percorribile? Festival, feste, grandi eventi. Iniziative di tradizione e innovazione per una nuova esperienza della città (tempi, luoghi, modi, stagioni). “Niente cultura, niente sviluppo”: oltre le logiche di welfare, dentro lo sviluppo e la crescita globale di una collettività un obiettivo o una infatuazione? Le imprese: loro impatto e sostenibilità nei territori e nelle comunità, corporate social responsibility (responsabilità sociale d’impresa) sono e saranno un argomento da non sottovalutare. Il valore e il peso della cultura sono una attualità o permangono come contorno allo sviluppo? Dalle imprese a sostegno della cultura, alle imprese come nuovi attori sociali e culturali una spinta verso la “co-creazione” di progetti culturali e sociali nel quadro delle esperienze, delle aspettative, dei riferimenti nazionali e internazionali. Vecchie e nuove culture d’impresa al servizio della produzione e promozione culturale in età di crisi dovrebbero far pensare a nuove dinamiche di programmazione e di previsione. Rinnovare un’idea di impresa culturale economicamente sostenibile è un impegno a venire. Patrimoni, storie, esperienze economiche e imprenditoriali nel racconto culturale. Allargare i confini di un’identità ci sembra il vero cambiamento fermo restando che i valori vanno incrementati nelle scelte e nello sviluppo.

Franco Candiloro