Sei in: Risorse: Comunicati Stampa:

Comunicati Stampa

Prestazioni energetiche degli edifici, si parte. grandi novità: chi ci guadagna, chi ci perde e a cosa fare attenzione. archenergy ape pescara, chieti, ristrutturazioni edilizie.

Un edificio reale e uno rdi riferimento, calcolati secondo le procedure di determinazione della classe energetica vigente prima e dopo l’entrata in vigore del DM Requisiti minimi e delle nuove linee guida per la prestazione energetica

I l 1° ottobre 2015 entrano in vigore due decreti sull'efficienza energetica degli edifici: “ Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici ” e il decreto “ Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo economico, 26 giugno 2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici ”, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale n. 162 del 15 luglio 2015.

Molti esperti in questi mesi hanno espresso il loro parere in merito, in ultimo il Consiglio nazionale del Notariato che proprio pochi giorni fa ha prodotto una propria analisi ( leggi qui ). Tra i diversi pareri abbiamo deciso di presentare in questo articolo un caso di studio redatto dagli esperti AiCARR - Luca Alberto Piterà e Livio Mazzarella - che sono andati a confrontare le prestazioni di un edificio reale e uno reale modificato, calcolate secondo le procedure di determinazione della classe energetica vigente prima e dopo l’entrata in vigore del DM Requisiti minimi e delle nuove linee guida per la prestazione energetica.

L’applicazione dei Decreti infatti comporta risultati abbastanza diversi da quelli ai quali il progettista dell’edificio, inteso come sistema fabbricato-impianto, è abituato. Per questo motivo gli autori hanno pensato possa essere utile fornire un esempio per chiarire alcuni punti focali.

L'ESEMPIO. Prendendo in considerazione un edificio campione utilizzato per le simulazioni (riportato nella appendice C della norma UNI EN 12831:2006), si è provveduto al calcolo della prestazione sulla base della legislazione vigente a livello nazionale per gli edifici di nuova costruzione, utilizzando però i fattori di conversione in energia primaria previsti dal DM requisiti minimi.

Per verificare se l’edificio reale rispetta i requisiti previsti dal nuovo Decreto, è stato poi considerato l’edificio di riferimento, in quanto non sono più previsti i limiti assoluti imposti dalla legislazione oggi in vigore.

Dato che l'edificio reale così come previsto dalla norma UNI EN 12831:2006 non verifica gli indici di riferimento, sono state ridefinite le trasmittanze delle superfici disperdenti e i ponti termici, lasciando pressoché invariata la parte impiantistica.

Infine, è stato modellato un nuovo edificio di riferimento, che adotta i limiti di trasmittanza previsti per la zona climatica D per il 2019/2021. Dall'analisi dei risultati emergono implicazioni interessanti sugli aspetti che cambiaranno la progettazione dei nuovi edifici.

Archenergy Ape Pescara, Chieti, ristrutturazioni edilizie.