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Cassazione: sanzione nulla se velox non omologato

Rischia di dar vita a una valanga di ricorsi, e comunque a una certa confusione fra gli automobilisti, la recente sentenza della Cassazione, che ha accolto il ricorso di un automobilista su una multa per eccesso di velocità, perché l’autovelox non era omologato . Per la Cassazione, dunque, costituiscono fonte di prova per il riscontro del superamento dei limiti di cui all’art. 142 del Codice della Strada, solo le risultanze provenienti da un autovelox sottoposto a procedura di omologazione.

Nell'ordinanza, si legge infatti che l’omologazione è una procedura che “ha anche natura necessariamente tecnica e tale specifica connotazione risulta finalizzata a garantire la perfetta funzionalità e la precisione dello strumento elettronico da utilizzare per l’attività di accertamento da parte del pubblico ufficiale legittimato, requisito, questo, che costituisce l’indispensabile condizione per la legittimità dell’accertamento stesso “.

E' bene poi precisare che la legge stabilisce criteri e tempi precisi per impugnare le sanzioni e, per le multe già pagate o per le quali sono scaduti i termini, non è possibile proporre ricorso . Tuttavia, nel caso in cui sia ancora possibile contestare la sanzione, sarà necessario ottenere certezze circa l’omologazione del dispositivo, presentando un’istanza d’accesso agli atti presso il Comune dove è installato l’apparecchio con l’analisi delle specifiche tecniche sull’autovelox.

Il rischio attuale è, che la decisione della Cassazione venga interpretata come un via libera al superamento dei limiti sulle strade, con conseguenze negative sulla sicurezza stradale. Per questo motivo, sarebbe importante che tutte le amministrazioni pubblicassero sui loro siti internet le omologazioni degli apparecchi installati sul territorio, in modo da garantire la massima trasparenza agli automobilisti.

Resterà infine da vedere come le nuove direttive di prossima emissione, influenzeranno l’uso degli autovelox e la contestazione delle multe da parte dei conducenti, per cui ulteriori sviluppi potrebbero già verificarsi nei prossimi mesi.