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Antiossidanti come difesa dal cancro

Gli antiossidanti sono ottimi come sostanze per la prevenzione anticancro.


Se volessimo analizzare gli antiossidanti in merito alla loro efficacia e potenza si è ormai consolidata in questi anni a livello scientifico la conoscenza che la microidrina è il più potente antiossidante che ci sia. Sebbene, infatti, si parli molto di altre sostanze di questo tipo, la microidrina è rimasta sempre un po' nell'ombra, pur essendo un prodotto di tutto rispetto e, anzi, secondo taluni, probabilmente il migliore.

La microidrina è stata creata dai coniugi dott. Patrick e dott. Gael Crystal Flanagan, dopo trent'anni di ricerche sull'acqua himalayana che bevono gli Hunza, il popolo che vive sulle montagne del Nepal, noto per la sua salute e longevità.

In sostanza è acqua vitalizzata in capsule che contiene particelle di silicio così come in natura le contengono le acque dei ghiacciai che bevono appunto gli Hunza. L'aggiunta è stata fatta dai Flanagan ricorrendo a nanoparticelle (i nanocolloidi) che sono della dimensione di 5 nanometri di diametro.

La materia viva si distingue da quella inerte in base al suo potenziale elettrico (potenziale ossidoriduttivo, ORP). «L'ORP dell'acqua inerte (imbottigliata) è di circa +300 millivolt (mV), del succo di carota (coltura non organica) è di -100 mV, del succo di carota fresca da coltura organica è di -120 mV, del succo del grano giovane è di -250 mV, mentre quello dell'acqua naturale “Hunza” arriva fino a -350 mV.

Un bicchiere d'acqua vitalizzata con una capsula di microidrina, secondo le analisi dell'Istituto E/IT (Fullerton), ha un potenziale di -650 mV. La tensione superficiale dell'acqua vitalizzata con la microidrina si abbassa così da 72 dina al centimetro (dyn/cm) ad un livello di 45 dyn/cm, che è quello caratteristico del sangue umano» [da Microidrina. Una polvere minerale che vitalizza l'acqua, Aura, n. 124, 1999].

Questi risultati strabilianti sono stati comprovati anche in Italia dalle apparecchiature bioelettroniche di Louis-Claude Vincent. La microidrina è quindi una sostanza dal potere curativo non comune.

Alcuni ricercatore e medici cosiddetti “dissidenti dell'AIDS”, come il tedesco Heinrich Kremer, sostengono addirittura che favorisca il trasporto degli elettroni nella catena di respirazione a livello mitocondriale, con tutto quello che questo significa a livello di prevenzione e cura di cancro e malattie immunitarie, come appunto l'AIDS. Inoltre sino ad ora non sono stati rilevati effetti nocivi collaterali per il suo utilizzo. Essa in effetti contiene solo silicio, idrogeno, ossigeno, potassio, solfato di magnesio e polvere di riso.

L'importanza per la salute di composti come silicio, potassio e magnesio sono ormai risaputi. Senza contare il rilievo di idrogeno e ossigeno per la vita in generale. Quest'acqua vitalizzata si comporta come un nastro trasportatore che seleziona e trasporta sostanze vitali da e per tutte le cellule dell'organismo attraverso i colloidi di silicio che si “accollano” tali sostanze mediante il principio della condensazione energetica a carica negativa. I colloidi riescono a svolgere anche un'azione di pulizia rimuovendo scorie e tossine che altrimenti si depositerebbero sulle pareti di vene e intestino o rimarrebbero come rifiuti nei liquidi extra- e endocellulari.

Anzi, la microidrina comporta l'eliminazione di una grande quantità di tossine che talvolta gli organi escretori hanno difficoltà ad eliminare per cui possono presentarsi occasionali mal di testa o formazione di muco ecc. In tal caso bisognerebbe diminuire le dosi e bere molto dando tempo al corpo di organizzarsi per l'eliminazione graduale delle scorie tossiche.

La migliore dinamica per ottenere tale risultato - come si legge ancora su "Microidrina. Una polvere minerale che vitalizza l'acqua" - è quella seguente: «Il corpo necessita di determinati antiossidanti per scopi specifici. Per la neutralizzazione di alcuni radicali liberi è ad esempio più adatta la vitamina C. Quando cede il suo elettrone al radicale, la vitamina diviene essa stessa un radicale libero debole. Essa riceve perciò un altro elettrone, ad esempio dalla provitamina A, che diviene a sua volta un radicale libero (ancora più debole). Questa riceve poi un elettrone da un altro antiossidante. Per un buon funzionamento delle vitamine è quindi necessaria tutta una serie di altre vitamine o antiossidanti. Alla fine di questi passaggi “a cascata” di elettroni rimane comunque un “residuo tossico”.

Se l'organismo contiene sufficiente acqua viva, questa gli cederà un suo elettrone superfluo (ogni atomo di idrogeno nelle molecole di H2O ha un elettrone aggiuntivo, ed è perciò nella sua forma anionica H-) e lo neutralizzerà. Con ciò non rimane alcun residuo velenoso.

La molecola di acqua viva si trasforma semplicemente in acqua normale che potrà essere espulsa con facilità. L'acqua viva è quindi estremamente importante per il buon funzionamento degli altri antiossidanti, di cui non prende il posto, ma bensì li completa».

Possiamo qui segnalare comunque altri importanti antiossidanti che si possono utilizzare e che sono l'acetil-cisteina e il glutatione ma anche sostanze di basso costo e facile reperibilità come il succo di mirtillo e il succo di limone. Anche questi ultimi due composti sono stati analizzati con la bioelettronica Vincent e hanno dato risultati di notevole rilievo.

Link di approfondimento: //www.erboristeriarcobaleno.com/microidrina.html

Gentilin Maria Cristina
ERBORISTERIA ARCOBALENO