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Quando una psicoterpia?

Quando andare da uno psicoterapeuta e iniziare un percorso di terapia?

Quando una persona sopravvive e prova soddisfazione nel vivere, costruisce rapporti positivi con le altre persone, ha un rapporto più intimo con alcune di esse ed è assorbito in attività costruttive possiamo dire che ha una buona qualità della vita e a tale scopo possiamo anche far riferimento alla determinazione di alcuni criteri di base per la definizione di benessere psichico di una persona adulta individuati da alcuni autori:

- “attenzione per la propria salvaguardia;

- presenza di interessi e di attività sociali;

- indipendenza psicologica;

- elevata tolleranza alla frustrazione;

- flessibilità mentale;

- accettazione dell’incertezza;

- coinvolgimento in interessi creativi;

- modo di pensare obiettivo e logico;

- autoaccettazione;

- edonismo a lungo termine;

- realismo contrapposto a eccesso di utopismo;

- accettazione di rischio;

- accettazione della propria responsabilità personale per le proprie reazioni emotive” (Ellis e Dryden, 1987).

Se invece abbiamo delle difficoltà in qualcuna di queste aree, possiamo cominciare a sentire insoddisfazione per noi stessi e il nostro stile di vita ed allora può essere importante consultare uno psicoterapeuta e decidere se impegnarsi in una psicoterapia per raggiungere il cambiamento desiderato.

Per concludere propongo un’ulteriore riflessione in risposta alla domanda iniziale: "Quando una persona decide di andare in terapia è perchè soffre di un qualche disagio che non le permette di orientarsi con chiarezza nella vita e le impedisce di crescere. Quello che i terapeuti possono fare è aiutare questa persona a ritrovare ciò che vuole veramente, in armonia con ciò che deve, rispetto ad un suo sistema di valori, e con ciò che è. Per raggiungere questo obiettivo occorre far luce su quei conflitti interni che sono all'origine di quel disagio e confusione che in terapia vengono chiamati impasse" (Milizia M. 1988).