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Fobie

La paura è un'emozione primitiva, che garantisce la sopravvivenza favorendo una reazione di attacco-fuga. La persona che sperimenta paura, infatti, potrà agire in due modi differenti: o affrontare l'ostacolo, oppure evitarlo. Sperimentare paura, dunque, è naturale e anzi, in molti casi, benevolo. La fobia , invece, può essere definita come una paura marcata, persistente e sproporzionata di un oggetto o di una situazione particolare. Il soggetto riconosce che la paura è eccesiva, e tuttavia non è in grado di affrontarla o di limitarla, provando un disagio tale per cui molto spesso limita le proprie interazioni sociali e lavorative. Paradossalmente, dunque, qualunque oggetto o situazione può diventare "la causa" di una fonia. Tra le fobie più diffuse: Zoologiche (animali, insetti, topi, gatti); Situazionali (rimanere soli, allontanarsi); Contagio (escrementi, sangue, siringhe); Perdere il controllo o lasciarsi andare (arrossire, sudare, parlare in pubblico) Catastrofi naturali (terremoti, eruzioni vulcaniche) Le reazioni in genere consistono in alterazioni psico-fisiologiche (tachicardia, sudorazione), blocco del pensiero, fuga e richiesta di aiuto. La persona comincerà ad evitare la situazione (o l'oggetto) temuto, contribuendo così a confermare la paura e il senso di inadeguatezza sperimentati.

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