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Respirazione orale del bambino

È’ esperienza comune che le malattie pediatriche colpiscono soprattutto il distretto respiratorio superiore, quello otorinolaringoiatrico. Orecchio, naso, gola sono le parti del corpo dei nostri bambini che più spesso ci fanno correre preoccupati dal pediatra. Bambini allattati poco o niente dalla mamma, alimentati artificialmente col biberon e tranquillizzati coi ciucci, finiscono prima o poi per sviluppare otiti, raffreddori, influenza, mal di gola, bronchiti, asma. Le adenoidi e le tonsille diventano giganti. Le allergie fanno capolino, anche molto precocemente. E verso i 5 anni, i denti storti… Visto che si tratta di un destino che accomuna la grande maggioranza dei bambini di oggi, non può trattarsi di un caso. E infatti non lo è. La perdita di contatto anzitutto della donna coi ritmi e riti della natura e della società tradizionale, inevitabile risultato dell’inurbamento e della tecnologizzazione spinta e forzata, in due parole, dell’artificializzazione della vita, ha interrotto il fisiologico rapporto tra madre e figlio. Il fatto che, oggi, quasi non esistano donne che non abbiano un qualche problema riguardante la sfera “allattamento”, cioè la capacità naturale di nutrire il loro stesso bambino, è la prova provata, la testimonianza più lampante di quanto stiamo affermando. Il bambino di oggi, nato in un ambiente dai ritmi e dalle modalità anomali per non dire disturbati e disturbanti, viene alla vita con le sue funzioni fisiologiche di base già visibilmente alterate. A parte quella cardiaca, la funzione di base più importante è quella respiratoria. Un numero sempre maggiore di bambini di oggi respira male, non sa respirare che con la bocca aperta. L’origine della maggior parte delle malocclusioni dentali del bambino moderno è legata all’abitudine a respirare con la bocca aperta e alla postura che la lingua ha acquisito in seguito alla “ginnastica posturale al contrario” gentilmente offerta da ciucci e biberon. Respirazione a bocca aperta ( orale ) e malposizione linguale sono le due facce della stessa medaglia. Non è possibile risolvere i problemi pediatrici di cui sopra, se non correggendo la respirazione orale e la malposizione linguale che sono ad essi profondamente legati per motivi anatomici e funzionali. La respirazione e la deglutizione sono funzioni corporee automatiche, e come tali non possono essere corrette unicamente con metodiche cognitivo-comportamentali. Non è sufficiente dire a un individuo con la scoliosi “stai dritto” perché questo risolva la sua scoliosi, in quanto sono in gioco muscoli antigravitari che funzionano automaticamente e che non rispondono ad un comando cosciente se non per pochi minuti. Per lo stesso motivo non è possibile dire ad un bambino che respira a bocca aperta “chiudi la bocca”, perché dopo un minuto egli la riaprirà senza nemmeno accorgersene. Per recuperare le funzioni fisiologiche automatiche di base è necessaria la collaborazione reale di alcuni specialisti. Il dentista ortodontista ha il compito di creare lo spazio per il recupero della giusta postura della lingua. Senza il suo intervento la lingua non avrebbe lo spazio per assumere una posizione diversa da quella abituale, a suo tempo dettata dalla sfortunata “esperienza” con ciucci e biberon, e tutto sarebbe destinato a rimanere così com’è. Il fisioterapista, meglio se con qualifica di osteopata, con approcci sull’automatismo propriocettivo e sulla fluidificazione dei tessuti molli e duri, da tempo irrigiditisi nella postura patologica abituale, è essenziale per la ripresa delle funzioni automatiche corrette e naturali. Importante il suo contributo per “smussare gli angoli” del trattamento unicamente meccanico che può fornire l’apparecchio funzionale dell’ortodontista.

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