Disturbi d'ansia

Molto spesso la gente comune utilizza il termine “ansia” in maniera inadeguata applicandolo a più contesti molto differenti tra loro. Il disturbo d’ansia è un termine che agglomera tutta una serie di sintomi e malesseri vari, che però non sempre sono indice di una vera e propria patologia. L’ansia in sé, infatti, è la preoccupazione relativa a quanto potrebbe accadere nell’immediato futuro. È un segnale d’allerta che ci prepara ad affrontare un problema o un pericolo (paura) immediati: questa specifica sensazione di ansia e/o paura viene provata dalla maggior parte degli esseri viventi. Nello stato d’ansia si attiva nella persona tutta una serie di risorse fisiche e mentali che vanno a produrre un effetto di ottimizzazione delle proprie prestazioni e progetti futuri. Nel momento in cui, però, questa preoccupazione diventa eccessiva, ovvero si trasforma in un pensiero persistente e/o rimuginio costante, e va ad interferire con il normale svolgimento della vita quotidiana, diventando disfunzionale per la persona che la vive, allora si può parlare di un forte disagio o patologia. In questa sua forma patologica e invalidante, l’ansia assume diverse sembianze. Tra i disturbi d’ansia abbiamo: - Disturbo d’ansia generalizzato - Disturbo da attacchi di panico (con o senza agorafobia) - Disturbo ossessivo-compulsivo - Fobia sociale - Fobia specifica

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