Sei in: Servizi: LA PSICOTERAPIA DELLA GESTALT: Dottssa Rossella Colonna Psicologa Psicoterapeuta della Gestalt

Come Fritz Perls insegna, il terapeuta della Gestalt non ha il compito di “imparare” cose sul paziente per potergliele insegnare durante la seduta terapeutica bensì ha il compito di insegnare al paziente tecniche e modalità su come egli da solo “possa imparare” a risolvere i suoi problemi nella vita quotidiana. La terapia diventa, così, “esperienziale” perché permette di ricercare soluzioni alternative da “sperimentare” nella vita di tutti i giorni adottando la seduta terapeutica come simulazione della vita reale del soggetto. Affinché il soggetto faccia esperienza è necessario offrirgli la possibilità di “fargli provare piacere” nel fare qualcosa di diverso dai propri automatismi. Ciò che conta non è provare piacere o investire su un oggetto da cui si diventa dipendenti ma fare esperienza di ciò che piace nella propria vita seguendone la “comodità” e la “qualità”. Il compito del terapeuta della Gestalt diventa, così, quello di portare il soggetto all’auto-sostegno piuttosto che a confermargli il suo bisogno di “aggrapparsi” ad oggetti esterni: anziché dare valore all’oggetto, l’individuo può scegliere di investire sul processo stesso, di investire di nuovo su di sé. L’obiettivo del terapeuta è quello di trattare la sua vita e quella del suo cliente come un processo creativo. Ogni seduta di psicoterapia comincia infatti con una semplice condivisione reciproca di consapevolezza che viene incanalata verso un tema significativo e diventa un campo di esplorazione dei temi della vita in un ambiente che diventa stimolante per il paziente che tiene così vivo il suo interesse per la sua crescita personale. La Psicoterapia della Gestalt permette, dunque, di “essere creativi”: consente di esprimere ed esaminare la forma della propria vita interiore, di trovare un’ altra “soluzione al problema” , di riconoscere le proprie proiezioni per recuperare l’energia persa e trasformarla in energia auto-realizzante e creativa e di facilitare il processo di crescita del paziente senza spingerlo verso pre-concetti e giudizi ma rispettando i suoi tempi e la sua natura . Ogni soggetto che tende all’autorealizzazione di sé ha la tendenza a crescere di dimensioni e di influenza sull’ambiente posizionandosi in un campo di forze, non giudica “cosa è giusto o meno fare” ma si muove secondo il piacere o dispiacere di fare qualcosa per sé, stando dietro il proprio personale stato d’animo e manifestando il proprio mondo interiore. È una modalità nuova di terapia che invita a “comunicare ciò che si sente invece di ciò che si pensa”, a “essere consapevoli” e a “prestare attenzione” al proprio processo interno, alle proprie sensazioni ed emozioni, intese come strumento elementare della conoscenza Il problema per il terapeuta della Gestalt non è quello di essere o meno d’accordo con ciò che il cliente fa della sua vita ma è quello di “volere il suo bene”, “tifare per lui”, per offrirgli quella prospettiva e quel senso alla vita che ormai il soggetto che arriva in terapia percepisce come “vuota, senza senso, finita” . In questo tipo di psicoterapia Il terapeuta e il cliente “entrano in contatto” e creano momenti in cui tutto è armonioso, coerente e senza sforzo, un luogo in cui l’ energia si muove e si trasforma, in cui avviene una “illuminazione” , un “insight” , un “atto magico” quasi che dipende solo dal soggetto e dal suo processo di consapevolezza . In questo senso il ruolo del terapeuta in Psicoterapia della Gestalt è quello di stimolare la consapevolezza propria e del cliente su ciò che accade nel “qui e ora”, invitandolo a diventare consapevole del “senso” che il sintomo può avere nella sua vita, nella relazione terapeutica e nel contatto con gli altri sviluppando in lui l’idea di una “responsabilità personale”, di una capacità di rispondere a modo suo a ciò che accade, di diventare, così, il mago di se stesso.

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