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Consulenza settore Packaging (BRC-IOP; UNI UN ISO 15593:2008)

Il Regolamento comunitario che disciplina gli imballaggi, è il Reg.CE n. 1935/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 ottobre 2004 riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari. Tale Regolamento al suo interno ha definito che: Per «rintracciabilità» s’intende la possibilità di ricostruire e seguire il percorso dei materiali od oggetti attraverso tutte le fasi della lavorazione, della trasformazione e della distribuzione. Per «materiali e oggetti attivi destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari» s’intendono materiali e oggetti destinati a prolungare la conservabilità o mantenere o migliorare le condizioni dei prodotti alimentari imballati. Essi sono concepiti in modo da incorporare deliberatamente componenti che rilascino sostanze nel prodotto alimentare imballato o nel suo ambiente, o le assorbano dagli stessi. Per «materiali e oggetti intelligenti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari» s’intendono materiali e oggetti che controllano le condizioni del prodotto alimentare imballato o del suo ambiente. I materiali e gli oggetti, compresi i materiali e gli oggetti attivi e intelligenti, devono essere prodotti conformemente alle buone pratiche di fabbricazione affinché, in condizioni d’impiego normali o prevedibili, essi non trasferiscano ai prodotti alimentari componenti in quantità tale da: costituire un pericolo per la salute umana; comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari; o comportare un deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche. Oltre al REG.CE 1935/2004, a partire dal 1° agosto 2008, è stato redatto un altro regolamento europeo il Reg.Ce n°2023/2006 il quale stabilisce, regole operative (GMP) , che fissano gli obiettivi di qualità demandando alle aziende la definizione nel dettaglio delle modalità operative volte al loro raggiungimento. In base al Regolamento comunitario 2023/2006, i produttori, i trasformatori e i distributori di contenitori, imballaggi, utensili e macchinari, destinati a venire a contatto con gli alimenti, sono tenuti ad applicare al loro interno le cosiddette buone pratiche di fabbricazione (GMP - Good Manufacturing Practices). Il dispositivo normativo interessa anche le aziende agroalimentari, della ristorazione e della distribuzione, in quanto coinvolte nell'osservanza delle norme di sicurezza dell'intera filiera produttiva. Per garantire la sicurezza e l’igiene degli imballaggi e quindi la tutela del consumatore sono state redatte specifiche norme volontarie: - la norma EN 15593:2008; - lo standard BRC-IOP; - lo standard FEFCO/ESBO relativo all’industria cartotecnica e grafica; - lo standard UNI EN ISO 22000:2005. le quali affrontano le questioni relative all'igiene aziendale, l'analisi dei rischi secondo il sistema HACCP, la prevenzione delle contaminazioni, i requisiti cui devono rispondere i siti produttivi e la gestione del personale addetto, richiesti dai regolamenti. La D.ssa propone a tutte le tipologie di aziende del settore la propria consulenza nella redazione, nello sviluppo e nell’implementazione dei documenti richiesti dagli standard sopra elencati. Alcuni documenti sono: Manuale di qualità , contenente: obiettivi, organizzazione dell'impresa, responsabili; Piani di controllo (di fornitori, analisi, lavorazione); procedure di gestione del processo ; metodi di controllo del sistema ; documenti di registrazione .

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