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Anoressia

Graduale e progressiva diminuzione della quantità di cibo ingerita con conseguente calo di peso notevolmente al di sotto del proprio peso forma. Nella maggioranza dei casi insorge dopo una dieta dimagrante e si esplica in termini strategici come un tentativo di controllo talmente ben riuscito da non poterne fare a meno. Al di sotto di un certo peso, infatti, la percezione del corpo si distorce come se la persona indossasse delle lenti deformanti per cui più il peso diminuisce più il corpo sembra gonfiarsi. Il cibo diviene un nemico da combattere e da aborrire. Frequente è l’uso di lassativi o di diuretici con l’obiettivo di diminuire sempre più di peso. Le usuali tentate soluzioni adottate spesso dai familiari nell’intento di risolvere il problema sono rappresentate da: Controllo costante delle quantità di cibo ingerite dalla ragazza con associate esortazioni a mangiare che portano la persona ad arroccarsi ancor più nelle proprie posizioni, inserendosi nel paradosso per il quale più le viene chiesto di mangiare, meno mangia; Socializzazione continua del problema in casa che crea spesso anche il vantaggio perverso del riuscire in questo modo ad ottenere più attenzione e protezione. Nel caso di una giovane adolescente (fino ai 16-17 anni) e di un evidente invischiamento della famiglia anche in età superiore, l’intervento prevede il coinvolgimento della famiglia, maggiore nel caso delle più giovani. La Terapia Breve Strategica , utilizzando la stessa logica di funzionamento del problema, va a rompere il circolo vizioso che incatena la persona al disturbo, per poi farla divenire consapevole dei meccanismi disfunzionali di mantenimento del problema, fino alla sua totale risoluzione.

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