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Supervisione Clinica

La supervisione clinica è un processo di analisi, controllo e valutazione svolto da uno psicologo, esperto ed abilitato a supervisionare, sul lavoro di uno psicologo che ha bisogno di essere sostenuto e guidato durante il trattamento di pazienti 'difficili', complessi, o anche solo che presentano una difficile diagnosi differenziale tra disturbi semplici, come la Fobia Sociale e il Disturbo Ossessivo Compulsivo, o la Bulimia e il Binge Eating Disorder (non è questa la sede per spiegare tipo e natura di questi disturbi, è possibile cercare su internet o consultare il DSM-IV-TR). Si tratta di un rapporto tra professionisti, che si incontrano per discutere della loro attività professionale, del modo di procedere, dei protocolli di diagnosi e cura, e quindi raramente vengono messe in gioco emozioni personali, a meno che non sia il paziente stesso a suscitarle ('mi fa proprio arrabbiare' - 'mi sta antipatico' - 'mi annoia' - 'non lo sopporto' - oppure anche emozioni positive 'è stupendo' - 'magari tutti i pazienti fossero così' - 'mi piace proprio' - 'faccio fatica a manenere il distacco e ad usare il lei mentre parliamo', e così via). E' anche il momento in cui approfondire le proprie capacità diagnostiche e valutative, oltre che un buon modo per tenersi aggiornati. Io consiglio di scegliere un supervisore che si aggiorna, possibilmente che insegna (e quindi è 'costretto' a studiare), che partecipa sia come uditore che come relatore a svariati congressi e convegni, in modo che possa avere spesso consigli di prima mano, aggiornati e recenti, che ci permettano di offrire il meglio ai nostri pazienti Il più grande vantaggio che io traggo dalla supervisione clinica è un valido ed intenso aiuto a 'restare con i piedi per terra', ossia ad essere sempre pronto a ricordarmi che sono umano, fallibile e che posso non vedere ciò che un altro vede subito. Inoltre la mia capacità di diagnosi differenziale (scegliere quale tra due o più disturbi simili sia quello che realmente il paziente presenta e trattarlo di conseguenza) è enormemente migliorate dal 2003 (anno di inzio della mia supervisione clinica con il prof. Davide Déttore, che ringrazio per tanti motivi che lui sa e che non sto ad elencare) ad oggi. Legalmente la supervisione clinica non è obbligatoria. Alcune scuole di specializzazione in psicoterapia ne prevedono come obbligatorie un certo numero di ore, ultimate le quali è anche possibile smettere. Io lo trovo uno strumento talmente utile da ritenere folle interrompere solo perché 'ho finito le ore', e so che continuerò ad avvalermene per molto tempo, almeno finché il mio supervisore sarà disponibile a continuare.

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