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consulenze e sostegno psicologico

Chi è lo psicologo? Lo psicologo è un professionista che ha conseguito, secondo l’ordinamento previgente, la laurea in Psicologia dopo un percorso di studi di 5 anni, in seguito ha svolto un tirocinio formativo di un anno e ha superato l’esame di stato per ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione. Secondo il nuovo ordinamento universitario, vigente dal 2002, lo psicologo per essere definito tale deve effettuare un percorso di studi detto “tre più due”, perché formato appunto da tre anni di studi, alla fine dei quali si ottiene la qualifica di tecnico psicologo e successivi due anni di specializzazione al termine dei quali si è a tutti gli effetti psicologo. In tal caso il tirocinio si svolge nel corso degli studi universitari ed è sempre obbligatorio l’esame di stato. Per lavorare come libero professionista lo psicologo deve iscriversi all’albo di categoria presso l’ordine degli psicologi della regione di appartenenza. Esistono diversi tipi di psicologo: c’è lo psicologo clinico, dello sviluppo e dell’educazione, del lavoro e colui che si occupa di ricerca e sperimentazione. Cosa fa lo Psicologo? Secondo la legge 56/89 “La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione e riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito”. Lo psicologo ha competenze che riguardano varie aree del ciclo di vita degli individui, si occupa di consulenze, colloqui, prevenzione e promozione della salute e dell’educazione socio affettiva in vari ambiti, anche attraverso l’utilizzo di test, il sostegno e la riabilitazione in campo clinico rivolti all’individuo, alla coppia e alla comunità. “Non esistono persone senza risorse ma solo stati d’animo senza risorse” Lo psicologo interviene in momenti di difficoltà 'nel corso della vita delle persone, in assenza di patologia, allo scopo di dare alla persona nuovi strumenti per gestire emotivamente o cognitivamente, o entrambi, la situazione di difficolta', per scoprire le sue risorse e la sua capacità di fronteggiare i disagi che la vita può creare, ristrutturando il suo modo di agire e di vedere l’ambiente esterno e se stessi. Molto spesso i momenti difficili per una persona possono nascere anche da un cambiamento naturale nella propria vita, come un nuovo lavoro, un trasferimento, un matrimonio o la nascita di un figlio, eventi felici ma che necessitano di modificazioni sostanziali e di nuove negoziazioni. Alcuni esempi possono essere: Matrimonio in crisi; Separazioni; Relazione con i figli adolescenti; Gestire la nuova genitorialità e la relazione di coppia; Elaborazione di un lutto; Momenti di svolta della propria vita; Difficolta' relazionali; Aumento della propria sensazione di autoefficacia; Miglioramento di alcuni aspetti della propria personalita'; strategie educative per genitori etc.. Lo psicologo interviene anche in contesti in cui è presente una patologia, con una finalita' differente da quella terapeutica (che invece mette in atto lo psicoterapeuta) , si tratta infatti di sostegno, di riabilitazione, diconsulenza. Alcuni esempi possono essere: Supporto alla famiglia di una persona depressa o altro; Intervento sulla persona sofferente ma senza lavorare sul nucleo patologico; Lavorare sulla presa di coscienza del proprio stato patologico per poter dare alla persona la possibilita' di valutare ed eventualmente scegliere un percorso di cura; Ridefinizione degli obiettivi di vita dopo un trauma etc..

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