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Piercing

I piercing possono venir fatti in qualsiasi parte del corpo. Il posto più comune era inizialmente il lobo delle orecchie, ma ultimamente il “foro” viene praticato anche in molte altre parti come naso, ombelico, lingua, labbra, arcata sopraccigliare, capezzoli, genitali… A livello dell’orecchio la parte più traforata è il lobo, ma si forano altri punti del padiglione auricolare nella parte alta o di lato sull’orlo, oppure nella parte interna, al trago. Il naso è facilmente perforabile in diversi punti e il piercing più comune viene fatto alla narice, ma può esser fatto anche al setto nasale. Il piercing all'ombelico è molto diffuso tra le donne; di solito viene fatto nella pelle subito sopra l'ombelico, ma si può mettere anche sotto o ai lati, ma per un effetto visivo piacevole bisogna avere un ombelico ben fatto. Il piercing al labbro si posiziona frequentemente al centro del labbro inferiore, più o meno in basso secondo il gusto personale, ma può essere fatto anche sulle labbra superiori, e lateralmente. Il piercing all’arcata sopraccigliare è un piercing di superficie e passa normalmente da un punto all'altro dell'estremità del sopracciglio, può essere messo in modo orizzontale o, più comunemente, in verticale. Il piercing dei capezzoli era già diffuso tra gli antichi centurioni romani come segno di virilità e coraggio; viene fatto sempre al centro del capezzolo e viene di solito bucato orizzontalmente, ma si può fare anche in diagonale o in verticale. I piercing senza l’inserimento di oggetti che mantengono allargato e dilatato il foro sono temporanei, ovvero tendono a richiudersi. Per creare un piercing permanente il foro va allargato e dilatato per mezzo di pesi, anelli, tubi, bastoncini, sfere, spille…delle più diverse forme e dimensioni. Il tipo di piercing con poi l’inserzione di uno o più anelli di metallo viene chiamato ringing. Il foro dal quale, prima della cicatrizzazione, viene tolto il gioiello tende a richiudersi velocemente, rendendo il reinserimento se non impossibile, difficile e doloroso. Invece un foro ben cicatrizzato senza gioiello per lungo tempo tenderà a stringersi, ma non a richiudersi in tempi brevi (comunque varia dalla sede del foro). Se si decide di praticare un piercing non bisogna mai affidarsi al caso. Bisogna evitare il “fai da te”, ma ricorrere ad operatori competenti, scrupolosi ed in grado di svolgere l’attività in condizioni di sicurezza per la salute. Molto spesso accade che con troppa superficialità ci si lascia trascinare dall’emotività e dalla moda del momento e non si pensi poi che ci possano essere dei rischi. Queste operazioni comportano comunque un intervento nel tessuto cutaneo e quindi bisogna procedere con la massima attenzione e cautela. Coloro che si sottopongono a questi trattamenti devono essere informati sui rischi connessi e devono essere a conoscenza di precauzioni ed eventuali comportamenti da seguire. I rischi più comuni sono reazioni allergiche da contatto se si inseriscono metalli non idonei, infiammazioni o infezioni se la manovra non viene fatta in modo sterile o non si ha cura del piercing soprattutto nella fase guarigione e anche dopo o se i monili vengono applicati in zone di frizione. Se la manovra non è fatta da un professionista che conosce i punti esatti da “forare” ci possono essere degenerazioni a livello delle cartilagini (naso, orecchie) lacerazioni dei tessuti, interessamento dei terminali nervosi e disturbi correlati. Il Piercing va praticato in modo sicuro, rivolgendosi a centri specializzati. Attualmente non esistono corsi che attribuiscono la qualifica professionale vera e propria, ma corsi caratterizzati sul piano igienico sanitario dall’apprendimento di conoscenze di anatomia della cute e dalla trattazione di argomenti di contenuto tossicologico e dermatologico, oltre che dallo svolgimento di lezioni pratiche in tema di sterilizzazione e garanzia di condizioni asettiche dell’ambiente. Bisogna affidarsi a mani esperte, e non solo qualificate di giusti “Piercer”, ovvero professionisti. Non affidarsi a piercer improvvisati anche se spiccatamente artistici. Il piercing è un arte che richiede soprattutto passione, capacità tecniche e l'esperienza. Un bravo piercer deve avere una profonda conoscenza dell'anatomia umana, dei tessuti, della pelle, dei terminali nervosi da non toccare; deve quindi essere in grado di individuare la localizzazione più idonea per il piercing sulle richieste di chi lo vuole fare. Deve informare adeguatamente sulla manovra, sui rischi e sulla “manutenzione” successiva del piercing. Il posizionamento e la tecnica sono importanti, così come l'uso di una gioielleria adeguata. Per ridurre o eliminare il rischio di contrarre malattie ed infezioni il piercer deve osservare alcune norme fondamentali di igiene: la pratica va eseguita in ambiente idoneo, con l’uso di attrezzatura sterile monouso, l’utilizzo di guanti, l’ago monouso (molto importante è che l’ago sia monouso e non vanno usate le pistole spara-orecchini, adatte solo per i comuni orecchini da lobo, perché non sono sterilizzabili). Per praticare i fori vengono usati aghi particolari di spessore adatto ad ogni parte del corpo e vanno inseriti i monili adatti, con le giuste misure. Il piercer userà esclusivamente i Body Piercing, cioè anelli o barrette fatti di materiale non tossico e innocuo, come acciaio chirurgico, oro 18 carati, titanio, platino. I piercing vengono realizzati senza anestesia in quanto potrebbero risultare motivo di reazioni allergiche e soprattutto perché l’operazione non è così dolorosa da giustificarne l’uso (un piercing correttamente eseguito dovrebbe procurare meno dolore dell'iniezione anestetica). Dopo la manovra il piercer deve distribuire ai clienti un memorandum con le indicazioni per la cura del piercing. E’ molto importante seguire attentamente le indicazioni. I tempi di guarigione variano dalla sede del piercing, dalla soggettività, dalla cura, ma vanno circa dalle quattro settimane ai sei mesi. Comunque una guarigione completa richiede da sei mesi a un anno. Fondamentale per l'ottima riuscita di un piercing è la cura e la pulizia durante la guarigione per prevenire complicazioni come infiammazioni o infezioni. I monili inseriti inizialmente non vanno tolti o sostituiti prima che il buco non sia completamente cicatrizzato, ovvero il foro anche senza gioiello non si chiude. I monili utilizzati dopo devono essere sempre in materiali che non diano allergie, rigetto. Per ogni piercing esiste un gioiello fatto apposta e le possibilità di scelta sono veramente infinite. Per farsi fare un piercing bisogna essere maggiorenni. I minorenni devono avere l’autorizzazione scritta dei genitori. Sul fatto che i piercing provochino dolore questo dipende dalla sede in cui si fa e comunque è un fatto soggettivo.

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