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Iperfagia o disturbo da alimentazione incontrollata

La modalita' attraverso cui questi disagi si esprimono sono il cibo. La persona che soffre mette in scena il proprio dramma interiore utilizzando proprio il cibo: una sostanza facilmente reperibile. Chi soffre fa cose inspiegabili a se stessa e agli altri: si abbuffa o lo rifiuta lasciando i famigliari e se stessa impotente e attonita. Questo disagio e' paradossalmente l’unica risposta che la persona e' riuscita a trovare in un momento di crisi della propria vita. E’ la soluzione che ha trovato a un dolore a cui non riusciva a trovare le parole per dirlo e che comporta poi ulteriore sofferenza. Chi sta male agisce il proprio caos, anche se diversi sono i motivi che abitano questa sofferenza. E’ importante che il soggetto possa trovare una strada per accedere alle proprie emozioni, ai propri veri sentimenti, per far parlare il dolore. Per permettere al dolore di trasformarsi in qualcosa d’altro. E’ importante che possano esserne scoperti i motivi e che la persona trovi altre strategie per dare risposte piu' felici, sfogliando la propria sofferenza attraverso la consapevolezza dei veri bisogni, sdrammatizzando le angosce lungo il cammino, per ritrovare il filo interrotto della propria crescita e maturazione, che e' la sola vera speranza di benessere e quando possibile, anche di felicita'. Sintomi del Disturbo da Alimentazione Incontrollata? Il Disturbo da Alimentazione Incontrollata viene diagnosticato in persone che di solito soffrono di soprappeso e che manifestano i seguenti sintomi. Abbuffate oppure frequenti pasti o spuntini nel corso della giornata. I pasti possono essere piu' o meno consistenti, ma si susseguono in continuazione. Assenza di vomito autoindotto, quindi le persone che soffrono di Disturbo da Alimentazione Incontrollata tendono con il passare dei mesi e degli anni ad evolvere verso forme di obesita' di grado variabile. Presenza di un senso di vergogna per il fatto di non riuscire a controllare la propria alimentazione. Differenza con la bulimia: non sono presenti le condotte di eliminazione (vomito o uso di lassativi) ne il digiuno o l'attività fisica volta a ristabilire un peso normale, è quindi frequente che i soggetti siano molto sovrappeso o obesi.

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