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ATTIVITA' DEL NIDO

Le Attività del Nido Manipolare, impastare, pasticciare, costruire, colorare, infilare, trasformare, travasare, ”far finta di” sono le attività che il vostro bambino farà quotidianamente al nido: saranno il suo “impegno lavorativo” i “libri” su cui “studierà” ed imparerà. In particolare le nostre attività sono : Manipolazione e travasi L’attività di manipolazione risponde a molti bisogni dei bambini, stimola la loro creatività, sviluppa competenze sensoriali, motorie, cognitive ed espressive, favorisce la coordinazione oculo-manuale e sviluppa la manualità fine. Attraverso l’attività di manipolazione guidata i bambini sono incoraggiati a toccare materiali dalle consistenze insolite e a sperimentare nell’immediato il rapporto tra gesto e segno (causa ed effetto), offrendo diversi elementi che permettono e rendono immediatamente visibile la traccia e il segno prodotto dal movimento dei bambini. Manipolando i bambini immergono la loro immaginazione nella materia e sentendo questa adeguarsi alla loro volontà e modellarsi in conseguenza ad un loro agito , da questa scomperta la loro creatività si accende…! Nell’attività di travasi il materiale messo a disposizione è composto da un’ampia gamma di contenitori di diversa forma e materiale (bottiglie, barattoli, scatole, imbuti, ecc.) da riempire e svuotare con pasta di diverso tipo (penne, stelline, fusilli, ecc.), o riso, mais, legumi secchi, farina gialla, o altro ancora. Le attività di manipolazione e travasi saranno realizzate in particolare con elementi della natura quali uva, melograno, foglie, castagne, zucca, farina, mais.. Il cestino dei Tesori Il Cestino dei Tesori, indirizzato a bambini di sei–sette mesi, è composto da materiali naturali e da oggetti di uso comune appartenenti all’ambiente domestico, scelti e selezionati per stimolare tutti i sensi e raccolti in un vero e proprio cestino di vimini. Gli oggetti vengono guardati, afferrati, succhiati, battuti, agitati e messi in bocca dai bambini che, nel fare queste azioni, sembrano chiedersi “cos’è questo?”. Queste operazioni permettono la scoperta delle caratteristiche descrittive (dimensione, forma, peso, sensazione al tatto, ecc.) e funzionali (gli oggetti possono essere riempiti, svuotati, sovrapposti, ecc.) degli oggetti, facilitando lo sviluppo cognitivo e del linguaggio. Questa attività inoltre, consente sperimentazioni sensoriali diverse, sviluppa la coordinazione oculo-manuale, la ricerca attiva degli oggetti, la casualità delle azioni, l’interesse per le qualità degli oggetti e la loro selezione, il tutto attraverso la sollecitazione di tutti i sensi. Per quanto riguarda il gioco euristico, proposto a bambini dai dodici mesi in poi, la natura degli oggetti offerti è la medesima dei Cestino dei Tesori; la differenza sostanziale è che nel maneggiare gli oggetti il bambino sembra chiedersi ora “cosa posso fare con questo?”. Gli oggetti vengono quotidianamente lavati, sostituiti ed integrati quando usurati, per offrire ai bambini stimoli sensoriali diversificati e suscitare una rinnovata curiosità e desiderio di scoperta. Le costruzioni Le educatrici spesso propongono ai bambini l’attività delle costruzioni attraverso elementi naturali e materiali di recupero che non essendo costruiti con appositi incastri attivano la curiosità e stimolano la loro innata creatività . Quest’ attività viene svolta o sui tavoli o sul pavimento: ad ogni bambino vengono offerti puzzle, incastri, mattoncini di legno e simili. Questi giochi consentono di sviluppare la capacità di coordinamento oculo-manuale, permettono di impilare, costruire, distruggere e ricostruire da capo infinite volte, inducendo e consolidando nel bambino il concetto che tutto ciò che viene distrutto può essere ricostruito (amicizie, legami, relazioni). Le costruzioni hanno inoltre importanti valenze quali il favorire la socializzazione tra bambini, la relazione tra bambini e oggetto e la verbalizzazione. Sottoforma di gioco si pongono le basi per il riconoscimento di forme, colori, dimensioni, sensazioni tattili, spazio (dentro-fuori, sopra-sotto). Attività pittoriche L’attività viene proposta a piccoli gruppi di bambini e i materiali usati sono pastelli a cera, colori a dita, fogli di varie dimensioni, cartoncini, spugne, timbri. L’educatrice organizza il contesto, propone di volta in volta materiale diverso avendo cura di metterne a disposizione una quantità sufficiente da garantire ai bambini libertà di scelta, sostiene l’esperienza, osserva senza inutili intrusioni ed eventualmente interviene su richiesta del bambino. I bambini vengono sempre lasciati liberi di colorare e disegnare a piacere e non viene suggerito o richiesto loro nessun prodotto. I bambini utilizzando le diverse tecniche pittoriche possono esprimere con facilità e immediatezza le emozioni, gli stati d’animo, i sentimenti e i livelli percettivi della realtà. Leggiamo insieme Il nostro asilo ha una vasta libreria per bambini poichè pensiamo che il libro illustrato aiuti il bambino a conoscere ed esplorare il mondo e possa essere un mezzo interessante per parlare, anche con il bambino piccolissimo , di molteplici situazioni ed eventi, sui quali un discorso diretto, sarebbe difficilissimo. Nel nido il libro è un oggetto di gioco da esplorare, toccare, aprire, chiudere, sfogliare, succhiare. Ne segue la narrazione: ripetere la storia, raccontarla varie volte, significa offrire al bambino il tempo necessario per rifletterci sopra, per immergersi nell’atmosfera creata, per appropriarsi gradualmente del racconto e dei suoi significati in modo da coinvolgere il bambino in un gioco di finzione. Il “Far finta di” – Gioco Simbolico In questo tipo di gioco il bambino recita un ruolo o esprime una azione, anche con oggetti non realistici, che assumono un significato e un contenuto di azioni vissute o osservate in un altro momento e in un altro contesto.Il gioco di finzione permette al bambino di agire “come sè” , di simulare azioni che derivano dal reale, diventandone padrone e sviluppando un’emergente capacità di rappresentazione mentale. Il bambino fa finta di fare qualcosa o essere qualcuno anche con l’intento di una rappresentazione, compreso il gioco delle parti. Il gioco presimbolico che appare verso i 12 mesi quando il bambino riproduce azioni abituali fuori dal contesto reale. La capacità di gioco simbolico del bambino è strettamente collegata allo sviluppo intellettivo e cognitivo, il bambino diventa capace di rappresentarsi la realtà dopo averla assimilata. Psicomotricità Attraverso il corpo il bambino riceve ed invia messaggi, percepisce il mondo esterno, esprime i propri bisogni, emozioni, reazioni e sentimenti; esso è il strumento di conoscenza e di relazione utilizzato dal bambino fin dalla nascita ed è un continuo invito a comprendere ciò che il bambino esprime del suo mondo interno (sentimenti, emozioni di piacere e/o di malessere), attraverso la via della motricità, cioè la sua “espressività motoria”. I contesti in cui si svoge l’attività sono accuratamente preparatati dall’educatrice. L’attività Si compone di tre tempi: 1 °tempo Riservato all’espressività motoria (processo di rassicurazione mediante il corpo) tempo La storia raccontata al gruppo di bambini (processo di rassicurazione mediante il linguaggio ) tempo Espressività plastica e grafica (processo di creazione e accesso ad un altro tipo di simbolizzazio ne-decentrazione ) Le fasi sono completate da un RITUALE D’ENTRATA e un RITUALE D’USCITA. La stanza viene allestita di volta in volta con diversi tipi di materiale. E’ previsto l’utilizzo di materiale morbido (cubi, cilindri, parallelepipedi…) di poliuretano espanso (materiale ignifugo e anallergico lavabile) ricoperto di tessuti di diverso colore, ideati appositamente per questa Pratica. Sono leggeri, voluminosi, silenziosi e sono utilizzati per costruire torri, case, castelli, grandi scale, oppure gallerie, auto, cavalli. Esistono anche cuscini di forma cilindrica utilizzati per rotolare, dondolare o costruire auto, camion, i camini delle case. Altro materiale: tessuti colorati di tutte le dimensioni utilizzati per travestimenti come coperte, come tetti delle case…; sono a disposizione dei bambini anche animali di peluche di piccole dimensioni, corde corte di cotone, tubi di plastica e gommapiuma metro per giocare a far finta di combattere, piccole palle di spugna da lanciare senza farsi male oppure per “riempire” e “vuotare”. Con tutto questo materiale, il bambino può sperimentare: · Giochi di piacere senso-motorio (arrampicarsi, stare in equilibrio, dondolare, strisciare, scivolare, cadere, rotolare…) · Giochi di avvolgimento (drappi usati bai bambini per avvolgersi, nascondersi, travestirsi, proteggersi…) · Giochi del nascondersi-sparire (entrare dentro, stare sotto, stare in alto, avvicinarsi, allontanarsi…) · Giochi di inseguire ed essere inseguiti (prendersi, scappare) · Gioco simbolico (costruizioni di “case”, di mezzi di trasporto, macchine, moto, barche, aerei, missili; di identificazione con eroi, personaggi mitici, giochi di travestimento…) La musica Il “fare musica”, il comunicare con i suoni, con i rumori è un momento legato strettamente allo sviluppo della mente infantile ed un talento innato del bambino, spesso trascurato negli anni e appiatito dall’eccessivo utilizzo di musica riprodotto da cd e cassette.Il fare musica al nido è un percorso in cui l’educatrice accompagna il bambino · nell’osservazione del mondo sonoro che lo circonda e quindi nella lettura acustica della realtà nel percorso di discriminazione, individuazione, classificazione e associazione di tutti i suoni e rumori che percepisce Nel trovare dei nessi fra causa ed effetto Nel rapportare i suoni ad altri segni espressivi come il gesto, il movimento, il segno grafico, la parola. L’educatrice proporrà poi ai bambini suoni e ritmi reaizzati attraverso il proprio corpo e la propria voce e con l’ausilio di piccoli strumenti ( maracas, tamburelli, sacchetini di stoffa riempiti con noccioli di ciliegio ) inviterà i bambini a fare musica. Si proporrà poi ai bambini l’ascolto di alcuni brani di musica barocca in quanto le ultime ricerche di neuroscienze confermano il beneficio che provocano a livello cerebrale: stimolano la concentrazione e la creatività. Ai bambini verrano anche proposte canzoni e filastrocche, brevi e semplici, che implicano l’uso delle mani, dei piedi, delle dita e giochi di voce. "Mani in pasta" Questo laboratorio è finalizzato alla stimolazione e lo sviluppo delle capacità gustative dei bambini. Sotto l'osservazione delle educatrici, i bambini partendo dai "materiali" più semplici (acqua, zucchero, farina, ..) sperimentano semplici ricette quali biscotti, pizza, .... L'attività si conclude con la cottura di ciò che i bambini hanno fatto nella nostra spaziosa cucina e l'assaggio di ciò che i bambini hanno prodotto. Il nostro piccolo Orto L’orto può rappresentare per i bambini/e lo spazio- esperienza dell’emozione e della meraviglia, il luogo delle percezioni sensoriali legate all’ambiente naturale, un luogo nel quale già da bambini si impara il rispetto dei tempi della natura e si scopre la magia e il mistero della nascita. Gli obiettivi del laboratorio sono: · Favorire un’osservazione attenta verso l’ambiente naturale · Creare un’esperienza per sollecitare tutti i sensi: · ascoltare “il giardiniere ) ( il volontario ) che racconta; · veder crescere le piccole piantine; · annusare i profumi; · toccare le verdure nelle loro diverse consistenze e forme; · gustare i prodotti raccolti · Rispondere ai bisogni dei bambini/e quali: · la scoperta ( oggetto _ l’orto e le verdure) · l’ emozione della crescita e dell’attesa · la ricerca-azione _ provare per capire · Sviluppare la manipolazione attraverso un affinamento della motricità ( sia generale che fine )

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