DECALCIFICAZIONE

L'acqua come il sole e l'aria è fonte di vita; è una sostanza riciclabile al 100% cioè una volta usata, per mezzo dell'evaporazione, ritorna ad essere pura, qualsiasi sia stato il suo utilizzo. Si parla infatti del ciclo dell'acqua durante il quale essa evapora dai mari, dai fiumi, dai laghi, dai nostri stessi corpi per mezzo della traspirazione della pelle e poi cade dal cielo sottoforma di neve, grandine o acqua. In questo lasso di tempo essa è più o meno allo stato puro; una volta caduta durante il suo percorso mostra tutto il suo potere solvente, acquistando sotto forma di ioni, molteplici elementi più o meno utili, più o meno dannosi. Alcune di queste sostanze sono il calcio e il magnesio, sostanze utili al nostro organismo, ma inutili se non dannose per i nostri impianti termo-idraulici. Essi infatti danno luogo a depositi di carbonato e solfato di calcio e magnesio comunemente chiamati calcare. Inizialmente infatti i carbonati sono disciolti sottoforma di idro-carbonati, natura che gli viene conferita dall'anidride carbonica disciolta; tanto più l'acqua è fredda tanto più è alta la concentrazione di anidride carbonica che mantiene la solubilità dei carbonati. Ma cosa succede quando l'acqua viene riscaldata? L'anidride carbonica diminuisce la sua concentrazione e gli idro-carbonati si trasformano in carbonati poco solubili in acqua, e quindi si ha la "precipitazione" di questa sostanza che aderisce tenacemente alle parti metalliche dei nostri impianti. Ecco spiegato come mai la nostra caldaia perde la sua efficienza e piano piano si rompe; il calcare inoltre è un cattivo conduttore di calore che genera surriscaldamenti localizzati sugli scambiatori di calore provocandone lo sfondamento, ha una sua corrosività elettrolitica, cioè tende a corrodere le parti metalliche e aumenta sensibilmente il consumo di sapone e detersivi in quanto ha un potere neutralizzante nei confronti dei detergenti. Ecco perché tengo sempre a precisare che una buona caldaia non dipende solo dalla qualità dei suoi componenti, ma anche dall'acqua che vi entra. La decalcificazione Ci sono molti dispositivi in commercio più o meno efficaci nell'eliminazione del calcare; per eliminazione di calcare tuttavia non si intende eliminazione di calcio e/o magnesio, ma talvolta della loro trasformazioni in sali più solubili in acqua. L'unico sistema che ritengo veramente valido è lo scambio ionico, perchè con esso si elimina fisicamente il calcare eliminando il calcio e il magnesio dall'acqua. Gli altri sistemi li definisco palliativi anche se migliorano notevolmente la qualità dell'acqua. Decalcificatori a scambio ionico Consistono in un involucro contenente una resina speciale, che ha la proprietà di attrarre a sè i sali di durezza proprio come una calamita rilasciando al loro posto cloruro di sodio (il comunissimo sale da cucina). Una volta sature di calcio e magnesio queste resine devono essere rigenerate facendole venire a contatto con una soluzione di cloruro di sodio satura (salamoia). Torno a ribadire che questi sistemi sono i più efficienti in fatto di decalcificazione perchè i sali di durezza vengono eliminati fisicamente dall'acqua. Necessitano però di un luogo facilmente raggiungibile per poter ripristinare il sale di rigenerazione e hanno un elevato costo iniziale. Per quanto riguarda lo spazio esistono in commercio decalcificatori di dimensioni compatte ad alta efficienza e consumi ridotti. Dosatori di polifosfati Consistono di un recipiente più o meno grande a seconda delle necessità che contiene polifosfati. Quando una molecola di carbonato di calcio o di magnesio viene a contatto con i polifosfati, si trasforma in fosfato che ha una solubilità maggiore del carbonato; questa trasformazione impedisce ai sali di durezza di depositarsi. Disgregatori magnetici Sono formati da un magnete che al passaggio dell'acqua modifica la struttura cristallina del carbonato di calcio formando un cristallo di carbonato più stabile; l'aragonite. Si ritarda così il processo di deposito del calcare.

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