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Radioprotezione ai sensi del D.lgs. 230/95

La radioprotezione è una disciplina autonoma nata come ‘campo applicativo’ della radiobiologia cui è connessa. La radioprotezione ha come "oggetto" la protezione dell'uomo e dell'ambiente dagli effetti nocivi delle radiazioni ionizzanti. Essa si fonda su concetti di fisica (per quanto concerne le interazioni delle radiazioni ionizzanti con la materia a livello nucleare, atomico e molecolare), di biologia (per gli effetti di tali interazioni a livello cellulare) e di anatomiafisiologia (per le conseguenze che tali effetti possono avere, al livello multi-cellulare, su tessuti, organi, apparati e sull'intero organismo) e si avvantaggia anche dall'utilizzo della biotecnologia. La radioprotezione si avvale poi dell'ausilio delle competenze che producono atti legislativi adeguati e normative adeguate. La radioprotezione trova attuazione infatti, nella pratica, in un insieme di leggi, norme e procedure tese alla protezione da effetti nocivi sui lavoratori, per quanto riguarda le esposizioni derivanti dall'attività lavorativa; sui pazienti, per quanto riguarda le esposizioni derivanti da esami diagnostici o terapie, in particolare con radiazioni ionizzanti; sulla popolazione generale, per quanto riguarda i tipi di esposizioni che possono interessarla; e sull'ambiente, per gli effetti indotti sulla popolazione umana che vi risiede o vi lavora. Sinteticamente, i compiti del Medico Autorizzato sono: 1) Analisi dei rischi individuali connessi alla destinazione lavorativa e delle mansioni, ai fini della programmazione di indagini specialistiche e di laboratorio atte a valutare lo stato di salute del lavoratore, anche attraverso accessi diretti negli ambienti di lavoro 2) Istituzione, aggiornamento e conservazione del documento sanitario personale (DOSP), e sua consegna all'INAIL (ISPESL) in caso di cessazione del rapporto di lavoro o in caso di cessazione dell'attività d'impresa comportante esposizione alle radiazioni ionizzanti. Il DOSP è il documento di base nel quale vanno riportate tutte le informazioni relative alla salute del soggetto, nonché eventuali indicazioni sulle motivazioni e giustificazioni che hanno indotto il Medico Autorizzato ad assumere particolari decisioni, ad esempio in merito al giudizio di idoneità. 3) Consegna al Medico Autorizzato subentrante dei DOSP nel caso di cessazione dall'incarico 4) Consulenza al datore di lavoro per la messa in atto di infrastrutture e procedure idonee va garantire la sorveglianza medica dei lavoratori esposti, sia in condizioni di lavoro normali, che in caso di esposizioni accidentali o d'emergenza 5) Comunicazione del giudizio d'idoneità al lavoro con radiazioni ionizzanti e indicazione dei limiti di validità del medesimo 6) Richiesta di allontanamento dei lavoratori non idonei e proposta del loro reinserimento quando accerti la cessazione dello stato di non idoneità 7) Informazione del lavoratore sul significato delle dosi ricevute, degli esami medici e radiotossicologici 8) In occasione della cessazione del rapporto di lavoro, deve fornire al lavoratore le eventuali indicazioni relative alle prescrizioni mediche da osservare 9) Deve comunicare alla Direzione Provinciale del Lavoro e agli organi del Servizio Sanitario Nazionale competenti per territorio i casi di malattia professionale entro tre giorni dal momento in cui ne abbia effettuato la diagnosi 10) Trasmette all'INAIL (ISPESL) copia della documentazione clinica ovvero anatomopatologica e quella inerente l'anamnesi lavorativa dei casi di neoplasie refertate ritenute causate da esposizione lavorativa alle radiazioni ionizzanti 11) Piani di miglioramento: interventi di bonifica, utilizzo di dispositivi di protezione individuale e indagini epidemiologiche per la valutazione della loro efficacia 12) Gestione dei risultati: elaborazione di dati anonimi collettivi con metodologia statistica ed epidemiologica

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