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Osservazione, intervista e diagnosi

Compito dello psicologo è facilitare l'espressione, l'autocomprensione e le capacità di scelta dell'individuo. Nell'immaginario collettivo ancora, spesso, si identifica lo psicologo con lo psicoanalista e lo si immagina dietro ad un lettino su cui il paziente racconta della propria infanzia... . Non è così, quello non è lo psicologo. Obiettivo dello psicologo è quello di portare il proprio cliente alla comprensione di sè ed al superamento degli ostacoli emotivi e cognitivi che impediscono la massima realizzazione individuale. Gli strumenti più usati in psicologia infantile, sono giochi; colloqui, liberi, strutturati o semistrutturati, con il bambino o ragazzo, con i genitori, con gli insegnanti, a volte con i nonni; l'osservazione del comportamento; l'osservazione del disegno, del racconto fantastico, del modo di relazionarsi; l'ascolto attivo e la disponibilità, finalizzati a creare una relazione di fiducia in cui il bambino si senta protetto, per aiutarlo ad esprimere i suoi bisogni, le sue paure, i suoi desideri, e guidarlo, insieme a chi lo circonda, verso la scoperta di nuovi modi di realizzazione. Per la diagnosi dei disturbi dell'apprendimento si utilizzano test standardizzati, obiettivi e inconfutabili, finalizzati non solo a diagnosticare l'esistenza di un problema, ma anche e soprattutto a comprendere il funzionamento dei processi cognitivi coinvolti, per individuare quali aree rafforzare e quali utilizzare come punti di forza, il tutto senza trascurare la sfera emotiva e relazionale. Molto spesso, al di fuori della pratica professionale, nella vita quotidiana, mi capita di incontrare persone che come primo approccio mi domandano preoccupate, “Marco, come psicologo, come mi hai analizzato” ?, per poi aggiungere immediatamente, “tanto non ci credo a queste cose”. Al di là della simpatia e curiosità che genera in me un comportamento del genere, che potrei spiegare come desiderio di conferme/paura di giudizio, mi sento di chiarire che compito dello psicologo non è il giudizio, ma la comprensione. La personalità è qualcosa di complesso e dinamico, difficilmente riducibile ad una categoria definita. Ognuno di noi cambia nel tempo, a seguito delle esperienze che fa, delle persone che incontra, della cultura in cui vive… e ciascuno si esprime diversamente a seconda del contesto in cui si trova. Si pensi a come una persona si comporta diversamente in ufficio, a casa da solo, in famiglia o a calcetto la domenica con gli amici. Inoltre ogni persona possiede molteplici sfaccettature, la propria identità deriva da un insieme di fattori tra cui le identificazioni giocano un ruolo determinante. Ognuno si attribuisce e riconosce in sé caratteristiche comuni a quelle attribuibili ai gruppi cui appartiene, ai ruoli che riveste, del lavoro che fa, della famiglia in cui vive, della comunità in cui risiede, della nazione in cui è nato… siamo al tempo stesso ciò che gli altri dicono di noi, ciò che pensiamo di essere e ciò che vogliamo essere. Uno degli scopi dello psicologo è quello di comprendere la persona, in tutte le sue sfaccettature, per aiutarla ad individuare la propria unicità. Questo è ciò che accade in uno studio psicologico.

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