Sei in: Servizi: CHIRURGIA DEL VISO: RINOPLASTICA

RINOPLASTICA

È l’intervento chirurgico che consente di modificare, migliorandola, l’estetica del naso, eliminandone i difetti e armonizzando il profilo nasale ai lineamenti di ciascun volto. La personalizzazione dell’intervento è evidente: ogni volto è diverso, e quindi, anche il naso dovrà subire delle modifiche individuali per meglio integrarsi nel viso del singolo individuo. Il chirurgo, agendo sulle diverse componenti strutturali (ossa e cartilagini), ottiene un risultato permanente che, ove indicato, riesce a migliorare drammaticamente l’armonia del viso, addolcendola o rendendola più intensa. Tuttavia il naso riveste un’importanza fondamentale anche per la respirazione. In casi di ostruzioni parziali o complete al passaggio dell’aria nelle fosse nasali, potrà associarsi alla rinoplastica anche la chirurgia del setto nasale (o settoplastica), da cui l’intervento di rinosettoplastica. Quest’ultimo, rimuovendo le cause strutturali di ostruzione, migliora anche drasticamente la capacità funzionale nasale. Anche i turbinati inferiori, mono o bilateralmente, possono essere di ostacolo alla respirazione. Possono facilmente essere trattati nel corso di un intervento di rinosettoplastica. Inoltre il naso, immediatamente dopo un trauma da frattura (entro 7 giorni) deve subire la riduzione di frattura, onde riassestare la piramide nasale in posizione corretta e prevenire esiti definitivi distorti ed alterati, o gravi difficoltà respiratorie. Nei casi già evoluti in questo modo, o conseguenti a precedenti interventi chirurgici errati e mal condotti, verrà eseguita la rino o la rinosettoplastica ricostruttiva di revisione che, generalmente con un approccio “open”, ossia mediante una minima incisione alla base del naso (columella), consente ai chirurghi più esperti in materia, di ripristinare un profilo nasale il più armonioso possibile ed una funzione respiratoria sufficientemente adeguata. Spesso è necessario ricorrere ad innesti cartilaginei di origine settale od auricolare per ricostruire strutture nasali precedentemente asportate o gravemente distorte. Questo tipo di intervento, assai più impegnativo, si presenta con sempre maggiore frequenza all’esame dei nostri specialisti. L’intervento viene eseguito in sedazione più o meno profonda, a seconda del tipo di procedura da effettuare, sempre abbinato ad anestesia locale. Dura circa 90 minuti, che possono diventare 3 ore nel corso di rinosettoplastica ricostruttiva di revisione. È comunque sempre consigliata, tranne nei casi di piccole correzioni locali, una notte di degenza in clinica. La tecnica operatoria varia da caso a caso, a seconda del singolo paziente, ma può essere, a grandi linee, suddivisa in rinoplastica chiusa e rinoplastica aperta. Il primo tipo si usa generalmente nei pazienti mai operati precedentemente e consente di ottenere il risultato definitivo senza alcuna cicatrice esterna in quanto l’intervento viene eseguito dall’interno delle narici. La tecnica “aperta” si esegue, invece, su esiti di trauma o di precedenti interventi chirurgici e consente una maggiore precisione nella ricostruzione strutturale. Durante gli interventi vengono trattate tutte le strutture: la gobba nasale viene eliminata, e viene altresì ridotta l’altezza del setto e delle cartilagini triangolari onde ottenere un dorso più armonico e stretto. Anche la punta nasale viene assottigliata per ottenere un aspetto più delicato. Ovviamente nell’uomo tutte le proporzioni dovranno tenere conto del significato virile della piramide nasale, che, quindi, anche se più armoniosa, dovrà mantenere le prerogative “classiche” della mascolinità. Quindi nasi larghi, gibbosi, lunghi e discesi verso la bocca, deviati, con narici larghe o con difetti della punta (come la punta “a patata”), possono, così come i nasi corti o poco proiettati o, al contrario, troppo proiettati, essere abilmente rimodellati per ottenere il risultato desiderato e precedentemente concordato con il chirurgo nel corso della prima visita. Durante questa, infatti, viene disegnato il nuovo profilo nasale che si desidera ottenere sul retro di una foto pre-operatoria, in modo che il paziente sia consapevole del risultato proposto ed ottenibile. Dopo l’intervento il paziente presenterà dei piccoli tamponi nasali che verranno rimossi fra il terzo e il quinto/sesto giorno post-operatorio a seconda della procedura utilizzata. Nei casi di rinoplastica “open” i tamponi resteranno al massimo per 3 giorni, ed i piccoli punti columellari saranno asportati tra il 5° e il 7° giorno post-operatorio. Il piccolo “splint” (vedi fig. a lato) in plastica, posto sul dorso del naso, sarà rimosso tra il 7° e il 9° giorno post-operatorio. Possibili gonfiori ed echimosi sotto oculari si riassorbiranno in pochi giorni, ma il vero risultato potrà cominciare ad apprezzarsi solo dalla fine del primo mese alla fine del terzo mese. Un risultato stabile si avrà dopo 6/12 mesi. In definitiva si può affermare che la rinoplastica è oggi un intervento meno traumatico che in passato, con molto minore sanguinamento e, soprattutto, con l’uso di farmaci analgesici di ultima generazione, privo di dolore, sì da consentire un rapido ritorno al sociale, senza più quei complessi psicologici che, in precedenza, intaccavano così pesantemente l’autostima del soggetto.

Richiedi info