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MASTOPESSI

Con l’età, e soprattutto in seguito a gravidanze ed allattamenti, il seno va incontro a progressivo svuotamento ed abbassamento. Il tessuto elastico viene sostituito da tessuto fibro-connetivo, la pelle perde capacità contenitiva e, come conseguenza della forza gravitazionale il seno perde la sua giovanile compattezza e tende a “scendere”. Questa è la cosidetta “ptosi mammaria” con svuotamento ghiandolare. Questo fenomeno è fonte di grave destabilizzazione psicologica e di perdita di autostima nella donna. Con la mastopessi la mammella subisce un vero e proprio lifting: viene risollevata in posizione giovanile, recupera la sua tonicità e pienezza e, quando alla mastopessi viene associato il posizionamento di protesi, aumenta anche di volume. L’intervento può essere eseguito in qualsiasi mese dell’anno, ma è opportuno preservare il seno operato dall’irradiazione solare nelle prime settimane post-operatorie. L’operazione è eseguita in sedazione profonda e la durata è di circa 75/90 minuti. Si consiglia una notte di degenza post-operatoria, ma talvolta, nei casi più semplici, la degenza può essere limitata ad un day-hospital, in quanto la sedazione viene eseguita a livello più superficiale. A seconda dei casi le cicatrici possono essere: Solo periareolari (tecnica “round block”), cioè solo intorno all’areola; Periareolari e verticali; Periareolari e verticali, associate ad una breve cicatrice orizzontale nascosta nel solco sottomammario. Ovviamente, più lieve sarà l’inestetismo, più ridotta sarà la cicatrice residua, che però, nella maggioranza dei casi, guarisce adeguatamente e risulta ben tollerata dalle pazienti. Il risultato di tale intervento è durevole nel tempo anche se gravidanze, allattamenti, forti riduzioni ponderali o, al contrario, rapidi aumenti di peso, potrebbero alterare nel tempo il risultato.

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