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Esame obiettivo cardiopolmonare ed ECG

L’elettrocardiogramma (in sigla ecg), anche detto elettrocardiogramma basale o a riposo, è la rilevazione dall’esterno, tramite elettrodi applicati sul torace, dell’attività elettrica del cuore.L’ECG è un esame semplice e non invasivo che permette di evidenziare patologie delle coronarie, alterazioni del ritmo cardiaco (aritmie, extrasistole, fibrillazioni), variazioni del volume cardiaco (ipertrofia) e della conduzione dell'impulso elettrico (blocchi). Molti pazienti, pur essendo in terapia antipertensiva, non vengono sottoposti al controllo del cuore attraverso l’elettrocardiogramma. E questo anche quando sono ipertesi da più di un anno. La constatazione emerge da uno studio osservazionale dell’Università di Bologna. Questo accertamento rappresenta un prezioso aiuto per il medico e certamente è fondamentale per una valutazione completa del rischio cardiovascolare. Inoltre il controllo con l’EGC consente di adattare meglio la terapia”. Semplificando un po’ si può dire che l'elettrocardiogramma •può raccontare qualcosa del passato, perché può testimoniare, con la presenza di profonde onde Q, infarti pregressi (anche se molti, chiamati per questo «infarti non-Q», non lasciano traccia sull'elettrocardiogramma); •dice molto sul presente (perché svela aritmie, un infarto in atto, sempre che non si tratti, come si diceva, di un «infarto non-Q», ingrandimenti del cuore); •difficilmente predice il futuro (perché un esame normale oggi non garantisce che non si possa verificare un evento anche grave domani). Seguirà quindi un accurato esame obiettivo cardiopolmonare; Nessun esame laboratoristico-strumentale può infatti ancora sostituire totalmente la valutazione clinica effettuata da uno specialista esperto.

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