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Quali sono gli obiettivi della prevenzione cardiovascolare?

Aiutare i Pazienti a basso rischio cardiovascolare a mantenere questo stato per tutta la vita ed aiutare i Pazienti a rischio aumentato ad abbassarlo. Per una corretta diagnosi del rischio cardiovascolare globale e quindi per impostare una prevenzione mirata è necessario prendere in considerazione molteplici fattori; oltre a colesterolo elevato, fumo ed ipertensione, anche l’obesità, il diabete, la sedentarietà o una condizione eccessiva di stress possono aumentare il rischio di eventi cardio-cerebro-vascolari; più fattori spesso si associano nel causare la formazione delle placche aterosclerotiche, determinando un aumento esponenziale del rischio. La maggior parte di questi fattori sono però modificabili con opportune procedure mediche ed igieniche, l’importante è riconoscerli in tempo. Un approccio integrato cardio-angiologico permette di identificare questi fattori in meno di 2 ore, ed eventualmente impostare una corretta terapia, qualora necessaria. Durante la visita verranno effettuati: Raccolta accurata dell’anamnesi familiare, patologica prossima e remota Perché occorre tener conto dei fattori di rischio non modificabili, come la predisposizione genetica presente in chi ha avuto genitori o fratelli colpiti da infarto già prima dei 65 anni. Misurazione della pressione arteriosa Definita anche '"killer silenzioso", l'ipertensione non è facile da riconoscere, ma va tenuta sotto controllo per evitare rischi per il cuore. La pressione alta è uno dei più importanti fattori di rischio per il cuore e si stima che solo in Italia gli ipertesi siano oltre 20 milioni. Di questi solo il 50% ne è consapevole ed è in trattamento, il 25% ne è consapevole ma non si cura e il restante 25% ignora i valori della propria pressione.

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