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il decalogo del paziente in terapia con anticoagulanti orali

In sintesi, l a vitamina K: E’ contenuta in numerosi alimenti, in particolare nei vegetali. Viene sintetizzata anche dai batteri del tratto intestinale. La dieta "mediterranea" fornisce 300-500 µg /die di vitamina K E’ termostabile, cioè non si distrugge con la cottura dei cibi; la quantità di vitamina contenuta nei vari alimenti già elencati non varia quindi qualora siano consumati cotti, crudi, secchi o congelati; è però sensibile all’esposizione alla luce del sole. E’ liposolubile, l'olio da condimento ne favorisce l'assorbimento. Promuove la coagulazione del sangue. Non va bandita dall’alimentazione, ma deve essere assunta limitando però l’apporto giornaliero a 200-300 microgrammi, mantenendo un’assunzione quanto più possibile costante ed omogenea di alimenti ed evitando modificazioni drastiche della dieta; come indicazioni pratiche si consiglia: a) Sbucciare la frutta, poiché la vit. K è più concentrata nella buccia b) Utilizzare oli meno ricchi di vit. K (arachidi e mais) mantenendo l’olio in bottiglie chiare ed esponendolo alla luce del sole c) Usare con moderazione le erbe aromatiche fresche, quali prezzemolo ed erba cipollina, poiché sono ricche in vit. K d) Scartare le foglie più esterne dei vegetali, che sono più ricche di vit. K rispetto a quelle più interne indipendentemente dal terreno di coltivazione e dalla stagione e) Attenzione al the verde, all’iperico, al ginseng, al ginmko biloba e più in generale a tutti gli integratori elencati in Tab II perché possono interferire con la coagulazione È bene inoltre evitare alcolici durante il trattamento con warfarin e limitare l’uso di bevande contenenti caffeina (caffè, Coca-cola, thè): l’alcool e la caffeina possono infatti potenziare l’efficacia del farmaco, aumentando il rischio di sanguinamento. Se si pratica sport, è bene indirizzare le proprie scelte verso sport o attività che non mettano a rischio di gravi cadute o danneggiamenti. Non solo a tavola… Oltre a raccomandare un regolare stile di vita, di praticare attività fisica e di seguire un corretto regime alimentare, informiamo che l’uso di diversi prodotti naturali assunti per scopi nutrizionali, o estetici, possono interferire con i farmaci anticoagulanti orali. In particolare: Tabella II – I rischi delle erbe Aesculus hippocastanum ( ippocastano ): aumenta il rischio di sanguinamento Angelica sinensis (dang gui) aumento dell’INR e del rischio di ematomi Allium sativum (aglio) aumento dell’INR Carica papaya (papaia) aumento dell’INR Ginkgo biloba aumento del rischio di emorragie Ginseng riduzione dell’INR Harpagophytum procumbens (artiglio del diavolo) aumento del rischio di porpora Hypericum perforatum ( iperico ) riduzione dell’effetto anticoagulante Salvia milthiorriza (salvia) aumento dell’INR Altri farmaci Molti sono i farmaci che possono interferire con warfarin; assolutamente da evitare è l’uso dell’aspirina . Cautela va inoltre prestata all’uso di farmaci antinfiammatori (ibuprofene, diclofenac, naproxene), diuretici, farmaci per il diabete, antidepressivi, antiepilettici, antibiotici. Anche i semplici farmaci da banco spesso possono avere influenza sul meccanismo d’azione del warfarin, così come gli integratori a base di erbe riportati in Tabella 2; a questo proposito è sempre bene informare il proprio medico o il farmacista dell’utilizzo di nuovi farmaci o integratori anche se prescritti da altro sanitario, magari non al corrente della terapia anticoagulante seguita. Naturalmente è necessario informare il personale sanitario dell’assunzione di terapia anticoagulante prima di qualsiasi intervento chirurgico, odontoiatrico o terapie iniettive. Si riportano di seguito i principali farmaci che possono interagire con il Warfarin: SOSTANZE CHE AUMENTANO L’INR (rendono il sangue “più liquido”): anti infiammatori: acido acetilsalicilico, paracetamolo, allopurinolo, celecoxib, diclofenac, ketoprofene, indometacina, fenilbutazone, piroxicam, rofecoxib, sulfinpirazone, tenoxicam, ticlopidina, antibiotici (acido nalidixico, ciprofloxacina, clindamicina, cloramfenicolo, cotrimoxazolo, eritromicina, aureomicina, fluconazolo, isoniazide, metronidazolo, miconazolo, neomicina, ornidazolo, tetraciclina, trimethopin, sulfametossazolo), antilipemici (atorvastatina, sinvastatina, bezafibrato, fenofibrato), farmaci vari (acido etacrinico, alcool, amiodarone, chinidina, clorpropamide, cimetidina, danazolo, disulfiram, eparina, glibenclamide, omeprazolo, propafenone, steroidi anabolizzanti, streptochinasi, tamoxifene, tiroxina), prodotti a base di erbe (aglio, china, ganoderma, iperico, japonicum, salice bianco, salvia, spirea, ginko, tamarindo) . SOSTANZE CHE ABBASSANO L’INR (rendono il sangue “più denso”): aminoglutamide, carbamazepina, ciclosporina, colestiramina, contraccettivi orali, diuretici tiazidici, fenitoina, fenobarbital, glucosidi cardioattivi, griseofulvina, rifampicina, sucralfato, vitamina K e alimenti ricchi in vit. K (vedi tabella), prodotti a base di erbe (passiflora, ginepro, verbena, ginseng). FARMACI CHE NON INFLUENZANO LA TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE (si possono assumere con una certa tranquillità): analgesici e antiflogistici (codeina, ibuprofene), antibiotici (acido pipemidico, amoxicillina, ampicillina, josamicina, norfloxacina), antidepressivi (mi anserina), antiemicranici (ergotamina), antilipemici (prava statina), antiparkinsoniani (levodopa), ipoglicemizzanti (insulina), ipotensivi (β-bloccanti, captopril, diltiazem, enalapril, metildopa, nifedipina, nitroderivati, verapamil), lassativi (glicerina, lattulosio). Contattate il vostro specialista per qualsiasi ulteriore richiesta o informazione. DECALOGO DEL PAZIENTE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE ORALE 1. SEGUIRE con attenzione le prescrizioni terapeutiche del Medico che si occupa della Sorveglianza della terapia anticoagulante (TAO) sia per quanto riguarda la dose di farmaco da assumere giornalmente, sia per quanto riguarda la precisione nel presentarsi ai controlli. 2. ASSUMERE il farmaco alla dose prescritta circa due ore prima del pasto serale (contrassegnando per maggiore sicurezza l'avvenuta assunzione sul foglio riportante lo schema della terapia). 3. NON MODIFICARE mai la dose di anticoagulazione di propria iniziativa: consultare sempre il Medico che si occupa della sorveglianza della TAO prima di effettuare qualsiasi variazione. 4. AVVERTIRE tempestivamente il Medico che si occupa della Sorveglianza della TAO prima di intraprendere una nuova terapia. 5. NON ASSUMERE farmaci contenenti ACIDO ACETILSACILICO (ASPIRINA e farmaci simili: Aulin, Alkaselzer, Aspro, Drin, Viamal, Cemerit, Kilios, Neonevral, Neocibalgina, etc.) perché possono aumentare il rischio emorragico. In caso di rialzo febbrile (oltre i 38°C) e/o comparsa di dolori aspecifìci si raccomanda di assumere farmaci quali paracetamolo (TACHIPIRINA in compresse) oppure noramidopirina (NOVALGINA in gocce). Se i sintomi persistono, consultare un Medico. 6. EVITARE le iniezioni intramuscolari. 7. MANTENERE una dieta equilibrata: in particolare è opportuno assumere modeste quantità di alcool e quantità il più possibile costanti di verdure a foglia contenenti vitamina K. 8. AVVERTIRE il medico che si occupa della Sorveglianza della TAO in caso di intervento chirurgico anche ambulatoriale, estrazione dentaria, cure odontoiatriche o qualsiasi manovra che comporti un certo rischio di emorragia, perché possono essere intraprese le opportune misure profilattiche. 9. INFORMARE il Medico che si occupa della Sorveglianza della TAO di ogni cambiamento del proprio indirizzo, recapito telefonico, etc. 10. PER LE PAZIENTI in gravidanza, vi è un rischio teratogenetico nell'assunzione di anticoagulanti orali.

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