Sei in: Servizi: INSUFFICIENZA VENOSA: CONSIGLI PER I PAZIENTI: Dott. Alvise Cavallini

L'INSUFFICENZA VENOSA E LE VARICI DEGLI ARTI INFERIORI Informazioni base per coloro che soffrono di affezioni venose Il sangue veicola attraverso le arterie ossigeno e sostanze nutritizie alle cellule che costituiscono i tessuti, per il loro mantenimento e sviluppo e per l’attività degli organi. Il sangue di ritorno venoso, invece, carico di scorie, viene riportato, tramite le vene, ai polmoni per la sua riossigenazione. Questo è il concetto di circolazione, che nella sua regolare funzione, permette all’uomo di vivere sano. Facciamo alcune considerazioni: sdraiati, l'azione di pompa del cuore è più facile; nella posizione seduta ed in piedi, per effetto della forza di gravità, vi è maggior difficoltà per il sangue venoso a tornare verso l’alto (al cuore). La deambulazione, per effetto della pompa muscolare che “spreme” il sangue verso il cuore, favorisce il ritorno venoso. Tutte queste condizioni si realizzano in condizioni normali, con le vene sane, valide nelle loro pareti e nelle loro valvole, aiutate dalla pompa muscolare del polpaccio. Quando il sistema venoso diviene imperfetto (le pareti delle vene si sfiancano e le valvole non tengono più) il sangue rallenta e ristagna (stasi venosa), fino ad arrivare all’inversione della circolazione venosa. SINTOMI E COMPLICANZE La stasi provoca: - formazioni di varici - edemi - ulcere varicose - predisposizione alla trombosi I disturbi dipendenti da una insufficienza venosa sono: senso di pesantezza alle gambe, aggravato dal caldo e dallo stare a lungo in piedi, gambe senza riposo la notte , inquiete per una dolorabilità diffusa cui reca sollievo l'alzarle sopra una sedia, gambe che non temono il cammino ma la sosta prolungata o lo stare a lungo seduti. Sono segni di peggioramento la comparsa di: gonfiore alle caviglie (edemi) e pruriti diffusi che facilitano le lesioni cutanee da grattamento attraverso le quali può farsi strada una infezione e che favoriscono la comparsa di altre complicazioni quali gli eczemi, le pigmentazioni brunastre della pelle ed infine le ulcere croniche. Spesso si verificano pure infiammazioni delle vene varicose ( flebiti ) accompagnate da coagulazione del sangue all'interno delle vene malate ( trombosi ) che possono portare a complicazioni più gravi e pericolose ( embolie ). Particolarmente nelle affezioni venose, il paziente può prevenire la sua malattia e collaborare con il medico nel curarla. MISURE DI PREVENZIONE La stasi può essere prevenuta: 1. Azionando il muscolo del polpaccio deambulando: il sangue viene pompato e mediante le vene sospinto verso l'alto. Si tratta della funzione «pompa muscolare». 2. Sopraelevando le estremità. 3. Indossando calze terapeutiche compressive o bendaggi: questo provoca una controspinta esterna sull'edema, e così si accelera la velocità del ritorno sanguigno verso il cuore. Appare pertanto evidente l'opportunità di una prevenzione che si attua sopratutto adottando le seguenti misure: 1) Non stare mai a lungo fermi in piedi, ma interrompere la giornata con brevi riposi ad arti sollevati. Se si è costretti a stare in piedi abituarsi a muovere le dita dei piedi e ad alternare una posizione “in punta di piedi”. 2) Dovendo stare seduti, mettere sempre le gambe sopra uno sgabello; durante la notte o il riposo diurno le gambe devono essere mantenute in posizione più alta del corpo rialzando il fondo del materasso. 3) Usare regolarmente le Calze Elastiche (collant o gambaletti) secondo la prescrizione dello specialista. Indossarle con le gambe in alto e tenerle indossate durante la giornata, sopratutto nei casi di posizioni prolungate fermi in piedi o seduti. 4) Evitare ogni esposizione diretta delle gambe agli effetti nocivi del calore da parte del sole o di ogni altra sorgente di calore; evitate bagni troppo caldi. Consigliabili docce fredde giornaliere alle gambe iniziando dai piedi e alternando l'esterno e l'interno da 1 a 2 volte al giorno, per 15 secondi per gamba. 5) Bere almeno 2 litri di acqua al giorno, soprattutto nei mesi caldi 6) Unguenti, pomate o cure collaterali possono essere usati soltanto su prescrizione medica. 7) Stare molto attenti a non urtare le gambe ed evitare ogni graffiatura o lesione cutanea anche da grattamento. 8) Deve considerarsi utile ogni attività muscolare, massaggi e sport leggero, specialmente camminare, usare la bicicletta o nuotare. Il caso ideale sarebbe: camminare giornalmente per due ore in ogni condizione atmosferica e stagionale con ritmo piuttosto accelerato e su strade possibilmente non asfaltate. 9) Sono particolarmente dannosi tutti gli indumenti elastici o troppo aderenti (ventriere, guaine, specialmente quelle che stringono alle cosce, pantaloni o mutandine aderentissime) in quanto rallentano il ritorno del sangue venoso. 10) La stitichezza deve essere combattuta adottando una dieta adeguata ed eliminando la sedentarietà. 11) E' estremamente importante la regolazione del peso che va costantemente controllato ad evitare ogni tendenza all'obesità sicuramente peggiorativa per le varici. 12) Correggere le sofferenze posturali (plantari, eliminare vizi posturali della colonna vertebrale, dell'andatura). Le donne dovrebbero evitare di portare scarpe con tacchi troppo alti, l'altezza ottimale del tacco è di circa 3-4 cm. 13) Per le donne la 'pillola' anticoncezionale è in via di massima sconsigliata e comunque subordinata a controllo specialistico. 14) In ogni caso di malattia o infortunio richiedente riposo a letto prolungato, una ginnastica attiva delle gambe è molto importante. • L'ulteriore sviluppo della sofferenza alla vene dipende in primissima linea dalla accuratezza e costanza con la quale saranno osservate queste prescrizioni per tutta la vita. • Un controllo medico annuale è assolutamente necessario. • Nessuna prescrizione farmacologica potrà dare un qualunque risultato se non sarà accompagnata da una rigorosa e costante applicazione delle misure di prevenzione sopra descritte.

Richiedi info