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CANTO DI NATALE Musical di Lino Moretti tratto dal celebre racconto di Charles Dickens.

Il vecchio Scrooge, gli spiriti del Natale Passato, Presente e Futuro, il fantasma di Marley, la famiglia Cratchit, il bene, il male, il cambiamento dell’io, i protagonisti della commedia musicale “Canto di Natale”, tratta dal racconto di Charles Dickens: una storia che colpisce, che entra nell’animo dello spettatore. Il buio scende sulle poltrone, mille e cinquecento voci urlanti rimbombano nella sala, parte una musica, gli artisti prendono posto sulla scena ed ecco che inizia lo spettacolo. Siamo in Inghilterra alla fine del diciottesimo secolo: al vecchio Scrooge avido e avaro, crudele con il suo impiegato Bob Ctatchit, infastidito da suo nipote Fred che va a fargli gli auguri di Natale, irato dalla presenza di un ragazzo vestito da Santa Claus, fa visita il fantasma del suo socio di affari Marley, morto sette anni prima. E’ lui ad indicare ad Ebenizer Scrooge la strada da percorrere per evitare gli errori che lui stesso ha commesso in vita e che ora lo costringono a vivere con addosso una massiccia catena, forgiata da un comportamento ostile nei confronti nell’umanità, una umanità che invece “sarebbe dovuta essere il suo vero affare”. Ed è così che i tre spiriti del Natale Passato, Presente e Futuro si presentano di fronte al vecchio Scrooge, per indicargli l’uomo che è stato, che è, che sarà. Ha rimorsi per l’uomo che è stato, non vuole essere l’uomo che è, e non accetta il futuro che lo aspetta. È la metafora della vita: un uomo che nel vedere ciò che sarà di lui ripercorre la sua esistenza e decide di cambiare, di essere buono con chi gli vuole bene, con chi lo conosce appena, con chi gli chiede aiuto. Tutta la storia è attraversata da danze, balli, suoni, colori luci che accompagnano gli stati d’animo, i sentimenti presenti sulla scena e che provocano sensazioni forti nello spettatore, fatte di tenerezza, tristezza, rabbia, gioia. Un alternarsi di sentimenti ed uno sfociare nel desiderio di cambiare, di “vivere nel passato, nel presente, nel futuro”. Splendida nella scrittura letteraria, rappresentata in teatri come al cinema, la storia del vecchio Scrooge non smette mai di affascinarci e farci sentire alla fine… tutti molto buoni.

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