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Apprendimenti

La diagnosi e il profilo di sviluppo L’iter diagnostico è di fondamentale importanza per l’individuazione di una precisa Diagnosi e per la costruzione di un corretto Profilo di Sviluppo del bambino o ragazzo; questi sono i punti di partenza irrinunciabili per la formulazione di un progetto terapeutico mirato. La terapia L’iter terapeutico prevede obiettivi specifici di riabilitazione che, a seconda del Profilo di Sviluppo emerso, riguardano le competenze, le funzioni e i processi che sottendono lo sviluppo del pensiero, delle emozioni, della capacità relazionali, del comportamento, delle competenze sociali, comunicative e linguistiche e degli apprendimenti scolastici. La terapia può essere svolta in sedute individuali o in gruppo con altri bambini/ragazzi; ciascuna modalità è mirata a far progredire lo sviluppo del bambino in modo armonico e costante. La presa in carico del bambino prevede la collaborazione attiva delle diverse figure professionali con la famiglia e la scuola. Doposcuola specializzato Il doposcuola specializzato è un servizio offerto ai ragazzi con un disturbo/difficoltà specifico/a o aspecifico/a dell’Apprendimento, con l’obiettivo di migliorare il metodo di studio. Ogni operatore seguirà un massimo di 3 ragazzi contemporaneamente, con l’uso del computer e degli strumenti compensativi. Il fine è quello di far si che ogni ragazzo possa recuperare un rapporto positivo con la scuola (e con se stesso), rinforzando il proprio senso di competenza, utilizzando anche il confronto in un gruppo di pari con difficoltà simili. Lab.E.Fo.R.M. - Laboratorio educativo - Dislessia, autismo, Area DSA Siracusa, Neuropsichiatria infantile SERVIZI PER I PRIVATI Area apprendimenti Lab.E.Fo.R.M. - Laboratorio educativo a Siracusa - Doposcuola Specializzato Il Doposcuola specializzato in convenzione con “Anastasis” accompagna i ragazzi con DSA durante tutto l'anno scolastico, supportandoli nello studio quotidiano, individuando con loro le strategie più efficaci per ciascuno, man mano che i problemi reali si presentano. Il Doposcuola si pone l'obiettivo di supportare i ragazzi in un percorso verso l'autonomia nello studio e nell'acquisizione di competenze, sfruttando le potenzialità offerte dal computer e dagli strumenti compensativi, quali elementi indispensabili per supportare i ragazzi con DSA nel percorso verso l'autonomia. Il doposcuola specializzato: si pone l'obiettivo di supportare i ragazzi in un percorso verso l'autonomia nello studio; i ragazzi portano i compiti da svolgere, ma non è importante "finire i compiti", ma piuttosto trovare metodi e strategie per poter "affrontare i compiti in autonomia”; Si lavora in piccoli gruppi perché, pur lavorando ciascuno sui propri compiti, viene favorito il confronto e lo scambio reciproco di esperienze, di soluzioni, di fatiche; Il doposcuola cerca, quando possibile, di lavorare in rete con la scuola il doposcuola è “specialistico”, pertanto si rivolge a ragazzi con DSA (anche se non ancora in possesso di diagnosi) o, in qualche caso e con molta attenzione, con altre difficoltà di apprendimento. NON è né un doposcuola generico “per tutti”, né un doposcuola per ragazzi con disabilità; Il computer e gli strumenti compensativi Anastasis sono elementi indispensabili per supportare i ragazzi con DSA nel percorso verso l'autonomia. Per rendere efficace il lavoro fatto al doposcuola, è importante che i ragazzi possano studiare e fare i compiti con il computer e i programmi sia al doposcuola che a casa. Il doposcuola si impegna ad accompagnare i ragazzi che lo frequentano ad acquisire i programmi mediante acquisto a costi agevolati oppure con noleggio annuale o una forma di canone mensile molto economica; Ogni operatore di doposcuola segue contemporaneamente 3 ragazzi. I Disturbi specifici dell'apprendimento - DSA - coinvolgono l’abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo). I DSA interessano alcune specifiche caratteristiche dell’apprendimento in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. La L. 170/2010, all’art. 1, così definisce i diversi disturbi: Dislessia: disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell’imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità di lettura. Disgrafia: disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica (aspetto esecutivo grafo-motorio e/o visuo-spaziale: la scrittura appare contorta, confusa, irregolare, difficoltosa, poco leggibile). Disortografia: disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica (frequenti errori grammaticali, ortografici o di punteggiatura, evidente difficoltà nel comporre in modo regolare la parola oppure irregolari congiunzioni e/o separazioni tra le parole). Discalculia: disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri (le difficoltà riguardano il processamento numerico, l’automatizzazione dell’algoritmo delle operazioni, delle tabelline, oppure copiare numeri o figure, comprendere o nominare i termini, a decodificare i problemi, a leggere i simboli numerici). I Disturbi dell'Apprendimento Non Altrimenti Specificato - NAS - coinvolgono quei disturbi che non soddisfano i criteri per alcun DSA. Questa categoria può includere problemi in tutte le aree (lettura, scrittura e calcolo) che congiuntamente interferiscono in modo significativo nell'apprendimento scolastico, ma prese singolarmente, non sono sufficienti a delineare un quadro clinico specifico. I Disturbi dell'Apprendimento Non Altrimenti Specificato - NAS - coinvolgono quei disturbi che non soddisfano i criteri per alcun DSA. Questa categoria può includere problemi in tutte le aree (lettura, scrittura e calcolo) che congiuntamente interferiscono in modo significativo nell'apprendimento scolastico, ma prese singolarmente, non sono sufficienti a delineare un quadro clinico specifico. Il ritardo o disturbo del linguaggio (DL) rappresenta una condizione frequente in età prescolare ed è generalmente considerato un disturbo transitorio dello sviluppo a prognosi favorevole. Generalmente intorno ai 24 mesi il bambino possiede già un vocabolario di circa 100 parole e inizia a formare le prime frasi (combinazioni di due parole, spesso associate a un gesto indicativo o simbolico). Intorno ai 30 mesi di età avviene la vera esplosione del linguaggio, in particolare del vocabolario: il numero di parole prodotte dal bambino aumenta in breve tempo e il bambino inizia a produrre frasi di tre o più parole. QUANDO E COME SI MANIFESTA L'età di tre anni costituisce una sorta di spartiacque tra i bambini cosiddetti "parlatori tardivi" e i bambini con un probabile disturbo del linguaggio. La presenza di una produzione di parole ancora non adeguata secondo i parametri dello sviluppo tipico dovrà necessariamente essere valutata da un'attenta visita medica specialistica. Bisogna considerare i seguenti campanelli d'allarme: a 12 mesi, se il bambino mostra difficoltà di comprensione del linguaggio. a 24 mesi se il bambino produce meno di 10 parole e ha difficoltà di comprensione. a 30 mesi se produce meno di 50 parole e non inizia a combinare insieme due parole, per esempio: "voglio palla!" e ha comprensione. Il DCD (Developmental Coordination Desorder) è uno dei principali disturbi psicomotori, in generale i bambini con disturbo della coordinazione motoria hanno un’ intelligenza normale e un disturbo della capacità di CONTROLLO ED ESECUZIONE del movimento finalizzato o meno all’uso di oggetti, senza evidenti patologie neurologiche. Il suo decorso è variabile, ma il suo riconoscimento avviene di solito quando il bambino fa i primi tentativi in attività come correre, usare coltello e forchetta, abbottonarsi i vestiti, giocare a palla o curare l’igiene personale. Il bambino con un Disturbo della coordinazione motoria può: essere goffo o impacciato nei movimenti. Può urtare, rovesciare o far cadere le cose. avere difficoltà con le abilità grosso-motorie (tutto il corpo), le abilità fino motorie (uso delle mani) o entrambe. sviluppare in ritardo alcune capacità motorie quali andare in triciclo/bicicletta, afferrare una palla, saltare una corda, allacciare i bottoni e i lacci delle scarpe. mostrare una discrepanza tra le proprie capacità motorie e le capacità in altre aree. Ad esempio, le capacità intellettuali e linguistiche possono essere piuttosto sviluppate, mentre le capacità motorie possono risultare in ritardo. avere difficoltà ad acquisire nuove capacità motorie. Una volte acquisite, alcune capacità motorie possono essere eseguite abbastanza bene, mentre altre possono continuare ad essere svolte con scarsi risultati. avere più difficoltà a svolgere attività che richiedono un cambiamento continuo della posizione del corpo oppure quando deve reagire a cambiamenti dell'ambiente (ad es. baseball, tennis). avere difficoltà a svolgere attività che richiedono l'uso coordinato di entrambi i lati del corpo (ad es. tagliare con le forbici, esercizi aerobici, colpire una palla con la mazza da baseball o tenere in mano un bastone da hockey). mostrare uno scarso controllo della postura e uno scarso equilibrio, soprattutto in attività che richiedono equilibrio (ad es. salire le scale, stare in piedi mentre ci si veste). avere difficoltà a scrivere in stampatello o a mano libera. Questa capacità implica una continua interpretazione del feedback in merito ai movimenti della mano e la contemporanea pianificazione di nuovi movimenti, ed è un'attività molto difficile per la maggior parte dei bambini affetti da DCD. Con Funzionamento Intellettivo Limite (FIL) si fa riferimento a un insieme sfaccettato di casi in cui bambini e adolescenti presentano potenzialità intellettive non ottimali, quindi con un quoziente intellettivo globale nella fascia inferiore della norma, senza rientrare però in nessuna categoria diagnostica specifica. In alcune situazioni il ritardo cognitivo è legato a fattori neurobiologici ed è frequentemente in associazione con altri disturbi dello sviluppo. In altri casi si tratta di una forma lieve di difficoltà che richiede un adeguato sostegno e l’individuazione di un percorso scolastico più idoneo alle potenzialità del bambino/ragazzo. Bambini e ragazzi con FIL sono studenti che incontrano quotidianamente difficoltà a scuola e che di conseguenza nutrono scarsa autostima e motivazione al compito. Con Disabilità Intellettiva (DI) si fa riferimento a un disturbo con insorgenza nell’età evolutiva che include deficit intellettivi e di adattamento al proprio contesto di vita. Le difficoltà riguardano la concettualizzazione, la socializzazione e le capacità pratiche. Il deficit delle funzioni intellettive interessa il ragionamento, la soluzione di problemi, la pianificazione, l’apprendimento scolastico e l’apprendimento dall’esperienza. Il deficit del funzionamento adattivo si manifesta con il mancato raggiungimento degli obiettivi di sviluppo e socio-culturali per l’autonomia personale e sociale. Vengono distinti 4 livelli di disabilità intellettiva in base alla gravità: Lieve, Moderata, Grave, Profonda.

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