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PRESENTAZIONE PAGINA DEL PAZIENTE

PAGINA DEL PAZIENTE Ho deciso di aprire questa pagina sperando di poter dare qualche chiarimento ed essere d'aiuto a quelli che , non essendo professionisti sanitari si trovano all'improvviso a dover affrontare, per se stessi o per un loro caro , il mondo non facile delle medicazioni, incontrando difficoltà giornaliere non da poco. Purtroppo la malattia non ci dà tempo di aggiornarci. Ci obbliga ad agire non sempre sappiamo come. Proverò a rispondere in modo semplice e comprensibile alle domande più frequenti che sento rivolgermi tutti i giorni dai miei pazienti e dai loro familiari. Questa pagina rimane aperta atutte le vostre domande che potete inviare all'indirizzo mail : 1wound.care@gmail.com A tutte le domande inserite, trovate la risposta aprendo la sezione SCHEDA DEL SERVIZIO in formato PDF , per poterla anche stampare . Mi sono resa conto che cose per noi ovvie e il linguaggio tecnico che noi usiamo solitamente ritenendolo semplice, non lo sono altrettanto anche per il paziente. Pratiche che richiediamo che lui esegua da solo, per noi facili, se non sono spiegate bene possono indurre dubbi, o peggio, non vengono eseguite a volte per paura di sbagliare o perché considerate inutili. Spero dunque che le mie spiegazioni siano ben capite dal paziente, anche se qualche collegasorriderà se gli capiterà di leggerle! Il paziente collabora attivamente solo se comprende ed è convinto dell'efficacia di quello che gli viene chiesto. Non è sufficiente esigere che faccia determinate cose e basta, ma è necessario spiegare a che finalità viene chiesta una determinata azione, altrimenti la pratica mi ha dimostrato che non lo farà quasi mai. Peggio, proseguirà con tecniche errate che ha sentito dalla vicina, amica, lette su chi sa che bugiardino o semplicemente affidandosi ai luoghi comuni, senza chiedersi se siano giusti o sbagliati. Ai colleghi direi : non chiedete mai senza spiegare prima il perché. Ai pazienti : non rifiutate mai di seguire un'indicazione solo perché non vi è chiara, o perché fino ad allora avete fato in un modo diverso. Se non avete capito, CHIEDETE CHIARIMENTI . Se avete fatto sempre in un certo modo e non ha funzionato, forse non era il modo giusto . Nonostante abbia sentito in tanti dei corsi sulle lesioni croniche che ho seguito che a volte bisogna arrendersi e riconoscere che ci sono ferite che non possono guarire, non ci ho mai creduto.Tutt'ora sono convinta che se ancora abbiamo lesioni che dopo anni non si sono chiuse, forse non abbiamo fatto abbastanza, forse non abbiamo saputo affrontarle nel modo giusto, o non ci siamoimpegnati a sufficienza. È vero che la scienza non ci ha dato ancora tutte le risposte.... ma dobbiamo sempre tentare. Vi garantisco che non è quasi mai facile. Dopo tutti questi anni, per me ogni lesione è ancora una sfida da vincere, un enigma da capire e una battaglia nella quale non abbiamo diritto di arrenderci. Se ci arrendiamo noi comeprofessionisti, allora è sicuro che il paziente non ha speranza. Vorrei ancora ricordare a tutti che nella nostra battaglia siamo sempre in 2: paziente e sanitari. Il bersaglio non è mai la lesione da sola, si porta dietro un esercito di altre patologie e problematiche a volte molto personalizzate. Se vogliamo vincere dobbiamo lottare in 2 e se ce la mettiamo tutta nessuna lesione avrà scampo. E, cari pazienti che siete il primo e più importante nostro collaboratore, se non ci date una mano, da soli non potremo mai farcela! DUNQUE: INSIEME AL LAVORO! .... torna a leggere gli altri contenute della pagina del paziente

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