Sei in: Servizi: DERMATOLOGIA DEL CAVO ORALE: Malattie delle labbra- malattie della bocca

Malattie delle labbra- malattie della bocca

MALATTIE DELLA LABBRA E DEL CAVO ORALE Le malattie della labbra si distinguono in MALATTIE PRIMITIVE :in genere di natura infiammatoria o reattiva (sindrome della bocca che brucia o sindrome della bocca urente) MALATTIE SECONDARIE: a patologie localizzate in altri distretti (pemfigo volgare, pemfigoide bolloso, malattia di Rendu Osler, sindrome di Stevens Johnson, malattia di Behçet, sindrome orticaria angioedema , morbo di Crohn, acrodermatite enteropatica, amiloidosi, lupus eritematoso, sclerodermia, etc). Alcune malattie del cavo orale per siti di coinvolgimento predominanti Sito Malattia Descrizione Aspecifico Gengivostomatite erpetica acuta Vescicole diffuse che si ulcerano Sindrome di Behçet Ulcere aftose multiple del cavo orale associate a ulcere del pene e oculari Pemfigoide cicatriziale Bolle che si rompono rapidamente, lasciando ulcere; le lesioni oculari compaiono successivamente a quelle orali Condiloma acuminato Verruca trasmessa per via venerea che forma delle lesioni a cavolfiore Discheratosi È associata all’eritroplachia, alla leucoplachia (area bianca sulla mucosa che non si rimuove sfregando) e alle lesioni miste bianche e rosse; precancerosa Eritema multiforme Bolle multiple che si rompono rapidamente, lasciando ulcere emorragiche; comprende la sindrome di Stevens- Johnson Emangioma Lesioni di colore da porpora a rosso scuro, simili al colore del vino porto; benigno Teleangiectasia emorragica ereditaria Vasi sanguigni dilatati localizzati Lichen planus Le lesioni riproducono un aspetto "merlettato" (strie di Wickham), vedi foto 2 e 3 , talvolta erosive; possono diventare maligne Linfangioma Tumefazione o alterazione del colore localizzate; benigno Mucocele (cisti da ritenzione mucosa) Nodulo molle; se superficiale, è coperto da epitelio sottile; appare bluastro Noma Piccole vescicole o ulcere che rapidamente si allargano e diventano necrotiche Pemfigoide Piccole bolle tese, gialle o emorragiche; possono persistere per vari giorni prima della rottura Pemfigo Bolle che si rompono rapidamente, lasciando ulcere Sindrome di Peutz-Jeghers Macchie di melanina brune o nere, con poliposi GI Stomatite aftosa ricorrente (ulcera aftosa) Piccole ulcere dolorose oppure grandi ulcere dolorose che guariscono lasciando cicatrici Sifilide Sifiloma primario (papule rosse che si trasformano rapida mente in ulcere indolenti con una crosta sieroematica), placca mucosa, gomma; adenopatia presente nelle prime due condizioni Labbra Atrofia attinica Mucosa atrofica sottile con aree erosive; predispone alla neoplasia Angioedema Tumefazione acuta di origine allergica Cheilite angolare (cheilosi) Fissurazioni agli angoli della bocca, spesso con macerazione; frequente negli edentuli Cheilite ghiandolare Ghiandole labiali nodulari ingrossate con dotti secretori dilatati e infiammati; talvolta labbra ipertrofiche rovesciate Cheilite granulomatosa Labbra diffusamente gonfie, soprattutto il labbro inferiore Cheilite esfoliativa fissurale Desquamazione cronica delle cellule mucose superficiali Cheratoacantoma Un tumore epiteliale benigno localmente destruente che somiglia al carcinoma a cellule squamose; regredisce spontaneamente in circa 6 mesi Herpes simplex secondario (ulcera fredda) Vescicola a breve vita seguita da piccola ulcera dolorosa sul bordo vermiglio foto 1 Verruca volgare Superficie con protuberanze Mucosa buccale Ustione da aspirina Area bianca dolorosa; se viene rimossa strofinando, espone un’area infiammata Granuli di Fordyce Ghiandole sebacee con aspetto simile a macule color crema di circa 1 mm di diametro; benigne Malattia mano-piede-bocca Piccole vescicole ulcerate Erpangina Vescicole nella parte posteriore della bocca Fibroma da irritazione A superficie liscia, a forma di cupola, sessile Macchie di Koplik Macule bianco grigiastre molto piccole con margini rossi vicino all’orifizio del dotto parotideo; prodromo del morbillo Linea alba Linea bianca sottile, tipicamente bilaterale, a livello del piano occlusale; benigna Lesione da tabacco non fumato Corrugata, bianca o grigia; di solito dietro il labbro inferiore; tende alla malignità Carcinoma verrucoso A crescita lenta, esofitico, di solito ben differenziato; nel sito di applicazione del tabacco da fiuto; metastasi rara, che si verifica tardivamente Nevo bianco spongioso Pieghe bianche spesse sulla maggior parte della mucosa buccale a eccezione delle gengive; benigno Palato Mononucleosi infettiva Petecchie alla giunzione tra palato duro e molle Sarcoma di Kaposi Macchie indolori di colore da rosso a porpora che si trasformano in papule dolorose Scialometaplasia necrotizzante Estesa, si trasforma rapidamente in ulcera, spesso indolore; appare molto maligna; guarisce spontaneamente in 1-3 mesi Iperplasia infiammatoria papillare Tessuto spongioso rosso che viene rimpiazzato da pieghe di tessuto fibroso; benigna Palato dei fumatori di pipa (stomatite da nicotina) Aree punteggiate di rosso sui dotti delle ghiandole salivari minori, spesso con leucoplachia grave, di solito benigna Herpes simplex secondario Piccole papule che presto si uniscono in grappoli di ulcere Toro palatino Escrescenza di osso sulla linea mediana; benigno Granulomatosi di Wegener Granuloma della linea mediana letale, con distruzione, sequestro e perforazione di osso Lingua e pavimento della bocca Anchiloglossia Incapacità di protrusione della lingua Cisti linfoepiteliale benigna Nodulo giallognolo sulla parte ventrale della lingua o su quella anteriore del pavimento della bocca Glossite migrante benigna (lingua a carta geografica, eritema migrante) Quadri variabili di ipercheratosi ed eritema sul dorso e sui bordi; papille filiformi desquamate in un quadro circinato irregolare, spesso con un centro infiammato e un bordo bianco o giallo Cisti dermoide Gonfiore del pavimento della bocca Ingrossamento della lingua Localizzato o generalizzato a seconda della quantità di denti mancanti; i denti adiacenti possono formare insenature sulla lingua Lingua fissurata (scrotale) Profonde fessure sulle aree dorsali e laterali Glossite Lingua dolente e rossa; spesso secondaria a un’altra malattia allergica o idiopatica Lingua pelosa (villosa) Papille filiformi allungate e di colore scuro Linea alba Sottile linea bianca sui bordi della lingua, di solito bilaterale Nodulo tiroideo linguale Massa nodulare a superficie liscia di follicoli di tessuto tiroideo, sul dorso più posteriore della lingua, di solito sulla linea mediana Angina di Ludwig Può compromettere le vie aeree costringendo la lingua superiormente e posteriormente Glossite romboidale mediana Area rossa (di solito) sulla linea mediana della lingua, senza papille Neurilemmoma Tumefazione persistente, talvolta in corrispondenza di un trauma precedente Anemia perniciosa Lingua pallida liscia, spesso con glossodinia o glossopirosi Ranula Mucocele esteso che infiltra il muscolo miloioideo; può approfondirsi nel collo; gonfiore del pavimento della bocca Cisti del dotto tireoglosso Tumefazione della linea mediana che si muove in alto quando la lingua protrude Tubercolosi Ulcere sul dorso, adenopatia cervicale Ghiandole salivari Lesione linfoepiteliale benigna (malattia di Mikulicz) Ingrossamento mono o bilaterale delle ghiandole salivari; spesso con secchezza della bocca e degli occhi Scialoadenite Tumefazione, spesso dolente; benigna Scialolitiasi Tumefazione (p. es., del pavimento della bocca) che aumenta al momento dei pasti o dopo aver mangiato cibi in salamoia Sindrome di Sjögren Xerostomia Bocca secca CHEILITI : i processi infiammatori a carico delle semimucose labiali vengono definiti cheiliti, dal greco "che'ilos", labbro, e sono indotti da numerosi fattori. Tali processi possono insorgere primitivamente a carico del vermilione (il rosso delle labbra), oppure essere secondari a un'infiammazione procedente dalla cute periorale o piu' raramente dalla mucosa orale, interessando le labbra in toto o solo in parte. Le cheiliti sono provocate da numerose e molteplici cause di natura infiammatoria, infettiva, allergica, traumatica, neoplastica, ecc., con quadri clinici quindi piu' o meno impegnativi. Nell'ottica di una breve classificazione, possiamo distinguere le cheiliti irritative , comprendenti quelle da agenti atmosferici (da freddo, sole e vento), da contatto con alcuni alimenti (spezie, agrumi, pomodoro, ecc.), traumatiche dei musicisti (cheiliti dei clarinettisti), occupazionali e autoprovocate. Queste ultime, determinando delle cheiliti esfoliative, sono caratterizzate da una desquamazione continua delle labbra, dovuta a un processo infiammatorio cronico e superficiale da leccamento, suzione, mordicchiatura, ecc. Vi sono poi da annoverare le cheiliti eczematose , da dermatite atopica e allergiche da contatto, in seguito all'applicazione locale di prodotti irritanti o sensibilizzanti (rossetti, matite, lipsticks, medicamenti, piercing, smalti per le unghie nei soggetti affetti da onicofagia, ecc.), in seguito al contatto con imboccature di strumenti musicali e altri oggetti metallici o all'introduzione nel cavo orale di alcuni cibi e sostanze (colluttori, dentifrici, preparazioni e protesi dentarie, ecc.). Vi sono cheiliti provocate da reazioni allergiche da farmaci per uso sistemico, con formazione di croste emorragiche labiali, cheiliti da uso di retinoidi orali (etretinato, isotretinoina), cheiliti infettive di orgine virale (infezioni da herpes simplex primario e da recidive, da herpes zoster, da coxsackie, verruche volgari, candilomi acuminati, ecc.), di origine batterica (impetigine da streptococco e da stafilococco, ecc). Sono da annoverare poi le cheiliti angolari , infiammazioni acute o croniche che si localizzano agli angoli della bocca. Queste possono essere provocate da fattori infettivi (candida, stafilococco), da stati di immunodeficienza (diabete, HIV), da modificazioni anatomiche in caso di edentulia, da carenze nutrizionali (riboflavina, acido ascorbico, folati, ferro, proteine), da scialorrea, ecc. Le cheiliti insorgono anche in seguito a radiazioni ultraviolette, le quali possono provocare cheiliti attiniche (cheratosi precancerose delle labbra) e prurigo attiniche. Vi sono da enumerare inoltre le cheiliti ghiandolari , determinate da infiammazione e edema delle ghiandole salivari labiali, le cheiliti granulomatose , con edema cronico delle labbra (sindrome di Melkersson-Rosenthal e cheilite di Miescher), le cheiliti in corso di dermatosi (LE, sarcoidosi , lichen planus, ecc.), le neoplasie a localizzazione labiale (carcinomi, melanomi). Come abbiamo visto l'universo delle cheiliti e' molto vasto e tra queste, di frequente riscontro dermatologico, spiccano quelle determinate dall'infezione da herpes simplex virus I. Secondo recenti indagini epidemiologiche, il 90% della popolazione adulta presenta nel siero anticorpi specifici, con recidive del 30-50% nei casi di herpes orale. Tali infezioni si manifestano in genere nella prima infanzia, in corso di gengivostomatiti erpetiche , tipiche della forma primaria. Sono caratterizzate dalla presenza di vescicole a livello delle labbra, del cavo orale e della regione periorale, a cui si associano malessere generale, iperpiressia, irrequietezza, intensa scialorrea, dolore all'introduzione di cibo e bevande, linfoadenopatia satellite. La guarigione avviene spontaneamente in 15 - 20 gg. L'infezione primaria puo' anche esordire in modo clinicamente inapparente e non essere seguita da recidive. Se compaiono, si localizzano nella stessa regione, ma non necessariamente nell'esatta sede precedente, e sono dovute a riattivazione del virus latente. Le sedi piu' comunemente colpite dall'infezione secondaria sono proprio le labbra e la regione periorale, determinando il quadro di herpes simplex labialis, ma tutte le regioni corporee possono essere interessate. Le recidive insorgono in genere a seguito di infezioni delle vie aeree superiori, a traumi meccanici, esposizione ai raggi ultravioletti, mensilmente in corrispondenza delle mestruazioni (h. catamenialis), in seguito a stress emotivi, all'assunzione di alcuni cibi (noci, noccioline, pistacchi, cioccolato, cibi piccanti, ecc.), a stati di immunodeficienza, ma a volte non e' riscontrabile un vero e proprio fattore scatenante. Cio' che contraddistingue l'infezione primaria da quelle secondarie e' l'assenza in queste ultime di sintomi generali, come febbre, malessere, ecc. Spesso vi e' invece presenza di prurito o dolore qualche ora prima della comparsa delle vescicole, le quali appaiono piu' piccole rispetto a quelle dell'infezione primaria e in genere raggruppate nella tipica formazione a grappolo, su cute eritematosa. Le vescicole risolvono in circa 7-10gg senza lasciare cicatrici. Gli intervalli tra le recidive sono estremamente variabili e secondo alcuni studi sono piu' frequenti nel periodo estivo. L'eta' piu' colpita dall'infezione secondaria e' racchiusa tra i 15 e i 35 anni. Sebbene gli episodi di herpes simplex labialis non siano in genere di severa entita' e regrediscano spontaneamente nel corso di alcuni giorni, essi rappresentano un serio problema per i pazienti, non solo per il dolore, ma soprattutto perche' compromettono l'aspetto estetico e sono causa di possibili infezioni. Pertanto, nonostante l'autorisoluzione, i pazienti spesso richiedono di effettuare un trattamento efficace, in grado di far regredire in breve le lesioni e di ridurre e prevenire le recidive. Ultimamente la disponibilita' di farmaci antivirali per uso sistemico e locale e' risultata essere sicuramente attiva con l'avvento di acyclovir. La terapia si avvale di acyclovir per via sistemica nelle forme piu' gravi o potenzialmente tali, come negli herpes neonatali o come nei casi di encefalite. Rispetto ai trattamenti topici, risultati estremamente confortanti sono stati ottenuti, soprattutto nel trattamento dell'herpes labiale, grazie alla sintesi di ulteriori nuove molecole, come penciclovir. Tale preparato, applicato piu' volte al di' nelle fasi prodromiche, ma anche in quelle clinicamente conclamate, si e' rilevato efficace nell'accorciare i tempi di guarigione delle lesioni e nel ridurre la sintomatologia dolorosa, con grande sollievo da parte dei pazienti. Alla luce di queste nuove esperienze, si prospettano sempre piu' interessanti risvolti di ricerca scientifica, volti alla risoluzione di un problema che fino a pochi decenni fa non trovava un inquadramento terapeutico efficace e valido. dott. Longobardi Raffaele specialista in dermatologia e venereologia tel 3383623479

Richiedi info