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NORMATIVE e PERMESSI BUROCRATICI

LO SPAZIO ESTERNO COME UTILIZZARLO ? LO SPAZIO ESTERNO COME UTILIZZARLO ? Qual'è la migliore soluzione ? Quali sono le normative che regolano le varie soluzioni? Cosa serve ? Per sfruttare maggiormente terrazzi e balconi, sia d’estate quando picchia il sole, sia d’inverno quando si abbattono vento e pioggia, molti pensano di realizzare strutture per vivere al meglio l’esterno, spesso si entra in confusione perchè tra le varie soluzioni possibili come tettoie, verande, pergolati o tende, non si è a conoscenza delle regolamentazioni esistenti in materia, rischiando quindi di incorrere in sanzioni, per realizzare questo genere di strutture in alcuni casi è necessario richiedere le autorizzazioni al Comune di appartenenza e, se si vive in edifici multipiano, al condominio. Il titolo abilitativo adeguato, necessario a non incorrere in un abuso, può variare a seconda del tipo di struttura che si installa e del contesto in cui è inserito il manufatto. Realizzare tettoie e verande: la normativa Esse necessitano del permesso a costruire Poiché le autorizzazioni per la costruzione di pergolati, pensiline, tettoie e verande variano da Comune a Comune, è bene consultare il Regolamento Edilizio del proprio Comune e richiedere la consulenza di un tecnico abilitato per il proprio caso specifico. A livello nazionale ci sono alcune norme che hanno fornito delle linee guida in questo senso, anche se le Regioni possono ampliare o ridurre l’ambito applicativo delle disposizioni. Recentemente è stato pubblicato il Regolamento edilizio tipo che ha fornito la definizione univoca di molte strutture per la vivibilità dell’esterno. Ad esempio definisce la “tettoia” un elemento edilizio di copertura di uno spazio aperto sostenuto da una struttura discontinua, adibita ad usi accessori oppure alla fruizione protetta di spazi pertinenziali e la “veranda” un locale o spazio coperto avente le caratteristiche di loggiato, balcone, terrazza o portico, chiuso sui lati da superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili. Di recente pubblicazione anche il DL 222/2016 sulla Scia, che riduce a 5 le attività edilizie, contenente una tabella di sintesi in cui, in corrispondenza dell’intervento da realizzare, si può consultare l’iter amministrativo da seguire. Tuttavia la tabella elenca gli interventi generali (manutenzione ordinaria, straordinaria ecc) e non i singoli lavori. Infine, maggiore chiarezza sarà fatta dal glossario unico delle principali opere edilizie che il Ministero delle Infrastrutture dovrà redigere entro il 9 febbraio 2017. Accanto alla normativa, la giurisprudenza fornisce altri orientamenti sull’argomento; in particolare dà valore alla precarietà e all’amovibilità dell’opera: un manufatto è definito precario se è rimovibile senza demolizioni ed ha carattere temporaneo. Spesso, quindi, i manufatti amovibili e di modeste dimensioni possono essere installati anche con una comunicazione di inizio lavori, mentre le strutture fisse, o che implicano un aumento della volumetria, necessitano di permesso di costruire. PERGOLATI e TENDE La pergola e le tende a differenza della tettoia, non è definita dal Regolamento edilizio unico, tuttavia la giurisprudenza (sentenza 1481/2012) l’ha caratterizzata come struttura leggera, aperta sui lati e facilmente amovibile destinata a creare ombra. Alcuni modelli di pergole somigliano ad una tettoia, anche se la differenza principale tra tettoie e pergole (evidenziata dalla giurisprudenza) risiede proprio nella copertura (fissa nel primo caso e discontinua e amovibile nel secondo caso). La realizzazione di un pergolato nel proprio giardino o sul terrazzo può richiedere un titolo abilitativo diverso a seconda delle dimensioni, della superficie, della copertura, del volume e del materiale della struttura. Infatti, il Regolamento Edilizio dei singoli Comuni contiene le caratteristiche tecniche e le relative autorizzazioni necessarie per ogni tipologia (come superficie massima, altezza massima ecc). A seconda dell’entità della struttura si potrebbe utilizzare una semplice CILA fino ad arrivare al permesso di costruire (se si superano determinate dimensioni). Infatti, le pergole in commercio possono avvicinarsi tanto alla struttura di una tettoia, quanto a quella di un gazebo o di una tenda (si pensi alle pergotende con struttura impacchettabile). In alcuni casi, quindi, la realizzazione di un pergolato può rientrare negli interventi di ‘Arredo per spazi esterni’ (ovvero costruzioni ornamentali per la sistemazione di spazi esterni ad essi strettamente pertinenziali) e richiedono solo la SCIA.

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