Difetti di pronuncia (dislalie)

La dislalia è un disturbo del linguaggio caratterizzato dall’incapacità della persona di articolare correttamente determinati suoni della lingua. Tali difficoltà si riscontrano comunemente nei bambini che si trovano in età prescolare, ma possono anche presentarsi in età adulta. In entrambi i casi le alterazioni linguistiche che ne derivano alterano l’intelligibilità della parola, ma non l’organizzazione del linguaggio. In relazione alle cause delle diverse difficoltà articolatorie vengono identificate dislalie di natura organica , dovute a malformazioni degli organi preposti all’articolazione della parola (labbra, lingua, palato), o funzionale , se il disturbo insorge senza che sia riconoscibile alcuna causa di tipo organico, sensoriale o motorio. In quest’ultimo caso, dunque, è evidente come fattori diversi quali ereditarietà, imitazione e persistenza di abitudini errate possano influenzare, modificandola, la fisiologica evoluzione dell'apprendimento dei suoni del linguaggio. La terapia delle dislalie si pone tre obiettivi fondamentali: ristabilire la corretta funzionalità degli organi fono-articolatori; presentare al bambino o al paziente adulto i modelli corretti di articolazione dei vari suoni singolarmente; spingere il soggetto all’utilizzo dei modelli corretti di articolazione anche per i gruppi di fonemi e quindi nella coarticolazione, ovvero nelle parole e nelle frasi. In tutti i casi di dislalia la presa in carico precoce consente di ottenere ottimi risultati riabilitativi in tempi relativamente brevi. Il trattamento dovrebbe concludersi prima dell'inserimento scolastico, per prevenire ed evitare eventuali difficoltà nell'apprendimento della lettura e nel processo di conversione fonema-grafema.

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