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Esami audiometrici

E' l'esame per verificare la funzionalità dell'orecchio e la capacità di avvertire i suoni. I suoni vengono avvertiti secondo intensità (che si fonda sul volume) e tono (cioè la velocità delle vibrazioni sonore). Si sentono i suoni quando le onde sonore arrivano ai nervi uditivi, che si trovano nella parte interna delle due orecchie, e da lì al cervello sotto forma di impulsi elettrici. L'intensità del suono si misura in decibel (dB); in generale un suono che superi gli 85 dB può provocare danni alla membrana timpanica e quindi portare alla sordità. Il tono si misura in cicli al secondo (cps) o Hertz (Hz); il range umano è tra 16 e 16.000 Hz. Come viene effettuato L'esame audiometrico viene eseguito per accertare precocemente una eventuale sordità, ma può essere effettuato anche in tutti gli altri casi di problemi d'udito. Il test si svolge otturando un orecchio alla volta e provando ad ascoltare dei sussurri, un orologio che batte, delle parole. Un diapason può essere utilizzato per controllare se il paziente riesce a sentire per conduzione dell'aria e per conduzione dell'osso. Il diapason viene colpito e fatto vibrare nell'aria prima vicino alla testa per controllare l'udito per conduzione d'aria, poi viene accostato accanto all'osso per verificare l'udito per conduzione d'osso. L'udito per conduzione d'aria viene anche accertato facendo indossare al paziente delle cuffie collegate ad un audiometro. Vengono trasmessi nelle cuffie alcuni suoni di intensità diversa, solitamente ad un orecchio per volta, ed il paziente deve alzare una mano o spingere un bottone quando sente il suono. L'esame può durare tra i 5 ed i 10 minuti, senza alcun rischio per chi vi si sottopone.

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