IL GRANO KHORASAN DELL’ANTICA TENUTA GIOVANNA

Fin dai primi passi nell’agricoltura biologica ho cercato di esplorare strade poco battute nella scelta delle coltivazioni. Ricordo ancora la prima volta che seminai del farro, coltura pressoché sconosciuta qui dalle mie parti, le domande scettiche del tipo “che razza di grano hai seminato … alto in quel modo?!?”. Seguendo queste strade impervie ho incontrato il Khorasan. Da allora lo ho sempre seminato con soddisfazione. Ogni anno scelgo la parte migliore del raccolto per riseminarlo. La preparazione del terreno non è tradizionale con l’aratro ma adopero il ripuntatore che non rovesciando il terreno in profondità mantiene in superfice lo strato fertile. Effettuo alcune false semine per far emergere le erbe infestanti ed avere così un letto di semina pulito. Le erbe che comunque nascono le tolgo meccanicamente con l’erpice strigliatore che svolge anche una ulteriore funzione agronomica: rompe la crosta superficiale del terreno e permette alle radici di arieggiarsi. In passato si diceva fare “terra nera”. La concimazione la effettuo con concimi organici ma è la successione colturale che assicura in larga parte la riuscita del raccolto. Infatti semino sempre i cereali dopo il pascolo delle pecore che nella stagione precedente hanno passato l’inverno e la primavera a brucare l’erba su quegli stessi terreni. Finalmente arriva poi il raccolto. La trebbiatura viene effettuata da una ditta esterna che lavora con me da molti anni in modo eccellente. Per primo viene raccolto il Khorasan per evitare inquinamenti nella mietitrebbia con il grano moderno coltivato in azienda o gli altri cereali. Appena raccolto la parte destinata alla risemina viene stoccata in sacchi in magazzino mentre la parte destinata alla lavorazione viene subito inviata al molino biologico che si trova a Montefiascone, paese sito a pochi chilometri da Montalto di Castro. Ciò per due motivi: il primo è che i silos del molino evitano inquinamenti accidentali con gli altri cereali, cosa che potrebbe accadere nel mio magazzino. Il secondo è che facendo una sola consegna si diminuisce l’inquinamento dovuto al mezzo di trasporto. La merce preparata la ritiro cercando di far combaciare i viaggi a Viterbo per disbrigo di pratiche burocratiche, e sono tante, con tale incombenza. Il khorasan preparato per il consumo viene confezionato in buste da 500 gr in atmosfera controllata, significa che un’apparecchiatura estrae l’ossigeno ed insuffla dell’azoto che non consente ai parassiti di vivere. La farina, confezionata in busta da chilo, e la pasta, confezionata in buste da mezzo chilo, non vengono confezionate in atmosfera controllata. Il Khorasan entra anche nella preparazione delle Zuppe del Villano nelle due tipologie : “ceci, lenticchie e khorasan” e “ tre cereali + lenticchie”

Richiedi info