Il factoring è uno strumento finanziario molto importante per le imprese italiane, specialmente per quelle che, al fine di mantenere un flusso di cassa efficiente, hanno necessità di smobilizzare i crediti commerciali in tempi rapidi. Tuttavia, nonostante i grandi benefici prodotti dal ricorso allo smobilizzo dei crediti commerciali, continua a persistere, da parte delle imprese, una certa diffidenza nei confronti di tale strumento finanziario; diffidenza spesso alimentata dalla presenza sul mercato di mediatori creditizi che, puntando esclusivamente al mero guadagno, senza preoccuparsi di curare l'aspetto legato alla fidelizzazione del cliente limitandosi a sfruttare le opportunità offerte al momento dal mercato finanziario. Tale comportamento spesso causa degli squilibri che generano confusione e timore da parte delle imprese e non tiene conto del fatto che l a fidelizzazione del cliente , invece, è molto importante e va curata in ogni aspetto anche in virtù della continuità della collaborazione tra l'i ntermediario finanziario specializzato e l'azienda .

Al fine di comprendere pienamente le differenze tra l'attività d’intermediario finanziario specializzato e quella di mediatore creditizio , ci rifacciamo a quanto disposto dal D.Lgs. n.141 del 13/08/2010 che, in recepimento della direttiva 2008/48/CE sui contratti di credito ai consumatori e di modifica del testo unico bancario (decreto legislativo n. 385 del 1993), ha introdotto molte novità sia per quanto riguarda la disposizione degli operatori del credito all'interno del TUB (Testo Unico Bancario) , sia per quanto riguarda la distinzione dei ruoli tra i vari addetti all'intermediazione finanziaria (decreto legislativo n. 385 del 1993) . Tale Decreto descrive la figura dell'intermediario finanziario specializzato , come colui che offre una consulenza specialistica volta ad analizzare le effettive esigenze del cliente e in base a queste, propone e conclude il contratto di factoring ; mentre definisce il mediatore creditizio come colui la cui attività è volta esclusivamente a proporre il prodotto finanziario e a facilitare l'incontro tra l'intermediario specializzato e l'impresa, senza entrare nel merito del contratto .

E' bene precisare che la consulenza specialistica è il cuore pulsante del factoring ed è lo strumento attraverso il quale gli intermediari finanziari specializzati acquisiscono nuova clientela e fidelizzano i rapporti commerciali già esistenti. E' ovvio però che tale servizio possa essere offerto soltanto da chi, essendo parte integrante del contratto di factoring e svolgendo un'attività d’intermediazione finanziaria in senso stretto , è interessato a soddisfare il cliente al fine di intraprendere un rapporto continuato con l'impresa. Discorso diverso invece è quello relativo al soggetto che si limita a svolgere un'attività di mera mediazione creditizia , limitandosi a proporre un determinato prodotto finanziario e rimanendo in una posizione neutrale nei confronti delle due parti contrattuali.

Alla luce delle suesposte riflessioni, quindi, appare chiaro come il ricorso a un intermediario finanziario specializzato, sia la soluzione migliore tanto per l'azienda cliente quanto per l'intermediario stesso. L'azienda, infatti, potrà contare su una consulenza principalmente finalizzata a individuare il prodotto più indicato al soddisfacimento delle proprie esigenze finanziarie mentre, la soddisfazione dell'impresa cliente, promuoverà automaticamente il ricorso al factoring favorendone la diffusione e dissolvendo la reticenza attualmente esistente in merito a tale strumento finanziario.