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Ostrya Carpinifolia - Carpino nero -

11.00
Disponibilità: MEDIA
Marca: Laboratorio d'erbe Sauro

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Descrizione

Nome botanico: Ostrya Caprinifolia Scop

Nome comune: Carpino nero, Carpinella Famiglia Corylacee

Etimologia: il nome deriva dal greco "ostren" conchiglia, in quanto le brattee che avvolgono i frutti, sono gonfie, dilatate come le valve di una conchiglia. “Carpinifolia” deriva invece dalla forma delle foglie molto simili a quelle del carpino bianco. Invece il nome “carpino” deriva dal Celtico "carr"=legno e "pen" testa, cioè legno adatto a far gioghi per buoi.

Descrizione : il carpino nero, originario dell'Europa sud orientale e dell'Asia Minore, alto fino a 15-20 metri, appartiene alla specie della Roverella e del Cerro, pur avendo esigenze idriche maggiori e prediligendo suoli calcarei e marnosi a quelli argillosi, che comunque sopporta. Produce un legno pesante e compatto, di colore rosso-bruno, usato principalmente come combustibile. Quando brucia, forma poche braci. Si trova in boschi misti, in particolare a fondovalle, su terreni freschi e ombreggiati. La forma del carpino assomiglia un po' a quella dell’ulivo, che appare a volte torturato e distorto. E' presente su tutto il territorio nazionale con esclusione della pianura Padana. In Italia è molto più diffuso del Carpino bianco e viene adoperato soprattutto nei rimboschimenti essendo una specie non molto esigente in fatto di terreno e che resiste bene agli incendi.

Parte usata nel gemmo derivato: gemme fresche

Indicazioni: sinusite cronica, raffreddore e difficoltà respiratorie dovute ad occlusione delle narici. E’ drenante, disintossicante, rigenerante, agisce in profondità a livello cellulare sostenendo il metabolismo e il potenziale energetico della cellula stessa.

Curiosità: In Umbria il carpino nero è una specie molto diffusa, si stima che i boschi in cui prevale questa specie coprano 33.000 ettari, superficie che corrisponde a circa 55.000 campi da calcio. Veniva utilizzato nel 1800 per la fabbricazione di spolette per tessitura e di bottoni e, più frequentemente anche oggi, per la produzione della carbonella e come legna da ardere. E’ di difficile lavorazione per la presenza di molte fibre irregolari, quindi non molto adatto per la costruzione di mobili ed utensili.. Negli ultimi anni, è stato valutato di interesse paesaggistico, anche per le sue limitate esigenze di substrato; quindi, viene usato per formare siepi e alberature stradali. La corteccia ha proprietà tintorie. Il Carpino per la sua eleganza è associato al significato di bellezza e cura di sé. Anticamente, i maghi medievali utilizzavano il suo legno per costruire … bacchette magiche!