Attenzione a certi cibi
E’ possibile identificare intolleranze di origine genetica a nutrienti molto comuni come glutine, lattosio, sale e caffeina, dando una risposta rapida e sicura a eventuali disturbi o sintomatologie. Queste informazioni integrano le informazioni necessarie per scegliere il corretto programma alimentare.
Anche se l’intensità dei disturbi causati da questo tipo di intolleranza può variare considerevolmente in concomitanza con altri fattori individuali, trascurare una eventuale sensibilità a determinati nutrienti può, nel lungo periodo, provocare la comparsa di disturbi più gravi.
Il test individua eventuali intolleranze genetiche, maggiori sensibilità o predisposizioni ad intolleranze verso specifici nutrienti comuni nell’alimentazione, come lattosio, glutine, sale e caffeina che possono essere la fonte di disturbi di varia natura talvolta difficili da diagnosticare.
Intolleranza al Lattosio
L’intolleranza al lattosio è causata dalla carenza dell’enzima lattasi e determina l’incapacità di digerire quantità significative di lattosio, lo zucchero che si trova in maggior quantità nel latte.
Sensibilità al Sale
Il sodio svolge importanti funzioni di regolazione del volume dei fluidi extracellulari e dell’equilibrio acido-basico dell’organismo. I portatori di una specifica variante genetica sono più sensibili agli effetti di una dieta ricca di sodio, aumentando la probabilità di sviluppare l’ipertensione e le patologie correlate.
Celiachia
La malattia celiaca o celiachia è una patologia autoimmune ed è riconosciuta da tempo come malattia di origine genetica legata al complesso maggiore di istocompatibilità o HLA. Questa patologia è infatti associata alla presenza di antigeni HLA di classe II DQ2 e DQ8. Il 90-95% dei soggetti celiaci presentano l’aplotipo DQ2 e circa il 5% presentano l’aplotipo DQ8.
Sensibilità alla Caffeina
La caffeina si trova prevalentemente nel caffè, nel tè e nella cioccolata. Una delle proprietà più conosciute della caffeina è quella eccitante. Studi recenti hanno dimostrato che le persone con un metabolismo lento della caffeina, causato da una variante genetica specifica, presentano un aumento del rischio di infarto del miocardo.