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Tradizioni popolari in terra di Calabria

15.00
Disponibilità: ALTA
Codice: 9788889013649
Marca: Nuova Santelli Edizioni

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Descrizione

Con questo lavoro, non facile, per le notevoli problematiche, che di volta in volta, emergevano, mi sono imposto, con buona volontà, di affrontare il “sistema” delle credenze popolari, come “fenomeno sociale”, in un quadro di riferimenti storici, antropologici, filosofici, statistici e letterari.
Esiste una vasta letteratura, con critica rigorosa, risalente, in particolare, al diciottesimo secolo, scaturita dalle diverse correnti di pensiero di accademici napoletani, in materia di jettatura e di altre “credenze”.
Nelle Biblioteche della storica città di Napoli, ho attinto e analizzato, un prezioso patrimonio, per la ricchezza di contenuto, e di analisi in tema di superstizioni.
Lo studio di un argomento, tanto è più pregevole, quanto più, si immerge in un crogiuolo di approfondimenti mirati e funzionali, all'insieme ed alla dimensione di sistematicità.
Nella programmazione mentale del libro, non mi sono proposto, in pienezza di spirito e coscienza, di elaborare una mia teoria da riferire “al credere o non credere” alle superstizioni.
Ritenendo che ogni persona è un universo, e che, le “tradizioni” sono state tramandate dai nostri Padri, con le loro singole microstorie di cui al loro Paese Natio, ho voluto sottrarmi a qualsiasi pregiudizio intellettuale.
La storia deve tenere accesa la luce degli Avi. La libertà di manifestare il proprio pensiero, purchè non dirottato verso forme di violenza al Prossimo, assume la veste di diritto naturale fondamentale.
Per quanto mi riguarda, (cioè il mio pensiero), l'unica verità è Dio, con il suo sistema di valori etico-morali e religiosi.
Sin da piccolo ho ascoltato, sia dai miei genitori che dai vicini di quartiere (u vicinanzu), frasi, detti e discorsi riferiti alle varie credenze.
In verità, tali superstizioni, più volte assunte alla cronaca del giorno, sono state considerate, da me, come fonti antiche di conoscenze, appartenenti alle “tradizioni popolari” (voci del popolo), non hanno suscitato timori o condizionamenti.
Con il passare degli anni, ho voluto “saperne di più” al fine di soddisfare ogni mia curiosità culturale.