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Asfalti


In un asfalto il contenuto di carbonato di calcio in genere varia tra il 50% e il 90%, mentre quello di bitume naturale si attesta tra il 7% e il 15%; la restante parte è costituita da altri materiali minerali e sostanze volatili.

L'odierno materiale da costruzione utilizzato per la pavimentazione stradale, impropriamente indicato come "asfalto", è in realtà un conglomerato bituminoso artificiale ottenuto miscelando opportune quantità di inerti grossi (ghiaia), fini (sabbia e filler) e bitume. Nelle strade a più veloce percorrenza (vedi autostrada o superstrada) oggi viene steso un asfalto a grana maggiore detto drenante. Fa defluire la pioggia molto più velocemente diminuendo anche l'acqua alzata dagli pneumatici che abbassa la visibilità.

L'asfaltatura

Per poter utilizzare l'asfalto, i pani d'asfalto (insieme di bitume purificato e farina d'asfalto) devono essere fusi in caldaie con l'aggiunta di altro bitume; poi si aggiungono sabbia e ghiaia di grossezza e quantità variabile secondo i lavori che si devono svolgere. Quando la massa è bollente e semifluida viene versata sulla zona da coprire, distesa e poi compressa. Talvolta si dice che il marciapiede o la strada vengono incatramati ma ciò non è esatto: il catrame è un liquido denso che si ottiene dalla distillazione del legno, lignite, ossa, carbon fossile, ecc., ed è usato a volte in sostituzione dell'asfalto ma non ne ha i requisiti.


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