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Spalla dolorosa

CENNI DI ANATOMIA

La spalla è un complesso articolare composto da varie articolazioni dove il funzionamento dell'una ha inevitabilmente influenza sulle altre. Si dividono in:

- glenomerale

- sottodeltoidea

- acromion-claveare

- sterno-claveare

- scapolo-toracica

La stabilità è garantita sia da strutture capsulo-legamentose e geometria dei capi ossei sia soprattutto dal complesso muscolo-tendineo che garantisce un movimento corretto e funzionale.

Le due principali problematiche della spalla sono:

SINDROME DA CONFLITTO SUB-ACROMIALE

Sindrome dolorosa molto frequente da conflitto osteotendineo nella regione della spalla a carico della muscolatura della cuffia dei rotatori (in particolare sovraspinoso) e del bicipite brachiale, dovuto a movimenti ripetuti, traumi e squilibri muscolari.

Provoca dolore alla spalla e possibile dolore riferito nel terzo prossimale laterale del braccio in particolare durante attività che richiedono l'abduzione del braccio.

Si distingue in due forme principali:

- conflitto primario: anomalie morfologiche dell'acromion che riducono lo spazio sotto-acromiale

- conflitto secondario: da cause estrinseche come instabilità, disequilibri muscolari, vizi posturali, tendinite calcifica ecc.

SINTOMI COMUNI

Dolore durante il movimento (in particolare in abduzione) del braccio in un punto dell'escursione articolare (arco doloroso) nella fase iniziale. Dolore che successivamente si può presentare anche a riposo, in particolare durante la notte, associato ad una limitazione funzionale dovuta sia al dolore che a una riduzione della motilità.

TRATTAMENTO

Dipende dalla fase in cui ci troviamo e dall'intensità della sintomatologia dolorosa. In fase acuta e sub-acuta l'obbiettivo è mirato al controllo del dolore attraverso la crioterapia, la chelt therapy (utilizzo associato di laser ND/YAG e crioterapia in maggior misura), InterX, cauta mobilizzazione passiva ed esercizi di decoattazione.

Nella fase post-acuta ci si concentrerà sul ripristino dell'articolarità attraverso mobilizzazione passiva, attiva-assistita e attiva, rinforzo muscolare in particolare degli stabilizzatori della scapola con esercizi di controllo muscolare e ripristino della funzionalità della spalla e con accorgimenti utili alla prevenzione ritorno alle mansioni (lavorative) precedentemente svolte.

RIGIDITA' DI SPALLA

Chiamata anche frozen shoulder o spalla congelata comporta una notevole diminuzione del range articolare (di movimento) per cause non certe o per fattori traumatici, chirurgici ecc.

Il dolore solitamente è solitamente ingravescente accompagnato da una progressiva diminuzione della mobilità della spalla, con perdita del ritmo scapolomerale fino alla rigidità.

I movimenti più deficitari in seguito alla rigidità sono la flessione anteriore e le rotazioni in uno schema spesso capsulare fino a provocare un vero e proprio “blocco”. Da esami strumentali si è visto come spesso la causa è un'infiammazione della capsula e della sua sinovia che, se non trattata, porta ad aderenze capsulari e successive retrazioni della stessa.

TRATTAMENTO

Il trattamento che noi proponiamo nello stadio iniziale è mirato alla diminuzione della sintomatologia dolorosa e alla riduzione della fase infiammatoria attraverso l'utilizzo di strumenti elettromedicali come la crioterapia, la chelt therapy e l'interX.

Alla risoluzione della fase più dolorosa si può procedere con il recupero della mobità sempre con un occhio di riguardo al controllo del dolore e qui tecniche di mobilizzazione passiva della scapola sul piano toracico e della glenomerale, allungamento muscolare e fasciale, decoattazione articolare, massaggio della muscolatura del tratto cervicodorsoscapolare sono di fondamentale importanza. L'utilizzo della TECAR in questa fase può sicuramente incidere sugli esiti positivi del trattamento.

Inoltre, se da un esame radiografico si nota la presenza di calcificazioni, è indicato il trattamento con onde d'urto che mira a smantellare questi depositi di calcio restituendo così una miglior possibilità di movimento alla spalla.

Nella fase finale che avrà come obbiettivo il recupero della funzionalità della spalla verranno proposti esercizi attivi-assistiti e attivi di rinforzo muscolare e propriocettiva al fine di un corretto equilibrio e controllo del cingolo scapolare.