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Recensione d. pronesti

Silvia Serafini Il percorso artistico di Silvia Serafini unisce alla ricerca di un registro espressivo incentrato sulla forza del segno e del colore puro una pittura più meditata in cui si avverte il legame con la realtà e con la figura. Alla serie Metropolis appartengono i lavori che raccontano la città contemporanea come luogo di esperienze che disorientano l’individuo con i loro ritmi frenetici. La pittrice fiorentina isola alcuni particolari delle architetture urbane e li ricompone in una visione ardita, fatta di prospettive multiple ed elementi semplici, quasi geometrici, vivacizzati dal colore e dalle marcate linee di contorno. Nei suoi dipinti la città non è un “grembo che ci accoglie”, come direbbe Walter Benjamin, ma un caleidoscopio di luci, forme e colori che s’inseguono e si sovrappongono in una composizione di vaga memoria futurista. Dove il segno nero è meno incisivo, la tavolozza si arrichisce di tinte brillanti e luminose stese con il gesto rapido di chi avverte il bisogno di fermare sul supporto l’immediatezza delle proprie sensazioni. Un linguaggio ben diverso da quello che da anni la vede impegnata in un realismo mai troppo narrativo ma in bilico tra la necessità di offrire una riproduzione attendibile delle cose e la tendenza a servirsi del colore per liberare le figure e gli oggetti dai vincoli di una rappresentazione troppo scrupolosa del reale. E’ quanto avviene nella galleria di ritratti delle razze canine, che colpiscono per l’intensità delle espressioni ritagliate su sfondi cromaticamente uniformi e privi di profondità. Volti dall’aspetto fiero e sicuro, di cui si apprezza, oltre alla puntuale resa pittorica dei dettagli - la setosità, le striature e la lucentezza del pelo, ad esempio -, la personalità che esprimono con la naturalezza delle pose e la vivacità dello sguardo. Un altro indirizzo della sua produzione artistica comprende le copie d’autore eseguite su richiesta dei collezionisti. Un tipo di pittura che le permette di affinare le competenze fin qui acquisite e al contempo di mettersi alla prova con alcuni grandi classici della storia dell’arte: dalla natura morta alla pittura di vedute, dal tema sacro a quello mitologico. Un’occasione per ricordare quanta perizia e quanto studio si pongono all’origine di ogni sua realizzazione pittorica, sia quando questa si mostra fedele ad un genere o ad un soggetto, sia quando spazia in maniera più libera dall’esaltazione degli effetti cromatici alla sintesi figurale ottenuta attraverso il segno. Con piacere ricordiamo le parole di Tommaso Paloscia, che della pittrice fiorentina scrive: “Scampoli di appunti colorati, velocemente ritratti su un ideale taccuino per note…vi si ritrova l’energia dinamica della configurazione di soggetti diversi, soprattutto in “briciole“ di architetture fiorentine (la cupola del Brunelleschi vista in tralice, la facciata di Santa Maria Novella vista a sghimbescio…) che le tecniche miste, su carta o su tela, alimentano in avvincente progressione, quasi che il tempo di operare si faccia per la pittrice di giorno in giorno più avaro stimolandone la velocità di esecuzione”. Daniela Pronestì
Bio per box Silvia Serafini, nasce nel 1966 e vive a Firenze, dove si è diplomata in grafica, disegno e pittura presso l’Istituto per l’Arte e il Restauro di Palazzo Spinelli, ed ha frequentato la Scuola libera del nudo all’Accademia di Belle Arti. Studia tecniche antiche tra cui l’affresco e le tecniche dei grandi maestri; proprio in virtù di questa sua passione, frequenta le migliori botteghe artistiche di Firenze. Ha tenuto lezioni di pittura e tecnica antica presso il suo studio. Per quanto riguarda la sua attività espositiva, dal 1988 a oggi, ha allestito numerose mostre personali e collettive in gallerie e luoghi pubblici in Italia e all’estero. Tra queste si ricordano le mostre personali: 1988 - “Gruppo Donatello” Firenze; 1990 - “Galleria D’Azeglio” Bologna; 1991 - “Sala della Torre“ con il patrocinio del Comune di Greve in Chianti (Firenze); 1993 - “Castello Doria“ patrocinata dal Comune di Portovenere; 1995 - “Fabulae” Palazzo della loggia a Noale; 1999 - Galleria “Il Candelaio” Firenze; 2004 - Galleria “Extrarte” di Prato; 2006 -Palagio di Parte Guelfa con il patrocinio del Comune di Firenze; 2009- Galleria del Teatro Romano -Fiesole (FI) con il patrocinio del Comune di Fiesole; 2012-Mostra presso Casa vinicola “Le Coste“; Palazzo Strozzi (Firenze) –Galleria Agora “Pinocchio”. Nel 2012 illustra la fiaba di Pinocchio per la casa editrice Mandragora. 2013-Mostre personali previste: Fiesole mostra personale patrocinata dal comune di Fiesole; Mostra presso Consiglio Regionale. Mostre e rassegne collettive: 1989 -2° Salone D’Arte contemporanea “ Etruriarte” a Venturina (Livorno); 1990 - “18 x 24 “ presso la Galleria D’Arte “Wicher” a Wuppertal (Germania) ; vince il concorso “Una immagine per il manifesto del 1° Maggio” a Mantova; 1991 -Salone D’Arte Contemporanea “SIAC” a Firenze; “Un Gesto un’Immagine” in Palazzo Strozzi , Firenze; 1994 - “Italian/American Women Artists Florence/ Philadelphia” presso la Galleria “Jasuta“ di Philadelphia (USA) ; 1995 - “Sette donne per sette scudi” Murales a Certaldo (Firenze); 1997 - Secondo premio al concorso “Cavallo e Natura” patrocinato dal Comune di S.Vincenzo (Livorno); 1999 - “Omaggio all’Arno” a Villa Bellosguardo a Lastra a Signa ( Fi); “Artisti a Villa Caruso” e “Artisti per il 2000” nell’Ex convento del Carmine (Fi); 2002-2004 - “Arte Padova”- “Expò Bari”; 2006 partecipa alla mostra “Angels of Florence” allestita nella secolare “Farmacia di Santa Maria Novella“ a Firenze in occasione del 40° dell’alluvione di Firenze; 2009 –Arte in fiera –Reggio Emilia. Nel 2001 il Comune di Firenze, la sceglie per eseguire una litografia da inserire nella cartella “Segni 2001” insieme ad altri nove Artisti tra i più quotati e famosi nell’ambito Italiano ed Europeo. Viene invitata dalla Presidenza del Consiglio Comunale di Firenze a partecipare alla Mostra in omaggio a Mario Monicelli Negli ultimi anni il suo lavoro, si impronta anche sullo studio del “Libro D’Artista”, esponendo alcuni dei suoi pezzi a Parigi , riscuotendo un ottimo successo. Illustra “Pinocchio” per La Mandragora (Fi). Silvia Serafini vanta una vasta schiera di collezionisti in tutto il mondo. Ama tantissimo lavorare su carta ed è per questo che usa l’acquerello abbinato a gessetti e inchiostri colorati. Negli ultimi anni il suo soggetto preferito sono i frammenti di strutture architettoniche secolari, attualizzandoli con la freschezza e la vitalità dei suoi colori, e finestre, come fossero uno sguardo interiore su se stessa e sul mondo. Per contattare l’artista, chiamare il numero 3383731155 o scrivere a serafiniarte@alice.it.