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Salta la corda, non la colazione. e l' obesita' e' ko

In Italia il 24% dei bambini è in sovrappeso e il 12% è obeso . In pratica un ragazzino su tre non va d'accordo con la bilancia. Tenendo conto della fascia 6-11 anni sono più di un milione i bimbi con addosso dei chili di troppo. Una vera e propria emergenza a cui il ministero della Salute, il ministero dell'Istruzione, l'Istituto superiore di sanità e l'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione hanno deciso di reagire mettendo a punto una serie di iniziative.

I DATI DELLA RICERCA - Il record di bambini grassi, in Italia, spetta alla Campania: il 28% dei ragazzini tra 8 e 9 anni è in sovrappeso, il 21% è obeso. In pratica quasi un alunno di terza elementare su sue (49%) ha troppa ciccia addosso. La media italiana è del 24% in sovrappeso e del 12, 3% di obesi in questa fascia di età. Le migliori 'performance' si registrano in Valle D'Aosta, con il 17% di piccoli in sovrappeso e il 6% di obesi veri e propri. Sono i dati dell'indagine "Okkio alla Salute" realizzata dall'Istituto superiore di sanità per conto del ministero della Salute e dell'Istruzione suibambini tra 6 e 10 anni.

Lo studio, riproposto per presentare una campagna sulla corretta alimentazione destinata alla scuole, rivela, oltre ai dati sul sovrappeso, anche le abitudini alimentari dei piccoli: l'11% dei bambini non fa colazione, il 28% la fa in modo non adeguato, magari ingozzandosi di schifezze. Idem per la merenda: l'82% consuma un pasto di scarsa qualita'. Il 41%, poi, beve bevande zuccherate almeno una volta al giorno, il 17% anche di piu'. Difficile smaltire se non si fa sport: solo un ragazzino su dieci ha un livello di attivita' fisica raccomandato per la sua eta'.

E mamma e papa'? Stanno a guardare: circa quattro madri su dieci non vedono il sovrappeso dei loro figli. E il 23% dei genitori rivela che i propri pargoli non mangiano frutta e verdura ogni giorno. Il destino di questi piccoli sembra segnato: in futuro saranno adulti grassi e, probabilmente, malati.

Del resto basta guardare ai dati che gia' oggi si riferiscono al mondo adulto: tra i 18 e 69 anni ci sono il 31, 8% di persone in sovrappeso, il 9, 8% di obesi, lo 0, 5% di grandi obesi. Tra il 50-69enni l'obesita' riguarda un adulto su due. E quelli che sono i grandi di oggi, ricorda Claudia Salmasi, del ministero della Salute, "ieri non erano bambini obesi". Mentre ai giorni nostri ci sono piccoli che gia' strabordano dai pantaloni. Un domani, se non si inverte la tendenza, "la quota di obesi non potra' che crescere".

" LA CAMPAGNA MINISTERIALE " " - 'Forchetta e scarpetta' (strumenti multimediali per docenti e alunni) e 'Il canguro saltalacorda' (materiali di comunicazione da mettere in mostra nelle scuole) sono i due pacchetti informativi che faranno il giro di 2.600 istituti primari per raggiungere un totale di 50.000 bambini. Se vuoi essere un campione salta la corda, non la colazione", si legge sul totem che sara' affisso nei plessi scolastici su cui campeggiano le regole per mangiare sano: ogni giorno ci vogliono cinque porzioni di frutta, tre di pane, una di pasta o riso, tre di latte e yogurt. Pesce e carne vanno mangiati due-tre volte a settimana, i legumi tre volte, le uova due, così anche i formaggi. I dolci? Mai più di 1-2 volte a settimana, per restare in peso forma. Ai ragazzini saranno poi distribuiti kit multimediali da 'studiare' da soli a casa o con gli insegnanti, scritti con linguaggio semplice e accattivante.

L'iniziativa si svolge nell'ambito del programma 'Guadagnare salute' che mira alla prevenzione delle malattie croniche. "Un bambino obeso in eta' infantile o adolescenziale, infatti- ha spiegato il sottosegretario Francesca Martini- puo' diventare un adulto obeso, con quel che ne consegue: avra' piu' possibilita' di sviluppare alcune patologie anche croniche. Oggi il messaggio che vogliamo portare alle famiglie e ai bambini e' che la salute e' un bene prezioso di cui bisogna farsi carico fin da piccoli. Le istituzioni debbono fare filiera per portare questo messaggio".

Il nodo cruciale, dunque, e' educare i piu' giovani perche', un domani, non siano adulti malati. Una strategia di prevenzione che tutela la salute del cittadino e che punta anche a "mantenere la sostenibilita' del sistema sanitario nazionale". Il materiale sara' disponibile anche on line. Centrale, infine, l'alleanza con i pediatri: i poster della campagna saranno affissi anche in molti studi e ambulatori.