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Centrali elettriche 4

Considerazioni per il futuro

Ridurre drasticamente la dipendenza dalle fonti fossili pare ad oggi impossibile, in quanto in tutto il mondo occidentale esse sono alla base della disponibilità di energia, anche nei paesi dotati di un vasto parco nucleare (la Francia ad esempio consuma complessivamente più petrolio dell'Italia). Va infatti ricordato che la produzione elettrica costituisce solo una frazione dei consumi totali di fonti fossili di un Paese.

Le fonti energetiche rinnovabili di tipo "classico" ( energia idroelettrica e geotermoelettrica ) sono state già quasi completamente sfruttate dove ritenuto conveniente e quindi sensibili miglioramenti in questo campo non sono immaginabili.

Le fonti energetiche rinnovabili "nuove" (in particolare eolico e solare ), seppure con favorevoli ratei di crescita, sono ancora lontane dal fornire contributi percentualmente apprezzabili; permangono inoltre alcune perplessità riguardo a problematiche quali "l'aleatorietà" (o "non programmabilità") dell'approvvigionamento elettrico realizzato, nonché (per il fotovoltaico) riguardo costi ancora non competitivi. Altre fonti rinnovabili molto interessanti, come il solare termodinamico (più costante e tecnicamente meno complesso del fotovoltaico), lo sfruttamento delle onde marine o l'eolico d'alta quota , al momento sono in Italia ancora allo stato di prototipi oppure non trovano adeguata diffusione.

La combustione di biomassa è un altro settore in cui si notano buoni progressi, tuttavia diversi studi ipotizzano che tale fonte, qualora venisse sfruttata su larga scala con vasta diffusione di colture energetiche, comunque non potrebbe essere considerata come pienamente sostitutiva dei combustibili fossili, a causa dei relativamente bassi rendimenti globali e delle grandi superfici coltivabili richieste, non proponibili data la particolare conformazione del territorio italiano [37] . Anche la termovalorizzazione di rifiuti, sebbene (come per le biomasse) non dia problemi di "non programmabilità" o di costi, non si prevede che possa in futuro fornire più che contributi comunque marginali. [38]

Poiché attualmente la valutazione dei costi e dei benefici dell'eventuale costruzione di centrali nucleari è ancora oggetto di dibattito, né d'altra parte si può immaginare una grande diffusione delle centrali termoelettriche a carbone (politica che si scontrerebbe con gli obiettivi posti all'Italia dal protocollo di Kyōto ), è da ritenere che in futuro si proseguirà e verrà ulteriormente incentivata e diversificata la politica di acquisto di energia elettrica dall'estero, associata ai conseguenti adeguamenti delle rete elettrica nazionale anche al fine di mitigare le problematiche poste dall'aleatorietà delle "nuove" fonti rinnovabili. In tale ambito è previsto il potenziamento dei collegamenti esistenti con l'estero (in particolare con la Francia e la Slovenia), ma soprattutto la costruzione di nuovi collegamenti sottomarini, in particolare con l'area balcanica [39] e nordafricana [40] , al fine di differenziare i mercati d'acquisto dell'energia e ridurre i costi [41] .

In aggiunta a ciò si prevedono investimenti nella costruzione di nuovi gasdotti (come ad esempio il Galsi tra Algeria e Sardegna) o potenziamento di quelli già esistenti, nonché progettazione o costruzione di rigassificatori al fine di differenziare ulteriormente le fonti di approvvigionamento di tale combustibile [42] .

Ulteriori benefici potrebbero giungere da eventuali politiche mirate all'incentivazione dell' efficienza energetica e del risparmio energetico .

In particolare sussistono ancora margini di miglioramento riguardo l'efficienza delle centrali termoelettriche, con politiche di dismissione o ristrutturazione delle centrali con i rendimenti più bassi e maggiore diffusione delle centrali a ciclo combinato o con teleriscaldamento .

Note
  • ^ La centrale "Eugenio Montale" dal sito dell'ENEL
  • ^ a b c " Terna ", Dati Statistici sull'energia elettrica in Italia , Dati generali (pdf) , 2008, p. 11.
  • ^ Dati "Terna" 2008 Carichi orari (pdf) .
  • ^ Dati "Terna" 2008 Dati storici (pdf)
  • ^ a b c Dati "Terna" 2008 Impianti di generazione (pdf)
  • ^ a b c Terna: Dati statistici sull'energia elettrica in Italia nel 2008 - Comunicato stampa
  • ^ Terna: Previsioni della domanda elettrica in Italia e del fabbisogno di potenza necessario. Anni 2009 - 2019
  • ^ Dati "Terna" 2008 Dati di produzione (pdf)
  • ^ Dati "Terna" 1996 Dati Impianti Termoelettrici (pdf)
  • ^ Dati IEA Key World Energy Statistics 2008, pag. 13
  • ^ BP Statistical Review of World Energy 2009 - Gas Statistics
  • ^ Ministero dello Sviluppo Economico - Sicurezza degli Approvvigionamenti Energetici - pagg. 19-20 (pdf)
  • ^ Dati IEA Key World Energy Statistics 2008, pag. 25
  • ^ a b Dati "GSE" 2008 - fonte Terna-ENEA Statistiche fonti rinnovabili (pdf)
  • ^ Dati "Terna" 2008 Produzione, pagg. 113-114 (pdf)
  • ^ Cfr. articolo 2, comma 1 del Decreto legislativo n. 387 del 29 dicembre 2003 che ha recepito la norma europea per quanto riguarda strettamente la definizione di biomassa e C 78 E/192 Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea IT 27.3.2004
  • ^ Dati IEA Key World Energy Statistics 2008, pag. 27
  • ^ Dati "Terna-Enerdata" 2007 Confronti internazionali, pag. 151 (pdf)
  • ^ Dati "Terna" 2009 Curva cronologica saldo estero - Rapporto mensile sul sistema elettrico, dicembre 2009, pag. 21
  • ^ a b ( FR ) ( DE ) Statistique suisse de l'électricité 2008 (pdf)
  • ^ " Terna ", Dati Statistici sull'energia elettrica in Italia , Dati generali , 2008, p. 20.
  • ^ ( FR ) Percentuale nucleare della produzione di elettricità di Electricité De France
  • ^ GME - Gestore del mercato elettrico: Prezzi dell'energia elettrica aggiornati quotidianamente
  • ^ Articolo de Il Sole 24 Ore : "Produrre di notte? In Italia non conviene"
  • ^ " Terna ", Dati Statistici sull'energia elettrica in Italia , Dati generali , 2008, p. 11.
  • ^ Nucleare ed indipendenza energetica, mito e realtà - Comparazione prezzi europei elettricità . Grafici riportati da ASPO Italia - Fonte Électricité de France
  • ^ Dati Gestore del Mercato Elettrico - Relazione annuale 2008 : Tariffa elettrica per consumatori domestici tipo (potenza impegnata 3KW e consumi annui 2.700 KWh)
  • ^ Studio della Confartigianato sui costi dell'elettricità in Italia ed in paesi non nuclearizzati.]
  • ^ ( EN ) The future of nuclear power - 2009 upd.
  • ^ [( EN ) //www.iea.org/stats/prodresult.asp?PRODUCT=Electricity/Heat sito IEA sulla produzione e consumo elettrico e termico per nazione, aggiornato al 2007]
  • ^ QualEnergia. Il portale dell'energia sostenibile. Elettricità - Il nucleare, l'emotività e l'ideologia
  • ^ Tasse su gasolio, benzina, gas, energia elettrica in Italia: superiori di un terzo rispetto all'UE
  • ^ è conosciuta in italia una sola miniera di uranio a Navazzo con meno di 5000tU
  • ^ L'impennata del greggio e la dipendenza energetica
  • ^ Le nucléaire en France au-delà du mythe
  • ^ Con il decreto legislativo 387/2003, emesso in attuazione della direttiva n.2001/77/CE, gli incentivi previsti dal cosiddetto " CIP6 " furono estesi anche alla produzione energetica mediante combustione dei rifiuti inorganici, che quindi fu per legge assimilata alle fonti rinnovabili, sebbene le stesse direttive europee in materia considerino rinnvabile la sola parte organica dei rifiuti (vedasi C 78 E/192 Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea IT 27.3.2004 ).
  • ^ ASPOItalia - Confronto tra fotovoltaico e biomassa sulla fattibilità energetica su larga scala
  • ^ Secondo alcune stime, potenzialmente, la termovalorizzazione potrebbe al massimo coprire fino all'8% dell'attuale produzione elettrica nazionale (vedasi stime ASPO Italia su dati APAT ).
  • ^ ENEL - Progetto di un elettrodotto Albania-Italia
  • ^ Ministero degli Affari Esteri - Rapporti bilaterali Italia-Tunisia
  • ^ Ministero dello Sviluppo Economico - Sicurezza degli Approvvigionamenti Energetici, pagg. 14-31 (pdf)
  • ^ Ministero dello Sviluppo Economico - Sicurezza degli Approvvigionamenti Energetici, pagg. 32-43 (pdf)
  • Bibliografia