Sei in: Altro

Il vetro 2

Vetro curvo [ modifica ]


Il vetro curvo è un vetro sottoposto ad un procedimento di riscaldamento graduale ad alte temperature (tra i 500 e i 750 °C circa), fino a diventare abbastanza plastico da aderire (per gravità o costretto in una qualche maniera) ad uno stampo concavo o convesso, disposto orizzontalmente o verticalmente all'interno del forno di curvatura. Non è possibile ottenere un vetro curvo che si adagi sullo stampo esclusivamente sotto l'azione della sua forza peso, una volta raggiunta la viscosità necessaria, senza che il vetro stesso non venga segnato dalla testura , seppur minima, dello stampo, compromettendone la trasparenza e l'uniformità di spessore della lastra. Per tale motivo, in genere l'azione di curvatura della lastra viene coadiuvata da dispositivi meccanici o pneumatici, che agevolano il processo, curvando il vetro a viscosità più alte e tali da non inficiare le caratteristiche originarie della lastra dopo il contatto con lo stampo.

Dopo questa fase, il vetro viene raffreddato molto lentamente ("detensionamento" o "ricottura" del vetro), per evitare di indurre tensioni che ne precluderebbero una eventuale successiva lavorazione o che potrebbero innescare fenomeni di rottura spontanea del materiale. Il processo di detensionamento viene normalmente adottato per i parabrezza delle automobili, per i quali è prevista la messa in sicurezza mediante stratifica e non mediante tempra. Viceversa, molto più frequentemente per il vetro impiegato nel settore dell'arredamento, il processo di curvatura si conclude con un raffreddamento istantaneo, al fine di ottenere un vetro curvo temprato.

Per vetro curvo si intende comunemente il vetro sottoposto alla curvatura lungo un solo asse della lastra (si pensi ad esempio alla curvatura che subisce un foglio di carta quando si tendono ad avvicinare due lati opposti). Qualunque altro tipo di curvatura che coinvolga entrambe le dimensioni principali della lastra dà luogo ad un " vetro cavo ". Esempi concreti di oggetti in vetro cavo possono essere: lampadari, bottiglie, bicchieri, vasi, piani lavabo in vetro con lavabo ricavato mediante termoformatura.

Si possono curvare vetri di spessore tra i 3 e 19 mm, per una misura massima di 2600 mm x 4000 mm, con diverse finiture (ad esempio: sabbiato, serigrafato, inciso, forato o con asole) e di tutte le tipologie (ad esempio: colorato, fuso, riflettente, basso emissivo o stampato); non tutte le finiture sono tuttavia applicabili prima della curvatura.

Vetro autopulente

Di invenzione successiva al vetro Pilkington, il vetro autopulente trova impiego nella costruzione degli edifici, automobili e altre applicazioni tecniche.
Uno strato di 50 nm di biossido di titanio applicato sulla superficie esterna produce l'effetto autopulente attraverso due meccanismi:

  • effetto fotocatalitico : i raggi ultravioletti catalizzano la decomposizione delle molecole organiche sulla superficie della finestra;
  • idrofilicità : l'acqua viene attratta dalla superficie del vetro, dove forma un sottile strato che "lava via" i residui dei composti organici.
Vetrata isolante
Sigillatura finale del vetrocamera.

La vetrata isolante è definita anche vetro isolante o in gergo vetrocamera , e in linguaggio normativo "vetri uniti al perimetro" (in inglese: IGU, da Insulating Glass Unit , cioè elemento vetrato isolante). È una struttura vetrata utilizzata in edilizia, in particolare nei serramenti esterni (finestre e porte) e facciate continue, al fine di ridurre le perdite termiche dell'edificio. È costituita da due o più lastre di vetro piano unite tra di loro, al perimetro, da un telaietto distanziatore in materiale metallico profilato ( alluminio , acciaio ) o polimerico e separate tra di loro da uno strato d'aria o di gas ( argon , krypton , xenon ).Il telaietto perimetrale è conformato in modo che all'interno di esso possano trovare alloggio dei sali che sono necessari per mantenere disidratata la lama d'aria risultante, evitando in questo modo la comparsa di condensa sulla superficie della lastra rivolta verso l'intercapedine. L'argon, il krypton e lo xenon hanno lo scopo di aumentare l'isolamento termico, espresso in K/Cal·m 2 ·h·°C, mentre l'isolamento acustico lo si ottiene attraverso l'incremento dello spessore delle lastre, meglio se di spessore diversificato per evitare fenomeni di risonanza acustica.

Vetro basso-emissivo

È un vetro su cui è stata posata una pellicola ( couche ) di uno specifico materiale (ossidi di metallo), che ne migliora notevolmente le prestazioni di isolamento termico, senza modificarne sostanzialmente le prestazioni di trasmissione della luce. I più comuni sono 4 mm 3/3 oppure 4/4.Possono risultare leggermente colorati per effetto del trattamento superficiale.

Vetro a controllo solare

Il vetro a controllo solare riduce l'utilizzo di sistemi di condizionamento, il carico energetico ed i costi.

Nei climi più caldi, il vetro a controllo solare è utilizzato per ridurre l'apporto di calore solare e aiuta al controllo dell’abbagliamento.

Nei climi temperati, è utilizzato per controbilanciare il controllo solare con un'elevata trasmissione di luce naturale.

Il vetro a controllo solare è indicato in situazioni dove un eccessivo apporto di calore solare può costituire un problema in varie applicazioni, come ad esempio verande di ampie dimensioni, passerelle pedonali vetrate e facciate di edifici.

Vetro selettivo

I vetri selettivi sono dei vetri bassi-emissivi che svolgono un'azione di filtro nei confronti del fattore solare , scoraggiando la trasmissione del calore per irraggiamento.Sono generalmente prodotti con l'impiego di lastre colorate e vengono solitamente confezionati in vetrocamera in modo da raggiungere il doppio obbiettivo ovvero isolare termicamente e filtrare i raggi solari.Sono quindi impiegati nella realizzazione di grandi vetrate o facciate continue pluripiano.

Vetro resistente al fuoco


Altre informazioni La fluidità del vetro




È stato a volte affermato che il vetro potrebbe avere le caratteristiche di un fluido viscoso e sciogliersi a temperatura ambiente, anche se molto lentamente, arrivando alla controversa definizione di vetro come " liquido super-raffreddato". [ senza fonte ] Si è affermato che le vecchie finestre sono frequentemente più spesse alla base che nella parte superiore, e che questo è dovuto allo scioglimento. [ senza fonte ] Una possibile origine potrebbe derivare dalle lastre realizzate in passato dai soffiatori per centrifugazione (il processo Crown descritto in questo articolo). Dal disco prodotto sono ritagliate le lastre che però non sono affatto uniformi: il bordo esterno del disco è più spesso dell'interno a causa della forza centrifuga. Le lastre erano poi montate nella finestra con la parte più spessa in basso, per maggiore stabilità e migliore trasparenza. Sono stati trovati alcuni casi di lastre con la parte spessa in alto, probabilmente a causa di imperizia nell'installazione. [ senza fonte ]

Il vetro può comunque deformarsi in seguito all'applicazione di carichi. In alcuni casi (come i termometri da laboratorio) il vetro è riscaldato oltre la temperatura alla quale diventa un fluido super-raffreddato. Questo comporta una variazione nella calibrazione dei termometri nel corso di anni di utilizzo.

Scrivendo sull' American Journal of Physics , il fisico Edgar D. Zanotto ha affermato:" ...il periodo di rilassamento per il GeO 2 a temperatura ambiente è di 10 32 anni. Quindi il tempo di rilassamento (tempo caratteristico di colatura) dei vetri delle cattedrali dovrebbe essere molto più lungo " (Am. J. Phys, 66(5):392-5 maggio 1998).

Prove in contrasto con la fluidità del vetro:

  • Se il vetro medioevale fosse colato in modo rilevabile, gli oggetti di epoca Romana ed Egizia lo sarebbero maggiormente in proporzione, ma questo non è stato osservato. [ senza fonte ]
  • Se lo scioglimento del vetro fosse percepibile ad occhio nudo dopo qualche secolo, le deformazioni degli specchi dei vecchi telescopi astronomici sarebbero osservabili per mezzo dell' interferometria nell'arco di un paio di giorni, ma questo non è stato notato. Allo stesso modo non sarebbero osservabili gli anelli di Newton tra frammenti di vetro vecchi di decenni. Ma questo in realtà accade. [ senza fonte ]
  • Le ottiche di precisione ( lenti e specchi ) usati in telescopi e microscopi dovrebbero perdere progressivamente il fuoco, ma questo non avviene. [ senza fonte ]
Note
  • ^ Il fatto che tale raffreddamento avvenga abbastanza velocemente ostacola la formazione di una struttura cristallina regolare.
  • ^ L' effetto Tyndall è il fenomeno inverso alla trasparenza.
  • ^ Anche il vetro attuale ha similmente una leggera tinta a causa delle impurezze.
  • ^ Da non confondere con il significato in ambito chimico, per il quale si rimanda alla voce " cristallo ".
  • ^ COSTRUZIONI.NET - le costruzioni in rete
  • ^ La prima delle due dimensioni può variare
  • ^ Il primo "tre" indica vetro float tre millimetri, il secondo "tre" l'altra lastra da 3 mm, mentre l'uno rappresenta il numero di strati di PVB usati per la laminazione. Ad esempio, con 66.4 si indica un vetro stratificato formato da due lastre di vetro da sei millimetri, accoppiate tramite 4 fogli spessi 0, 38 mm di PVB, quindi in definitiva il vetro è 6+6+1, 52 PVB.
  • ^ I vetri antiproiettile realizzati con molti strati di vetro spesso, possono arrivare a 50 mm di spessore.
  • Bibliografia
    • ( EN ) E. J. Donth . The Glass Transition: Relaxation Dynamics in Liquids and Disordered Materials . Heidelberg, Springer, 2001. ISBN 978-3-540-41801-6
    • Amedeo Benedetti , "Vetro, terracotta e ceramica", in Bibliografia Artigianato. La manualistica artigiana del Novecento: pubblicazioni su arti e mestieri in Italia dall'Unità ad oggi , Genova, Erga, 2004, pp. 350-367. ISBN 88-8163-358-2
    Voci correlate Altri progetti Collegamenti esterni