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Gli appalti

Appalto Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

L' appalto è il contratto con cui una parte ( appaltatore ) assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, l'obbligazione di compiere in favore di un'altra ( committente o appaltante ) un'opera o un servizio.

Nell'ordinamento italiano , il contratto d'appalto è regolato dagli articoli 1655 e seguenti del codice civile .



Le obbligazioni dell'appaltatore

L'appaltatore, che solitamente è un imprenditore , è tenuto ad organizzare i mezzi e a svolgere ogni attività necessaria alla realizzazione dell'opera dedotta in contratto, secondo le modalità pattuite e la regola dell'arte.

Quella dell'appaltatore è quindi un' obbligazione di risultato, in quanto il pieno adempimento coincide solo con la completa realizzazione dell'opera.

La garanzia per vizi e difformità

Un aspetto peculiare dell'obbligazione dell'appaltatore è costituito dalla garanzia per i vizi e le difformità dell'opera (art. 1667 cc).

Qualora l'opera realizzata presenti vizi, ovvero difformità rispetto al progetto, il committente può richiedere, a sua scelta:

  • l'eliminazione dei vizi a cura e spese dell'appaltatore, oppure
  • la riduzione del prezzo pattuito.

In ogni caso, l'appaltante può chiedere anche il risarcimento del danno , qualora l'emersione dei vizi o delle difformità sia conseguenza di una condotta colposa dell'appaltatore.

Il committente può infine richiedere la risoluzione del contratto se la ‘’res’’ oggetto del contratto risulta del tutto inadatta all'uso a causa dei vizi.

Se, al momento della consegna, l'opera è stata accettata dalla committenza, la garanzia è limitata ai soli vizi “occulti” (cioè non immediatamente riconoscibili) o dolosamente taciuti dall'appaltatore.

La garanzia opera, infine, solo se il vizio o la difformità sono denunciati all'appaltatore entro il termine di 60 giorni dalla loro scoperta. Si prescinde da tale termine solo se i vizi sono stati occultati dall'appaltatore, ovvero se sono stati da lui riconosciuti.

L' azione contro l'appaltatore si prescrive in due anni dalla consegna. Se il committente è convenuto in giudizio per il pagamento del prezzo, egli può comunque far valere la garanzia, purché abbia denunciato i vizi entro 60 giorni dalla scoperta e entro un biennio dalla consegna dell'opera.

Garanzia per vizi di cose immobili destinate a lunga durata

Parzialmente diversa è la disciplina in caso di vizi che interessano un edificio o altro immobile destinato a lunga durata.

La rovina del bene o altri gravi difetti che ne compromettano il normale utilizzo possono farsi valere entro dieci anni dall'esecuzione dell'opera, purché il vizio sia stato denunziato entro un anno dalla scoperta.

Fornitura della materia prima

Salvo diverso accordo tra le parti, l'appaltatore fornisce, oltre ai mezzi, anche la materia prima necessaria alla realizzazione dell'opera.

Nei casi in cui la materia prima venga fornita dal committente, l'appaltatore è tenuto a denunciare prontamente eventuali difetti di essa che dovessero emergere in corso d'opera.

Le obbligazioni del committente

L'obbligazione principale del committente è il pagamento del prezzo.

Il corrispettivo per l'opera può essere stabilito globalmente ( "a forfait" oppure detto "a corpo") o a misura (ad esempio per euro al metro).

Se è stabilito a forfait , si ritiene comprensivo anche di eventuali variazioni (autorizzate) al progetto originario.

Se le parti non lo hanno pattuito, si calcola riferendosi alle eventuali tariffe esistenti e agli usi. In mancanza di usi o tariffe, deve essere determinato dal giudice .

In ogni caso, il prezzo si intende stabilito " rebus sic stantibus ": è quindi permesso ad entrambe le parti di richiedere la revisione del prezzo qualora, per effetto di circostanze imprevedibili, dopo la conclusione del contratto si siano verificate variazioni sensibili (superiori a 1 ⁄ 10 ) nel prezzo di materiali o mano d'opera (art. 1664 cc).

Clausole di revisione del prezzo sono spesso previste anche contrattualmente.

Variazioni del progetto

Le variazioni al progetto originario si distinguono in tre categorie:

Variazioni concordate tra le parti

Se c’è accordo tra le parti, il progetto si può modificare liberamente.

Se il prezzo è determinato a forfait, il committente non è tenuto a pagare le variazioni e le aggiunte, salvo diverso accordo.

Ai fini della prova , l'accordo (o l'autorizzazione del committente) deve avere forma scritta.

Variazioni necessarie

Se le variazioni sono necessarie per eseguire il lavoro a regola d'arte, ma le parti non si accordano, spetta al giudice determinare le variazioni opportune e il relativo corrispettivo.

In alcuni casi, tali variazioni autorizzano le parti a recedere dal contratto:

  • l'appaltatore può recedere se l'importo delle variazioni supera il sesto del prezzo a forfait convenuto. Il committente è in ogni caso tenuto a corrispondergli un'equa indennità per il lavoro prestato.
  • il committente può recedere se le variazioni sono "di notevole entità", corrispondendo comunque all'appaltatore un equo indennizzo.
  • Variazioni richieste dal committente

    Il committente può apportare unilateralmente variazioni al progetto, purché il costo complessivo delle aggiunte non superi di un sesto il prezzo convenuto a forfait.

    Le opere in aggiunta devono comunque essere pagate anche se il prezzo era determinato a forfait.

    Il committente non può tuttavia apportare variazioni che comportino notevoli modificazioni della natura dell'opera.

    Variazioni del corrispettivo a progetto invariato

    Le variazioni al corrispettivo dovute a onerosità o difficoltà impreviste nell'esecuzione dell'appalto sono disciplinate all'articolo 1664 cc secondo due ipotesi:

    Per fluttuazioni di costo della materia prima o della manodopera

    L'appaltatore è tenuto ad accollarsi i maggiori costi fino al limite di 1/10 di variazione rispetto al prezzo originario. Oltre tale soglia entrambe le parti possono chiedere una revisione limitatamente alla differenza di prezzo eccedente tale limite percentuale.

    Per cause geologiche, idriche e simili insorgenti in corso d'opera, non previste dalle parti

    Se le cause sono tali da rendere notevolmente più onerosa la prestazione dell'appaltatore, questi ha diritto a un equo compenso.

    Collaudo e verifiche

    Il committente ha diritto, prima di ricevere l'opera in consegna, di sottoporre la stessa ad opportune verifiche per constatare se è stata bene eseguita (articoli 1665 e 1666 cc).

    Se la verifica ha esito positivo, l'opera si considera accettata e l'appaltatore ha diritto a ricevere il corrispettivo.

    Il committente può inoltre verificare lo stato dei lavori anche in corso d'opera. Se dalla verifica emergono inadempienze, il committente può fissare un congruo termine entro cui l'appaltatore deve conformarsi alle indicazioni del progetto, trascorso inutilmente il quale il contratto si considera risolto .

    Recesso dal contratto

    Il committente può sempre recedere dal contratto, anche ad esecuzione iniziata, con il solo obbligo di tenere indenne l'appaltatore delle spese sostenute, dei lavori eseguiti e del mancato guadagno.

    Se il contratto si risolve per impossibilità sopravvenuta , il committente deve pagare la parte di opera realizzata, se è per lui di qualche utilità.

    Il committente può inoltre recedere dal contratto in caso di morte dell'appaltatore, se la persona del contraente era stata ragione determinante del contratto o se gli eredi non danno affidamento sulla buona esecuzione dell'opera.

    Subappalto

    Il subappalto non è consentito, salvo autorizzazione, per iscritto, del committente (art.1656 c.c.).

    L'appalto è infatti un contratto fondato sull' intuitus personale, per cui non è consentita una sostituzione non autorizzata del soggetto obbligato.

    Differenze rispetto ad altri istituti
    • Rispetto alla compravendita : oggetto dell'obbligazione è un dare, non un "facere". La distinzione non è però agevole quando si tratti di vendita di cosa futura che il venditore deve fabbricare. Per la giurisprudenza , si ha vendita se il prodotto da costruire rientri nella produzione abituale del venditore; si ha appalto se vi sia l'esigenza di un'attività particolare del produttore, in modo che l'obbligazione di fare acquisti sia preminente rispetto all'obbligazione di dare sotto il profilo oggettivo e soggettivo.




    Appalto delle opere pubbliche Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

    Col contratto d'appalto l' ente appaltante assegna le opere da realizzare ad un'impresa costruttrice, che si indica col termine di appaltatore .



    Tipologie di appalti

    La legge su cui si basa la regolamentazione dell' appalto delle opere pubbliche è il Decreto Legislativo 163/2006 (Codice dei contratti pubblici), che divide gli appalti in quattro tipologie che si differenziano per il tipo di corrispettivo, e precisamente:

    • Appalti a corpo;
    • Appalti a misura;
    • Appalti misti a corpo e misura;
    • Appalto in economia.
    Appalto a corpo (o a forfait)

    In questa tipologia l'importo da riconoscere all'appaltatore è una somma invariabile, riferita al totale dell'opera, che non può assolutamente subire variazioni in fase d'esecuzione. Qui il rischio maggiore lo assume la ditta esecutrice, poiché in caso di imprevisti dovuti al prolungamento lavori o di sbaglio dei calcoli quantitativi, la ditta rischia di avere un bilancio totale dell'opera negativo. Questa tipologia è quella più diffusa poiché elimina i rischi per l'ente appaltante.

    Appalto a misura

    Qui il corrispettivo viene determinato tramite il calcolo delle quantità eseguite in ogni lavorazione singola. Ad ogni lavorazione vengono applicati i prezzi unitari. In questa tipologia i rischi li assume l'ente appaltante. Il tempo e la manodopera sono compresi nell'offerta del prezzo. Invece, nel caso dell' appalto di lavori in economia, queste voci sono separate. Il tempo di realizzazione perciò, diventa un aspetto fondamentale per l'eventuale guadagno dell'appaltatore.

    Appalto misto a corpo e misura

    In questo tipo di appalto si dividono le lavorazioni a corpo o a misura, oppure per certi casi in economia .

    In questa tipologia di appalto, l'ente appaltante si sostiusce all'impresa facendosi carico di tutte le le attività necessarie per la realizzazione dell'opera.Raramente questa tipologia risulta essere economica poiché è molto difficile che l'ente possa avere la stessa capacità gestionale di un'impresa che opera sul mercato.

    Assegnazione degli appalti

    L'affidamento degli appalti viene definito in base a diversi fattori, tra cui la tipologia dell'opera da realizzare, le sue dimensioni e altre motivazioni che vengono prese in considerazione dal responsabile del procedimento amministrativo .

    Per la scelta della ditta che eseguirà i lavori, gli enti pubblici tendono a favorire quella che offre il prezzo più basso, oppure l'offerta economicamete più vantaggiosa. Normalmente quando si decide di appaltare un'opera si crea anche una tabella di punteggi nella quale si inseriscono i criteri di assegnazione dell'opera. Le metodologie sono:

    • La procedura aperta (definita "pubblico incanto" dalla precedente legge n. 109 del 1994);
    • La procedura ristretta (definita "licitazione privata" dalla precedente legge n. 109 del 1994);
    • La procedura negoziata (definita "trattativa privata" dalla precedente legge n. 109 del 1994);
    • L'appalto concorso.
    La procedura aperta (o pubblico incanto)

    Qui possono partecipare tutte le ditte che facciano richiesta, purché abbiano i requisiti richiesti dalla tipologia del lavoro o all'importo. Il prezzo più basso si determina in base al tipo di appalto, per i lavori a misura si tiene conto dei prezzi unitari, per quelli a corpo si tiene conto dell'offerta generale in base d'asta e per quelli misti si tiene conto dei prezzi unitari.

    La procedura ristretta (o licitazione privata)
    Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce Licitazione privata .


    Possono partecipare alla gara per l'affidamento dei lavori tutte le ditte invitate dalla P.A. procedente. Le ditte sono invitate alla fase di pubblicazione del bando di gara e alla presentazione delle offerte, in linea con i requisiti fissati dalla Amministrazione.

    La procedura negoziata (o trattativa privata)

    I concorrenti vengono scelti e invitati alla gara di appalto, dalla stazione appaltante. Anche qua le imprese devono essere in possesso dei requisiti necessari. Per questa tipologia l'opera non deve superare l'importo di € 300.000, 00. In caso di un'opera di urgenza l'importo può essere anche superiore. A questo tipo di gare devono essere invitate almeno 15 aziende.

    Appalto concorso

    Si prende in considerazione solo per le opere il cui aspetto architettonico sia di notevole rilevanza. Le imprese partecipanti devono realizzare un progetto esecutivo. L'offerta migliore viene decisa in base ai seguenti elementi:

    • Prezzo più basso;
    • Valore tecnico dell'opera;
    • Valore estetico dell'opera;
    • Tempo previsto;
    • Costi di gestione;
    • Costi di manutenzione;
    • Altre caratteristiche dell'opera.
    Voci correlate



    Appalto dei servizi pubblici Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

    Con l' appalto dei servizi pubblici l' ente appaltante assegna i servizi da espletare ad una o ad un raggruppamento di imprese , che si indica col termine di appaltatore .



    Gli affidamenti dei servizi di trasporto pubblico locale

    La normativa che regola l'affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale è stata rivista più volte negli ultimi anni. Inizialmente i servizi erano gestiti da aziende municipalizzate; successivamente si è imposta la loro trasformazione in società per azioni per favorire poi l'apertura ad un meccanismo di mercato. Il passaggio verso un meccanismo di "concorrenza per il mercato" è tuttora in corso.

    Tipologie di appalti e di contratti

    Il servizio pubblico locale, rientrando nella categoria dei servizi pubblici, deve essere erogato indipendentemente dall'effettivo profitto che se ne può trarre con la vendita dei titoli di viaggio . In altre parole, il fatto di essere un servizio pubblico impone che gli autobus (ad esempio) possano anche andare in giro semi-vuoti, indipendentemente da pure logiche di profitto aziendale.

    Il profitto per l'azienda esercente deriva in parte dalla vendita dei titoli di viaggio e in parte dal corrispettivo erogato dall'ente affidante. Le modalità specifiche possono differire secondo le seguenti tipologie di contratti:

    • contratto net cost : sia il rischio industriale (legato ai costi di esercizio ed all’attività di impresa) che in rischio commerciale – legato all’attività di vendita, cioè al livello di ricavi ottenibile – sono a carico del gestore, che ottiene un corrispettivo pattuito in anticipo e calcolato come differenza tra costi di esercizio e ricavi da traffico preventivati. In tale tipologia l'ente affidante conosce a priori l’onere netto che dovrà sostenere. Questo contratto è ritenuto fortemente incentivante perché spinge sia a contenere i costi che ad attuare strategie a sostegno della domanda.
    • contratto gross cost : Il rischio industriale è a carico dell’operatore mente il rischio commerciale è a carico dell’ente concedente. Il gestore cioè riceve un corrispettivo basato sui solo costi, concordato in anticipo e pagato per la produzione di un ammontare prestabilito di servizio. In tale tipologia il gestore non deve fare previsioni sulle entrate del servizio offerto. L’impresa è incentivata solo a contenere i costi, mentre i ricavi sono gestiti ed incassati esclusivamente dall’ente affidante
    Assegnazione degli appalti

    L'affidamento degli appalti viene definito in base a diversi fattori.

    Per la scelta dell'azienda che gestirà il servizio, gli enti pubblici (o le agenzie della mobilità) stilano una tabella di punteggi che tiene conto di numerose variabili: prezzi, qualità, tecnologie impiegate, condizioni dei lavoratori, ecc.