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Il territorio, il vulcano, la passione, il vino

L’AFFASCINANTE AMBIENTE DELL’ETNA È IL RISULTATO DELL’INTERAZIONE TRA LE FORZE DELLA NATURA E LA PRESENZA UMANA. QUESTO TERRITORIO PER LA SUA UNICITÀ, È STATO RICONOSCIUTO NEL 2013 PATRIMONIO DELL’UNESCO: LA RISERVA NATURALE SI ESTENDE PER OLTRE 59.000 ETTARI ALTERNANDO AREE ABITATE AD ALTRE DEDICATE ALLA RISERVA INTEGRALE.

LUNGHE LINGUE DI LAVA DECORANO LE PENDICI DEL VULCANO: I MINERALI SCIOLTI NEL CUORE DELLA TERRA SONO SOLIDIFICATI IN BLOCCHI DI ROCCIA NERA: MILLENNI DI EROSIONE DELLE FORZE NATURALI SBRICIOLERANNO LA LAVA FINO A TRASFORMARLA IN POLVERE NERA: ECCO IL FERTILISSIMO TERROIR SU CUI CRESCONO I NOSTRI VIGNETI!

L’ETNA È UN MAGNETICO CONTINENTE, ATTRAVERSANDO IL QUALE SI CAMMINA TRA I SECOLI DELLA STORIA E DEL TEMPO COME FOSSE UNO SPAZIO. L’ETNA SI PERCORRE LENTAMENTE, SPESSO SI PORTA CON SÉ UN FRAMMENTO DI LAVA, UN RAMO DI GINESTRA MA SOPRATTUTTO L’IMPERIOSO BISOGNO DI RITORNARE.

PER L’ESTREMA DIVERSIFICAZIONE DEI SUOI TERRENI E DEI SUOI MICROCLIMI, E PER LA STRAORDINARIA FINEZZA DEI SUOI VINI, L’ETNA È DA CONSIDERARSI LA “BORGOGNA DEL MEDITERRANEO”.

LE TENUTE PARATORE POSSIEDE VIGNETI VECCHISSIMI DAI 750 AI 1100 METRI S.L.M. DI NERELLO MASCALESE, NERELLO CAPPUCCIO, CARRICANTE, CATARRATTO, CHE VINIFICA E IMBOTTIGLIA SEPARATAMENTE, PER CONSERVARE ED OFFRIRE L’IDENTITÀ SPECIFICA DI OGNI VIGNA.

Famiglia Lombardo Paratore di Villalonga di Falcone e di Tripi della Sovrana Casa d’Aragona e Valencia.