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Tecnopolimeri
Polimeri ad elevate proprietà fisico-meccaniche impiegati nella realizzazione di applicazioni
particolarmente sofisticate.


TEFLON
Nome commerciale del PTFE (politetrafluoroetilene).


Temperatura di impiego
La temperatura di impiego delle materie plastiche, per la produzione di manufatti, varia in funzione
della materia prima utilizzata: è fra 150°C e 170°C per i termoplastici più usati (PE, PP, PVC); temperature
superiori a 220°C possono essere raggiunte per alcuni polimeri speciali.


Termoformatura
È una tecnologia che permette la trasformazione di lastre piane in manufatti formati per azione di
temperatura e pressione in uno stampo della forma voluta.


Termoindurenti
Materie plastiche che per riscaldamento fondono ma, a seguito di reazioni di reticolazione che avvengono nella prima fusione, induriscono divenendo termostabili e insolubili (bakelite, fenoplasti, melammine, poliesteri, ecc.).


Termoplastici
Materie plastiche che per riscaldamento rammolliscono anche dopo la formazione
dell’oggetto ottenuto nella trasformazione (PE, PP, PS, PVC, ecc.); pertanto ne è possibile il recupero
per fusione.


Termostabile
Materiale plastico termoindurente che non può essere fuso dopo la realizzazione dell’oggetto ottenuto per trasformazione dalla materia plastica iniziale.


Termovalorizzazione
(vedi Recupero Energetico)


Tossicità
La produzione e l’uso delle materie plastiche sono regolate da leggi nazionali e internazionali e da
normative UNI, che controllano l’eventuale tossicità dei prodotti. Le materie plastiche di uso generale
non sono tossiche e per la maggior parte idonee al contatto con alimenti.


Trasformazione
Procedimento che utilizza pressione e calore per la lavorazione dei polimeri per la realizzazione di prodotti. I procedimenti più utilizzati sono: accoppiamento, calandratura, estrusione, soffiaggio, spalmatura, stampaggio.