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Fondi per il sostegno alle famiglie adottive: qualcosa si muove

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Il 28 gennaio 2014 è stata presentata la mozione Adozioni Internazionali 1/00326 prima firmataria Lia Quartapelle Procopio cui seguono altri 61 deputati di diverse forze parlamentari.

La mozione è anche frutto dell'intenso lavoro fatto dal Coordinamento CARE a partire dal Novembre 2013 chiedendo chiarimenti in merito a quanto segue: “ per far fronte agli elevati costi, nel 2005 è stato istituito un ‘Fondo di sostegno delle Adozioni Internazionali’, finalizzato al rimborso di parte delle spese sostenute per l’ adozione di un bambino straniero nel corso dell’anno precedente, le cui funzioni sono state successivamente assorbite dal Fondo per le Politiche della Famiglia’, istituito dall’art. 19, comma 1 del Decreto legge 223 del 2006, destinato a finanziare anche il sostegno delle adozioni internazionali;

da notizie a mezzo stampa si evincerebbe però che sarebbero stati erogati rimborsi fino alle adozioni concluse nell’anno 2010, con il DPCM 04 agosto 2011, registrato dalla Corte dei Conti il 05 gennaio 2012; mentre per quanto concerne le adozioni concluse nel 2011 - le cui pratiche sono già state istruite dalla Commissione per le adozioni internazionali in quanto rientranti nello stesso DPCM - ad oggi non sarebbe stato erogato alcun rimborso; infine, relativamente alle adozioni concluse nell’anno 2012 ancora non sarebbe stato emesso alcun Decreto.”

Il Coordinamento CARE ritiene fondamentale la stabilizzazione del fondo destinato a tali rimborsi stanti non solo gli alti costi di realizzazione delle adozioni internazionali stesse ma soprattutto i costi cui vanno incontro le famiglie nel post adozione, viste le complesse realtà dei bambini adottati all'estero e le loro necessità di recupero psico-fisico. Il post adozione in Italia non è infatti attualmente strutturato in maniera sufficiente e scientemente suffomogenea e viene delegato il più delle volte ai privati con costi notevoli per le famiglie e risultati fortemente discontinui.

Le Associazioni Familiari ritengono inoltre importante, alla luce di tanti episodi recenti di cui la situazione in Repubblica Democratica del Congo è un esempio in atto ma altri se ne potrebbero citare, ideare la possibilità di un fondo per le emergenze gravi in capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri come indicato nella mozione stessa: “ valutare l’opportunità di istituire un apposito fondo, ai fini del sostegno di quelle coppie che sopportano un aggravamento ulteriore dei costi a causa dell’inatteso allungarsi delle procedure quale conseguenza del blocco o della limitazione da parte del paese di origine dei bambini delle procedure in corso.”