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Tutto il mondo parla di “the cube” dove 339 auto si parcheggiano da sole

A Birmingham apre il parcheggio futuristico

Verona 03 novembre 2010. In queste ultime settimane i media di tutto il mondo, dal New York Times alla BBC, hanno parlato ampiamente di un nuovo parcheggio futuristico. La città di Birmingham, in Gran Bretagna, può vantare infatti uno dei più rivoluzionari parcheggi del pianeta all’interno del lussuoso complesso “the Cube”.

Il magnifico edificio è stato progettato da Ken Shuttleworth il quale ha descritto la sua creazione come un incantevole gioiello architettonico . Il “the Cube” è di fatto un elemento perfettamente cubico che misura 53.1 m in altezza, larghezza e profondità. La spettacolare creazione sorge sopra un canale e si libra su un’elaborata e meravigliosa struttura geometrica composta da vetro e alluminio con venature dorate che creano un’emozionante gioco di riflessi. Il “the Cube” è una realtà vibrante, multifunzionale ed è diventato il simbolo di Birmingham . I suoi 23 piani comprendono: 135 appartamenti, 10.359 m² di uffici, negozi esclusivi, un lussuoso hotel ed un raffinato ristorante panoramico che permette una vista a 360 gradi della città.

L’edificio di 450.000 m2 necessitava di un parcheggio che offrisse molti posti auto, rispondesse a particolari esigenze architettoniche e si adattasse alle caratteristiche morfologiche dell’area.

La soluzione è stata proposta da Wohr Autoparksysteme, società tedesca che ha installato più di 100 sistemi di parcheggio automatizzati in tutto il mondo ed è partner dell’azienda veronese IdealPark leader italiano nel settore. Il progetto ha previsto diverse fasi: uno scavo di 20 metri sotto il livello stradale e sotto il canale, la costruzione del garage e l’installazione di due sistemi di parcheggio automatizzati Multiparker 760 grazie ai quali sono stati ottenuti 339 posti auto su tre livelli.

La procedura di parcheggio è semplice e veloce: l’utente entra nel garage dall’ingresso a livello strada, apre la porta dell’ area di trasferimento vetture posizionando il proprio chip induttivo davanti al pannello di comando; parcheggia l’auto seguendo le istruzioni riportate su un display; esce dall’auto e conferma la procedura di parcheggio dal pannello di comando. A questo punto l’auto viene prelevata da un apposito carrello e tramite uno shuttle viene portata nell’area di stoccaggio vetture di fronte al primo spazio di parcheggio vuoto. L’auto viene parcheggiata direttamente sulla soletta in cemento armato da un dispositivo di trasporto longitudinale chiamato LAT (longitudinal pick-up transport equipment).

Quando il proprietario desidera ritirare l’auto le identiche operazioni si svolgono al contrario. L’utente attiva la procedura di recupero dell’auto tramite il proprio chip induttivo in una lussuosa e confortevole sala d’attesa che si trova vicino al garage automatizzato del “the Cube”. Qui gli utenti più curiosi possono monitorare i processi svolti dal parcheggio automatizzato su degli schermi al plasma e vedere dove è posizionata la loro auto. Quando il sistema ha terminato la procedura di recupero auto, l’utente accede all’area di trasferimento e ritira la propria auto già pronta in posizione d’uscita.

Il Multiparker 760, proposto in Italia da IdealPark, può essere una valida soluzione per gli architetti che attraverso questo sistema di parcheggio possono coniugare diversi vantaggi come: creare nuovi posti auto, diminuire i tempi di parcheggio, evitare furti e danni alle auto custodite in tutta sicurezza all’interno del garage, ridurre notevolmente l’impatto ambientale rispetto ad un tradizionale garage sotterraneo ed infine adattare armoniosamente l’impianto al luogo di installazione senza intaccarne le caratteristiche architettoniche.

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Ufficio Stampa IdealPark

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